La Val di Fassa è una delle mete più gettonate dalle famigli con i bambini. E non certo per un caso: sono infatti tantissimi i sentieri che è possibile effettuare con molta facilità immersi in paesaggi da sogno. Da Moena a Canazei, ecco tutte le più belle escursioni, per scoprire ed esplorare al meglio questo spettacolare territorio ladino delle Dolomiti del Trentino!
Indice:
Moena è il primo dei paesi della Val di Fassa che s’incontra salendo dalla Val di Fiemme. Appellata “la fata delle Dolomiti” è una località di villeggiatura estremamente frequentata e ambita. Ed è anche un punto strategico per partire alla scoperta dei territori limitrofi: oltre infatti alla Val di Fassa stessa, si può salire al Passo San Pellegrino (che collega con Falcade e l’Agordino), altra meravigliosa zona escursionistica.
Si sale in automobile da Moena sino a Malga Panna dove, appena oltre, si trova un grande parcheggio. Si inizia così a camminare su strada asfaltata in leggera salita, dapprima in un bosco e poi a ci che ne rimane. Questa zona infatti è stata aspramente colpita dalla tempesta Vaia dell’ottobre 2018, che ha spezzato e distrutto gran parte degli alberi, lasciando un versante brullo.
Con gli alberi abbattuti, si nota l’arditezza della carreggiata che corre lungo il fianco della montagna, restando comunque sicura e tranquilla. E così, con poca fatica e senza sforzi eccessivi, in circa un’oretta raggiungeremo Malga Peniola (m. 1474), un meraviglioso pianoro con vista sul canale che conduce, da Moena, in Val di Fiemme.
E qui è il paradiso dei bimbi: tanti giochi, animali, verde… Ma piacerà anche a mamma e papà: a Malga Peniola si mangia infatti benissimo e sedersi in uno dei deliziosi tavoli all’aperto a gustare un ottimo piatto tipico non ha davvero prezzo!
Attenzione: la strada per Malga Peniola è chiusa al traffico veicolare dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18. Negli altri orari vi si può giungere anche in macchina
Il Passo San Pellegrino è il valico che collega la Val di Fassa con Falcade e l’Agordino. Coi suoi 1918 metri di quota, è un paradiso per gli amanti dei trekking ma anche per le famiglie, che possono trovare facili escursioni da fare coi bambini.
La più classica e conosciuta delle escursioni in Val di Fassa è, forse, la più bella. Si parte proprio dal Passo San Pellegrino e si continua verso il Rifugio Miralago (m. 1920), ove è presente anche un grazioso laghetto.
Si continua su larga e poco pendente forestale in un fresco bosco che, poi, cessa di colpo per offrirci un paesaggio spettacolare. La meravigliosa conca di Fuciade, coi i suoi molteplici masi, sorge al di sotto della bianca catena di Cima Uomo, ultima propaggine della Marmolada.
Al Rifugio Fuciade (m. 1982) ci sono moltissimi prati su cui accomodarsi e lo stesso rifugio è un ottimo ristorante ( da prenotare in anticipo, qualora voleste pranzare). Il panorama è assolutamente tra i più belli delle Dolomiti, con anche le Pale di San Martino che ci accompagnano nella passeggiata.
Leggi l’escursione completa: Tutti al Rifugio Fuciade col passeggino
Dalla sommità del Passo San Pellegrino (in prossimità della seggiovia Costabella) saliamo tranquilli lungo la larga forestale che, alternando tratti più ripidi al altri maggiormente pianeggianti, conduce sino a Baita Paradiso (m. 2170).
Il Rifugio Passo Selle (m. 2528) è sempre ben evidente in alto e ci permette di capire ove dovremo arrivare. Piano piano, con anche un po’ di fatica, giungeremo a destinazione e finalmente potremo godere di un magnifico colpo d’occhio verso la Valle del San Pellegrino, le Pale di San Martino e, dall’altra parte, verso la Val Monzoni che scende in Val di Fassa.
Qui si trovano anche tantissime testimonianze della Grande Guerra. A pochissima distanza dal rifugio, scendendo verso il Rifugio Taramelli, potremo già vedere trincee e baraccamenti. Lungo la via ferrata Bepi Zac (il cui attacco è proprio di fronte al Rifugio Passo Selle), riservata agli esperti, molte altre, con anche posizioni di sparo e gallerie.
