Bressanone, Rio, Maranza e Valles sono alcuni tra i primissimi paesi della Val Pusteria, il lunghissimo territorio che poi continua sino a San Candido e Versciaco, passando per Brunico, Valdaora e molto altri paesini. La Val Pusteria vanta una serie praticamente infinita di laterali, tutte stupende: alcune stranote (come la Valle Aurina, la Val Badia o la Valle di Anterselva) e altre un pochino meno. Oggi vi vogliamo portare con noi nella zona turistica Gitschberg Jochtal e condurvi nella meravigliosa Val di Fundres: una zona assolutamente poco conosciuta ma che regala panorami eccezionali: venite con noi a Weitenbergalm (Malga Alpe di Monte Largo) e scoprirete un gioiello dal valora inestimabile.
Per arrivare al nostro punto di partenza dovremo recarci in località Vandoies, lungo la strada statale della Val Pusteria. Da qui le facili indicazioni ci permetteranno di imboccare la Val di Fundres, che andrà percorsa tutta quanta.
Dopo l’abitato di Fundres, la carrozzabile si fa molto stretta e angusta, con anche una galleria da superare (prestare attenzione). Si giunge infine a Dun, proprio al cospetto delle montagne. Il parcheggio è molto ben indicato lungo la via d’arrivo.
Se voleste tentare la fortuna, potete salire ancora un pochino: vi è infatti una ulteriore area sosta proprio a ridosso del sentiero ma, essendo piccolissima, il rischio di non trovare posto è molto alto. Ad ogni modo, tentare non nuoce!
Indicazioni parcheggio principale Google Maps: Dun parkplatz
Indicazioni parcheggino a ridosso del sentiero: imbocco sentiero 6
Una volta lasciata l’autovettura al grande parcheggio di Dun, dovrete risalire la via asfaltata in direzione Weitenbergalm (comune anche a chi desidera recarsi a Bodenalm, di cui vi abbiamo già raccontato).
Un paio di tornanti di permetteranno d’arrivare al punto di partenza, molto ben segnalato: in ogni caso, un cartello vi toglierà ogni dubbio! (chi invece avesse trovato parcheggio direttamente qui, sarà già pronto per cominciare, risparmiando già quasi 100 metri di dislivello).
Iniziamo quindi a camminare sulla silvo pastorale che, inizialmente si presenta facile e pianeggiante. Ma non durerà! Infatti, in breve, la via s’introduce nella strapiombante Duner Klamm, la gola di Dun. In fondo, si sente il torrente borbottare e le alte pareti scoscese sono tutt’intorno a noi.
La pendenza aumenta e si alternano prati verdi a roccia viva… Questo tratto è abbastanza faticoso ma, una volta terminato, possiamo dire di esserci già lasciati alle spalle metà del dislivello da compiere. E ci si parerà dinanzi una vera bellezza.
I sassi e l’asperità del canyon lasciano infatti lo spazio ad un bellissimo alpeggio, con il torrente che torna dolce e radioso e tanti animali a farci compagnia. Veramente un panorama inaspettato dopo la forra!
Qui la forestale spiana e permette di riprendere fiato, nonché di godere del superbo paesaggio. Il Weitenbergbach infatti si unisce allo Steinbergbach creando un idillio davvero difficile da dimenticare.
Ma continuando sarà ancora meglio!
Superato infatti un ponticello, ci si porta sulla destra orografica del corso d’acqua, pronti per camminare in un contesto ancora più bucolico.
Sulla sinistra si stacca anche una scorciatoia: noi vi consigliamo comunque di proseguire sulla forestale, poiché un po’ meno impegnativa e più panoramica. Potete, in caso, tenerla come alternativa al ritorno.
Si continua quindi costeggiando il fiumiciattolo senza alcuna fatica sino al bivio per Engbergalm: questa malga, sebbene indicata, è chiusa e non gestita. Tenetene conto se, in caso, voleste un giorno effettuare una escursione per raggiungerla.
Noi non ci scostiamo quindi dal nostro sentiero 19 e iniziamo a salire. Questo è un altro tratto parecchio pendente, dove anche l’assenza di alberi ci metterà a dura prova… Ma il panorama però riesce comunque ad allietarci: una bellezza splendida.
Un paio di tornanti ci fanno alzare di quota (e ricongiungere con la scorciatoia che avevamo ignorato). Con un ulteriore piccolo sforzo, aggireremo anche la collinetta verde e… Nuovo stupore meraviglioso!
Non appena si varcherà il ligneo cancello per il bestiame, sembrerà di esser giunti in paradiso. Il paesaggio infatti muta ancora una volta, catapultandoci in un verdissimo pianoro dove le altissimo montagne tutt’intorno sembrano disegnate.
E non manca più nemmeno molto a Weitenbergalm che, con estrema gioia, si raggiunge poco dopo. Ci vuole un po’ più dell’ora e mezza indicata alla partenza (almeno due) ma la soddisfazione per aver conquistato la meta è assolutamente impagabile.
Weitenbergalm (m. 1958) o anche Malga Alpe di Monte Largo, giace in una smeraldina conca davvero straordinaria. Questo luogo top lo conoscono davvero in pochissimi: troverete poca gente anche nelle settimane più gettonate di agosto.
E questo fa sì che il ristoro sia assolutamente autentico e prezioso: provate a mangiare qui, sentiere proprio i sapori di un tempo… E tutto viene preparato rigorosamente espresso: c’è da attendere naturalmente, la ne vale proprio la pena.
Se non voleste comunque mangiare al rifugio, non c’è problema: tutt’intorno infatti ci sono innumerevoli prati ove riposarsi e stendere la vostra tovaglietta. Questo è un itinerario molto gettonato (si fa per dire, vista la tranquillità e la pace) anche in bicicletta, soprattutto ebike.
Dopo esserci riposati e ristorati, sarà il momento di rientrare a Dun, godendosi però la strepitosa bellezza di questa valle sconosciuta e mozzafiato.
Le volte che siamo stati a Maranza e Valles abbiamo sempre scelto hoel che coniugassero ottimi servizi con l’attenzione alle famiglie. E così, a Valles non possiamo non consigliare il Familienhotel Huber, il top veramente per i bambini. Si mangia benissimo e il miniclub si occupa di loro con un ricco programma (che prevede pure un giro in trattore)!
La struttura rilascia anche l‘Almen Card, la speciale tessera che permette di servirsi gratuitamente degli impianti di risalita. Un gran bel risparmio, soprattutto per genitori e bambini. E poi… avete visto le piscine?
Per saperne di più: leggi prezzi e servizi
Il Bacherhof è un hotel dal panorama eccezionale, con ogni comfort e in mezzo al verde. La vista si spinge sino alle amatissime Dolomiti e alzarsi alla mattina con questa vista non può che mettere di buon umore!
La struttura vanta anche una stupenda piscina esterna nonché interna (naturalmente). Per i più piccini, è presente una sala giochi completamente attrezzata e, al ristorante (superlativo) le attenzioni non mancano mai.
Per saperne di più: leggi prezzi e servizi
Se però la soluzione hotel non facesse per voi, allora vi consigliamo di provare il maso Aignerhof di Maranza, dove abbiamo soggiornato noi. Un agriturismo senza fronzoli ma dalla vista eccezionale.
I padroni di casa sono cordialissimi e molto attenti: potrete tranquillamente chiedere loro di portarvi la colazione fatta di latte, uova, pane e prodotti a km 0. Un fantastico giardino sarà la gioia dei più piccini, che qui potranno trascorrere ore spensierate!
Per saperne di più: leggi prezzi e servizi