La Val di Fumo, parte terminale della Valle di Daone, è uno dei luoghi più belli del Trentino occidentale. Selvaggia, dal panorama splendido e con un gorgheggiante torrente che vi scorre in mezzo, regalando scorci davvero mozzafiato. conosciuta come il piccolo Canada italiano, è una delle perle della Valle del Chiese e del Parco Naturale Adamello Brenta: pronti a scoprirla con noi e ad arrivare al suo omonimo Rifugio Val di Fumo?
Una volta risalita tutta la Valle di Daone, laterale della Valle del Chiese, saremo pronti per iniziare la nostra splendida camminata. Prende così il via la larga forestale 240 che, proprio di fianco al bacino, quasi senza pendenza consente di costeggiarlo per tutta la sua lunghezza, offrendo scorci davvero incredibili sulle montagne tutt’intorno.
La diga, costruita tra il 1957 e 1959 (collaudata poi nel 1962) è fonte di energia elettrica non solo per la popolazione della Valle del Chiese ma anche per tutto il territorio nazionale. Calcare la strada “costiera” è davvero molto piacevole e rilassante.
Senza praticamente accorgercene arriveremo al limitare del lago ove, fortunatamente, alcuni alberi iniziano ad ombreggiare la via e a darci il benvenuto nel Parco Naturale Adamello-Brenta.
Dopo aver abbandonato il paesaggio lacustre, la via aumenta leggermente la pendenza ma il fresco bosco riesce a mitigare senza problema alcuno la fatica. Dopo circa dieci minuti abbandoneremo definitivamente gli alberi per immetterci nella seconda parte del nostro percorso, la più spettacolare: siamo giunti a Malga Breguzzo (m. 1837), idealmente il punto centrale della nostra camminata.
Malga Breguzzo non è aperta al pubblico anzi, si tratta di una vecchia costruzione degli anni ’50 che un tempo ospitava un bar, ormai chiuso da anni. Chi fosse giunto sin qui col passeggino non potrà proseguire oltre: i verdi prati circostanti però sono pronti ad accogliere chiunque voglia qui fare un bel picnic.
Il torrente Chiese qui forma una spettacolare cascatella e, in alcuni punti, anche delle microscopiche calette ideali per pucciare i piedini… Se non fosse per la temperatura decisamente bassa dell’acqua, si potrebbe quasi tentare un bagno!
Il paesaggio è decisamente diverso da quello ammirato sinora: le vette della Val di Fumo iniziano a farsi sempre più imponenti, con il Carè Alto (m. 3463) a farla da padrone. Da Malga Breguzzo si dipartono due vie, entrambe dirette alla nostra meta, il Rifugio Val Fumo: una sale dritta mentre l’altra passa al di là del Chiese, portandosi sulla sua sinistra orografica. Noi seguiamo quella classica (ossia senza oltrepassare il torrente), riservandoci così l’altra per il ritorno.
Dopo aver superato un leggero dislivello, ci addentriamo in una zona di pini mughi. Alcune passerelle in legno poi aiutano a superare alcuni tratti paludosi mentre si alternano momenti di facile pianoro ad altri di decisa ascesa, per fortuna non più lunghi di dieci metri.
Tra saliscendi vari, ben presto si abbandonerà anche questa parte per arrivare finalmente in quella più magica e maestosa: i verdissimi pascoli della Val di Fumo sono proprio lì ad aspettarci!
Si cammina quindi senza nessuna fatica totalmente immersi in un paesaggio assolutamente da sogno. Il Rifugio Val di Fumo, nostra meta, è un puntino lontano che si nota leggermente più in alto del pianoro. Ma non è distante: ancora una ventina di minuti e saremo infime al suo cospetto, pronti per ricaricare le batterie con un ottimo piatto tipico.
Chi non volesse pranzare in rifugio potrà sistemare la propria tovaglietta un po’ ovunque: ogni luogo qui si presta ad un picnic bucolico e non occorrerà arrivare necessariamente alle pendici del rifugio. Noi però non vediamo l’ora di provare la famosa polenta preparata con la locale farina di Storo (centro principale della Valle del Chiese) con anche una salamella autoctona, per cui… Si affretta il passo!
E ormai, così ammaliati dal panorama, presto giungiamo all’ultimo ponte che ci separa dal Rifugio Val Di Fumo e iniziamo l’ultima salita: questa è senz’altro la più impegnativa di tutto il percorso e consente di coprire l’esiguo dislivello finale. Non temete, il tratto è lungo circa cento metri, quindi non si farà troppa fatica… Rifugio conquistato!
Il Rifugio Val di Fumo (m. 1918) sorge su una piccola altura a guardia dei sottostanti pascoli e dalla sua idilliaca posizione si può ammirare tutta la valle sinora percorsa e quella che ancora non è stata battuta, sino alle sorgenti del Chiese, situate sul ghiacciaio.
Proprio dietro la costruzione sono posti diversi tavoli ove è possibile accomodarsi e, per i bimbi, è presente una piccola area giochi con altalena e sbarra e potranno divertirsi tranquilli sotto i nostri vigili occhi. Il menù del ristoro spazia dalle specialità trentine con varie influenze anche lombarde (vista la vicinanza) per cui non sarà proprio possibile non trovare qualcosa che piaccia.
Dopo quindi essersi ristorati a dovere, ecco che dovremo necessariamente intraprendere la via del ritorno… Non senza però aver fatto una puntatina ad assaggiare della Malga Val di Fumo, che si trova proprio sotto il rifugio, al di là del torrente, che attraverseremo grazie ad una passerella lignea.
Giusto sulla sponda opposta, ecco che in meno di due minuti saremo alla malga, pronti per un assaggio di formaggio (alla Malga Val di Fumo non è infatti previsto il servizio ristorazione). I malgari, molto disponibili, ve ne proporranno diversi tipi dalle differenti stagionature, per poter scegliere poi quello più rispondente al proprio gusto. E, qualora non siate intenzionati ad acquistare, nessun problema, non sentitevi in imbarazzo: vi saluteranno con una calorosa stretta di mano.
E da qui ora tocca tornare verso il parcheggio e la macchina: ricordate la via che ci eravamo tenuti per il rientro? Pronti a testarla! Attraversiamo quindi il ponticello che avevamo solcato per ultimo prima di giungere al rifugio e ci riportiamo sulla sinistra orografica del Chiese. Da qui inizia la mulattiera che, opposta a quella dell’andata, ci consentirà di conoscere un paesaggio ancora diverso.
Leggermente più veloce dell’altro, tra saliscendi e falsopiani, ci condurrà a Malga Breguzzo in tempo assai breve: da qui ricomincia la larga forestale che, dapprima nel bosco e poi al sole, ci farà velocemente ritornare al punto di partenza, la diga di Malga Bissina.
La Val di Fumo è una lunga laterale della Valle del Chiese. La Valle del Chiese, peraltro, non è conosciutissima: si trova tra la Val Rendena (Pinzolo e Madonna di Campiglio) e il lago d’Idro, in Trentino quindi ma molto vicina alla Lombardia.
Una volta raggiunto l’abitato di Daone, di deve seguire la lunghissima strada che, dapprima permette di superare il lago di Malga Boazzo e poi guadagna il lago di Malga Bissina. Ci vuole circa mezz’ora, giacché bisogna percorrere ben oltre 20 chilometri.