Volendo, l’escursione si può accorciare servendosi, per un tratto, della seggiovia Costabella, che conduce sino a poco oltre Baita Paradiso. Ecco i prezzi: www.skiareasanpellegrino.it
Leggi l’articolo completo: Bambini al Rifugio Passo Selle, tra panorami e storia
Giunti al Passo San Pellegrino, non si potrà non andare ad ammirare il pittoresco e piccolo laghetto in cui si riflettono le torve moli del Col Margherita e dello Juribrutto.
Si parte quindi da di fronte l’Hotel Monzoni e, seguendo la larga forestale, in cinque minuti giungeremo presso le rive dello specchio d’acqua, ove è presente anche una piccola area attrezzata per picnic.
L’itinerario si svolge su sentierino attorno allo sponde e permette di osservarlo da più angolazioni, ammirando anche le vette che sembra vogliano gettarvisi dentro! Non vi sono ristori nel pressi del laghetto, ma basterà tornare al Passo San Pellegrino per trovare bar e ristoranti presso i quali consumare un buon pranzo o una deliziosa merenda.
Si oltrepassa per poco il Passo San Pellegrino e si scende per un chilometro verso Falcade, già in Veneto. Alla deviazione a sinistra per Rifugio Flora Alpina, la si imbocca e, superata Malga Boer, si continua sino al largo parcheggio situato in località Col de Mez.
Si segue quindi un pochino la strada sino ad arrivare al cartello che indica Malga ai Lach: proseguiamo quindi lungo il sentiero che, in breve, ci svela la superlativa Valfredda, costellata da una miriade di baite e fienili.
A circa metà di questo angolo di paradiso, attraversiamo il fiume su un bucolico ponticello, iniziando così la salita. Arrivati alla forcella Marmoi (m. 1989) dovremo poi perdere circa 170 metri di quota per guadagnare la nostra meta, Malga ai Lach (m. 1815), con uno stupendo panorama sulle Pale di San Martino e le vette della Val Biois.
Dopo una buona mangiata di formaggi locali, per rientrare a forcella Marmoi, dovremo affrontare quindi la salita, che si tramuterà poi in discesa per tornare al parcheggio, nuovamente attraverso la Valfredda.
Leggi l’articolo completo: Malga ai Lach: coi bambini tra Valfredda e Valle del Biois
Con gli impianti Lusia, dalla località Ronchi (che si trova pochi chilometri dopo Moena, salendo verso il Passo San Pellegrino) saliamo sino a Le Cune. Da qui potremo già notare lo splendido panorama: Catinaccio da una parte e Pale di San Martino dall’altra!
Iniziamo quindi la nostra passeggiata scendendo lungo la pista da sci (sentiero 614) sino ad incontrare il grande arco ligneo che ci dà il benvenuto sul “Sentiero degli animali“. Si tratta di un itinerario tematico che ci insegna a riconoscere gli animali del bosco e ci permette di imparare tante cose su di loro.
Incontreremo quindi marmotta, stambecco, camoscio, capriolo, orso, lupo… Naturalmente tutti scolpiti o disegnati su cartelli. Ma anche con tanti giochi: i bambini si divertiranno un mondo!
Chi affronta l’itinerario col passeggino, dopo l’incontro col picchio sarà meglio che scenda verso Malga Pozza, poiché l’ultimo tratto presenta un fondo più sconnesso. Ma salterete ben poco: il più ormai sarà stato. visto. E a Malga Pozza (m. 1868) ci sono molto giochi per svagarsi, nonché un’ottima cucina per mamma e papà!
Prezzi e orari degli impianti Lusia: www.alpelusia.it
Leggi l’articolo completo: Il Sentiero degli animali sull’Alpe Lusia: col passeggino alla scoperta degli abitanti del bosco
Come per il precedente itinerario del Sentiero degli Animali, con gli impianti Lusia saliamo a Le Cune da Ronchi, per ammirare lo splendido panorama su Catinaccio e Pale di San Martino.
Invece che voltare a destra, proseguiamo dritto e, in breve, scendendo di circa 150 metri verso Bellamonte, raggiungiamo il Rifugio Passo Lusia, dove il verde circostante è quasi abbagliante!
Ora dovremo imboccare la larga forestale che, addentrandosi nel bosco, sembra idealmente tornare in Val di Fassa e verso lo Chalet Valbona, punto d’arrivo del primo troncone della cabinovia in salita da Ronchi.
Sempre facilmente in discesa, raggiungeremo il Rifugio La Rezila (m. 1800), luogo bucolico immerso nel bosco, dove mangiare è un vero piacere! Da qui poi, si rientra velocemente a Valbona, completando l’itinerario.
