Molto spesso si tende a pensare alla Valsugana come una valle bassa, di collegamento tra Trento e il Veneto che, a parte i laghi, non abbia molto da offrire agli amanti del trekking. Sbagliatissimo! La Valsugana infatti è dominata dal Lagorai, importante catena dove si snodano sentieri di tutto rispetto, selvaggi e difficili ma dalla bellezza incontaminata. Coi bimbi oggi saliremo, da Malga Masi, sino alla cima della Panarotta, porta d’accesso occidentale a questo paradiso escursionistico. Pronti a venire con noi?
Malga Masi è situata su di un bellissimo balcone panoramico con vista sulle cime della Valsugana. Si può sino qui arrivare sia con la propria autovettura (con limitazione nei mesi estivi) oppure tramite una graziosa passeggiata dall’abitato di Vetriolo di circa un’oretta. Qualora scegliate la via più comoda tenete presente che la strada è una forestale sterrata, per cui attenzione ai piccoli buchi e alla larghezza ridotta (nonché agli escursionisti).
Una volta giunti al punto di partenza indugiate un momento ad ammirare il panorama: nei giorni particolarmente limpidi la vista giunge sino alle vette feltrine, regalando scorci davvero inusuali e molto spettacolari. Date anche un’occhiata al menù, perché dopo l’ascesa sarete sicuramente affamati e qui si potrà sicuramente trovare pane per i propri denti.
La nostra via parte proprio alle spalle di Malga Masi e inizia ripida a risalire il prato: non passerà molto (dieci minuti scarsi) che si guadagnerà già la larga silvo-pastorale che, ad ampie curve, risale il pendio erboso. L’autunno regala colori davvero speciali e i molti larici presenti si lasciano ammirare quasi pavoneggiandosi delle proprie stupende tonalità.
Pian piano e senza troppa fatica (sempre rapiti dal bellissimo panorama verso la bassa Valsugana) in circa mezz’oretta si sarà già giunti alla prima tappa del nostro percorso odierno. Ci troviamo infatti nel bellissimo pianoro di La Bassa (m. 1834) ideale, durante la stagione più calda, per sedersi e lasciare che la vista possa spaziare quasi a 270 gradi, nonché eventualmente concedersi un gradevole picnic in famiglia.
Da qui l’anticima del Fravort (m. 2347) già inizia a guardarci, quasi gelosa del fatto che noi preferiremo salire sulla sua vicina, la Panarotta. Prima però di iniziare la definitiva salita non potremo che indugiare a guardare il paesaggio che si offre a sé in tutta la sua bellezza: le cime delle Dolomiti di Brenta fanno infatti capolino da lontano, insieme a tutte quelle della valle dell’Adige (come la Paganella). Molti sentieri si dipartono, rispondenti a varie difficoltà: siamo infatti all’estrema propaggine del Lagorai, catena selvaggia e frequentata principalmente da amatori ma che sa donare sicuramente emozioni intense a chi decide si avventurarvisi.
Ma è tempo di iniziare ormai la vera ascesa, quella che ci porterà alla cima della Panarotta, un pochino più impegnativa di quella percorsa sinora ma che sicuramente saprà regalarci grandi soddisfazioni.
Il sentiero parte in salita proprio in direzione opposta alla cima del Fravort e corre di fianco a quella che pare una canalina di scolo: assolutamente non è così! Infatti si tratta di una trincea lunghissima scavata di fianco al pendio: durante la Grande Guerra infatti qui si combatté moltissimo dal momento che la Valsugana era ritenuta una zona strategica giacché, percorrendola tutta, si poteva giungere a Trento dalla pianura veneta.
Bisognava quindi creare un variegato sistema difensivo che mettesse al riparo da possibili invasioni: anche se non conosciutissimi, qui si possono trovare davvero molti forti, testimonianza di una “vivacità” bellica molto importante, così come trincee e capisaldi per l’osservazione.
Continuando dunque lungo il nostro percorso avremo modo di incontrare diverse testimonianze della prima Guerra Mondiale… Sarà anche interessante e opportuno spiegare ai più piccini cosa accadeva qui ormai un secolo fa: vedrete che ascolteranno attenti e, quasi in cima, quando vedranno un’antica postazione sembrerà loro di essere tornati indietro nel tempo. Non è mai troppo presto per renderli partecipi: è solo necessario trovare le giuste parole per esporre concetti a volte troppo complicati per la loro ingenua mente.
Tralasciando però l’aspetto storico e dedicandosi solo a quello paesaggistico, non si potrà che rimanere estasiati di fronte alla bellezza del panorama. Superati quasi 150 metri di dislivello che separano La Bassa (m. 1834) dalla cima della Panarotta (m. 2002), si potrà lasciar spaziare il proprio sguardo quasi a 360 gradi, raggiungendo virtualmente le opposte propaggini del Lagorai, le Dolomiti di Brenta e anche (in giornate particolarmente limpide) le vette valtellinesi. Una vera meraviglia!
E come non gioire con bambini della conquista della prima croce di vetta?
Pur camminatori, Davide e Federico non ne avevano mai raggiunta una: è stato per loro un grande trionfo che spero possano presto replicare in altre occasioni (ma anche per mamma e papà è sempre una bella soddisfazione).
Dopo questa ascesa, ecco che poi si potrà tornare a Malga Masi per consumare il tanto desiderato pranzo, oppure fermarsi per consumare un picnic: qualunque sia il vostro programma, sicuramente salire sin qui sarà stata un’esperienza indimenticabile!
Un validissimo aiuto per la scelta dell’alloggio è sicuramente il sito www.levicoterme.it: con un click si avrà una panoramica completa delle strutture disponibili per richiedere eventualmente subito un preventivo personalizzato. Ma non solo: tanti consigli utili per vivere al meglio la Valsugana, con proposte di itinerari, attività e molto altro!