Prezzi e orari degli impianti Lusia: www.alpelusia.it
Leggi l’articolo completo: A spasso col passeggino sull’Alpe Lusia
Pozza e Vigo di Fassa si sono unite nel comune di San Giovanni di Fassa già dal 2016. Sono due cittadine molto carine, piene di vita e con tantissime passeggiate da proporre alle famiglie con i bambini che soggiornano in loco. E quindi, eccole: per tutti i gusti e tutte le gambe!
Con la funivia Catinaccio, da Vigo di Fassa si sale sino ai 2000 metri di Ciampedie, il “Campo di Dio“, da dove il panorama è assolutamente eccezionale. Si imbocca poi il sentiero 540 che s’avvia direttamente dal Rifugio Nigritella e, in circa un’oretta, consente di guadagnare la stupenda piana di Gardeccia, ai piedi del Catinaccio.
Il segnavia è anche denominato “Troi del bosch“: difatti, numerosi pannelli esplicativi sulla geologia e morfologia dei luoghi ci accompagnano, spiegandoci l’origine di molti tra paesaggi e pareti.
A Gardeccia (m. 1946) poi, ci sono prati a perdita d’occhio e quindi la possibilità di effettuare un picnic è assicurata. Se però voleste mangiare qualche buon piatto tipico, sono presenti ben tre rifugi: Gardeccia, Enrosadira e Stella Alpina.
Prezzi e orari della funivia Catinaccio: www.catinacciodolomiti.it
Leggi l’escursione completa: Da Ciampedie a Gardeccia, col passeggino nel bosco
Come per la precedente escursione a Gardeccia, si deve raggiungere lo stupendo pianoro di Ciampedie e, superato il Rifugio Nigritella, si inizia la salita (ripida a volta) che oltrepassa Baita Pra Martin (m. 1971).
Si arriva quindi sul sentiero che transita su ghiaia e sfasciumi denominato Vial de le Feide (strada delle pecore) che, passando proprio sotto le Pale Rabiuose, permette di arrivare nel cuore del Catinaccio. Ci troviamo al Rifugio Roda di Vael (m. 2282), proprio sotto l’omonima cima Roda di Vael (m. 2582), una delle vette simbolo del Rosengarten.
A pochi passi, vi è anche la Baita Pederiva, alto bellissimo ristoro: entrambi sono ubicati in panoramica posizione che domina la Val di Fassa e parte della Val ‘Ega. Non vi è molto spazio per picnic, ma sarà certamente gratificante mangiare in rifugio dopo tanta strada!
Per rientrare, si può utilizzare il sentiero 545 che, dopo un’iniziale discesa parecchio ripida, procede quasi in piano sino Ciampedie. Attenzione poiché, a causa di uno smottamento, è presente una deviazione sull’ultimo tratto, Alta Via dei Fassani. Consigliamo di domandare all’Ufficio per il Turismo le coordinate precise.
Prezzi e orari della funivia Catinaccio: www.catinacciodolomiti.it
Leggi l’escursione completa: Rifugio Roda di Vael, coi bambini sul Catinaccio
Da Pera, frazione di San Giovanni di Fassa (Pozza) lungo la statale per Canazei, un grande parcheggio sulla destra ci accoglie. Proprio da lì parte la seggiovia che, in due tronconi (Vajolet I e Vajolet II) conduce a Pian Pecei (m. 1812).
Da qui parte il Sentiero delle Leggende: una larga e poco pendente forestale infatti, ci permette di avvicinarci sempre più a Gardeccia, ma leggendo una gran parte delle fiabe dolomitiche che interessano la Val di Fassa (Re Laurino, Antemoia).
Si perviene nuovamente quindi alla fantastica piana del Rifugio Gardeccia, ideale per le famiglie e con splendidi e smeraldini prati ove rilassarsi e giocare. Una vera bellezza!
Per conoscere i prezzi della seggiovia Vajolet: www.fassa.com
Dopo aver raggiunto la piana di Gardeccia o tramite il Sentiero delle Leggende (escursione precedente) oppure da Ciampedie, si potrà continuare sino ad arrivare al Rifugio Vajolet o al Rifugio Preuss, entrambi posti sullo sperone roccioso che già domina la valle.
La via è erta subito nel primo pezzetto, poi spiana per permetterci di ammirare le spettacolari pareti rocciose e il borbottante rio che scorre accanto a noi.
Successivamente, la forestale nuovamente s’impenna per farci affrontare l’ultima salita. Infine, dopo un’oretta e venti minuti, ci attendono il Rifugio Vajolet e il Rifugio Preuss! Estremamente panoramici, sono anche molto frequentati: se desideraste mangiare, conviene sempre prenotare.
Essendo in un bellissimo ambiente d’alta montagna, non vi è erba per fare picnic: nulla vieta però di sedersi su roccette oppure di tornare a Gardeccia.
Per conoscere i prezzi della seggiovia Vajolet: www.fassa.com
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Leggi l’escursione completa: Rifugio Vajolet e Rifugio Preuss, coi bambini nel cuore del Catinaccio
L’escursione al Rifugio Passo Principe altro non è che la continuazione del trekking effettuato per giungere ai precedenti Rifugio Vajolet e Rifugio Preuss.
Una volta arrivati lì da Gardeccia, si può dire di essere a metà strada: ancora trecento metri di dislivello e un’ora sono da mettere in conto. La strada è sempre una larga forestale, ma con alcuni tratti realmente ripidi: non vi sono tratti esposti (anzi, la via è assolutamente semplice), ma la fatica si farà sentire decisamente.
Una volta arrivati in cima però, tutto lo sforzo sarà ripagato dal meraviglioso panorama di cui si godrà. Ci troviamo proprio nel cuore del Catinaccio e questo lunare mondo ci soggiogherà con la sua bellezza. Non vi è molto spazio per sedersi a mangiarsi il proprio panino: infatti qui tutto è roccia e pennacchi aguzzi.
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Leggi l’escursione completa: Rifugio Passo Principe: coi bambini al cospetto del Catinaccio
Si parte direttamente dal centro di Pozza di Fassa e si parcheggia nell’ampia area sosta di fronte agli impianti Buffaure. Si scende un pochettino verso la statale e, sulla sinistra, vedremo staccarsi una stradina: Via Freina.
La imbocchiamo e, pian piano, vi saliamo: l’asfalto si tramuta in sterrato e, in breve, dopo un paio di tornanti, Malga Aloch (m 1369) sarà finalmente alla nostra portata!
Qui è tutto pensato per le famiglie: i bambini infatti troveranno tanti giochi per divertirsi e, nella stalla, animali di cui fare la conoscenza (vengono anche organizzati eventi, come la mungitura e dimostrazioni di caseificazione). Ottima poi è la cucina: se però decidete di pranzare meglio riservare un tavolo. Malga Aloch è infatti gettonatissima.
Da Pozza di Fassa, con gli impianti Buffaure, saliamo sino in cima ai 2354 metri del Rifugio El Zedron sul Col de Valvacin. La vista qui è davvero superlativa e si può ammirare, dall’alto, quasi tutta la Valle San Nicolò.
Si prosegue quindi, con grande cautela, a dorso d’asino sino a guadagnare il Sass de Adam (m. 2430), il punto più alto di tutta l’escursione. Poi si continua sino ad arrivare alla Sella de Brunech, da dove inizia la lunghissima discesa verso il rientro a Pozza, attraverso tutta la verdissima Val Jumela.
A circa tre orette dalla partenza, incontreremo la bucolica Malga Jumela (m 1850), dove potremo tranquillamente fermarci per il pranzo (ottimi i dolci e i piatti a base di latte, come formaggi). Per poi riprendere la camminata e tornare al punto di partenza, ossia gli impianti Buffaure, lungo una bella strada forestale in mezzo al bosco.
Prezzi e orari degli impianti Buffaure (Pozza – Buffaure e Col de Valvacin): www.fassa.com
Leggi l’escursione completa: Val Jumela, incanto verde per bambini in Val di Fassa
Alle casse degli impianti Buffaure si recupera gratuitamente il giocolibro e poi si sale alla prima stazione della cabinovia, pronti per iniziare la nostra avventura. Coadiuvati dal Salvan, il simpatico folletto dei boschi della Val di Fassa!
Il percorso sale per la prima parte, mentre la seconda è in discesa. Si passa da diverse stazioni con altrettante installazioni, per la gioia dei più piccini! non manca nemmeno la zattera sul laghetto, uno dei non plus ultra per chi ama i parchi in quota.
Ideale per tutte le famiglie che vogliano trascorrere una giornata di svago senza pensieri. Per pranzare poi, non ci sarà che l’imbarazzo della scelta: numerosi sono i rifugi infatti, tutti con ampi spazi versi per non perdere nemmeno un attimo per stare in mezzo alla natura.
Prezzi e orari degli impianti Buffaure (Pozza – Buffaure): www.fassa.com
Leggi l’escursione completa: I percorsi tematici del Buffaure
Da Pozza di Fassa si segue per il Camping Vidor e, sulla sinistra, ad un certo punto noteremo un grande parcheggio. Da qui partono infatti le navette per la Val Monzoni e la Valle San Nicolò: dal 2019 non è più possibile raggiungere con la propria autovettura le due splendide valli, ma bisogna affidarsi ai servizi pubblici di trasporto.
Acquistato quindi il nostro ticket, verremo trasportati con un caratteristico trenino sino in località Sauc (dove prima c’era la grande area sosta), da dove cominceremo a camminare tranquillamente, su strada asfaltata, sino a Baita Ciampiè (m. 1826)
Successivamente, la via diviene sterrata ma sempre larga e tranquilla, un pochino più pendente. In quarantacinque minuti si giungerà quindi alla Baita alle Cascate, uno stupendo pianoro amatissimo dalle famiglie coi bambini e davvero suggestivo: i verdissimi prati e pascoli infatti, ben si prestano ad un bucolico picnic e a una giornata in mezzo alla natura!
Prezzi e orari della navetta per la Valle San Nicolò: www.fassa.com
Leggi l’articolo completo: Col passeggino in Valle San Nicolò
Come per la precedente escursione, da Pozza di Fassa occorre prendere il trenino per Sauc in Valle San Nicolò. Da qui infatti inizieremo la nostra escursione che, per gran parte, ricalca la precedente.
Prima di arrivare alla Baita alle Cascate però, sulla sinistra vedremo staccarsi un sentierino che, in breve, s’addentra nel bosco. E qui inizia la ripida e faticosa salita che, a zig zag, consente di arrivare in località Pociace prima (un verde piccolo pianoro) e poi al Rifugio Passo San Nicolò (m. 2340).
Qui è una vera meraviglia: la vista può spaziare su tutta la Valle San Nicolò e pure sulla Val Contrin, proprio sotto. E la Marmolada è proprio di fronte a noi: la gran fatica viene sicuramente ripagata con uno spettacolo naturale meraviglioso. E anche tanto spazio verde dove sedersi e rilassarsi!
Prezzi e orari della navetta per la Valle San Nicolò: www.fassa.com
Si parte, come per le precedenti escursioni, dal grande parcheggio a Pozza di Fassa nei pressi del Camping Vidor. Anche per la Val Monzoni, vale il divieto di transito con i mezzi motorizzati: partiamo quindi a camminare per raggiungere Malga Crocifisso. Vi si può arrivare o su normale carreggiata asfaltata o per sentierino nel bosco, con più saliscendi ma certamente più tranquillo e immerso nella natura.
Una volta giunti a Malga Crocifisso (m. 1490), dovremo voltare a destra (dritto invece si proseguirebbe per la Valle San Nicolò) e iniziare la salita che, liscia e levigata, prosegue nel fitto bosco. Poi, quasi al termine della salita, ci lasceremo alle spalle gli alberi per ammirare uno splendido panorama.
Di fronte a noi le creste dei Monzoni, catena montuosa che ci separa dalla Valle di San Pellegrino, e la bucolica Malga Monzoni (m. 1820), circondata da verdissimi prati. Ideali per un bel picnic, qualora non vogliate fermarvi a pranzo al ristoro.
Si parte da Malga Monzoni, ossia il punto d’arrivo della precedente escursione. Ma non temete! Non dovrete farla tutta a piedi! Da Pozza di Fassa, come abbiamo visto per la Valle San Nicolò, partono le navette anche per la Val Monzoni. E quindi noi la prendiamo per arrivare al nostro punto di partenza.
Subito la via si fa dura: dopo circa 100 metri, dovremo voltare a destra, per inoltrarci in mezzo agli alberi. E subito la fatica s’impadronirà di noi: la salita per il Rifugio Vallaccia è davvero da cardiopalma!
Dapprima tra pini, abeti e larici e poi tra smeraldini pascoli, la nostra ascesa non troverà mai un attimo di respiro. Ma ne sarà valsa la pena una volta arrivati a destinazione: il Rifugio Vallaccia (m. 2275) è tra i più belli (e meno frequentati) della Val di Fassa e il panorama sui Monzoni davvero non ha eguali!
Prezzi e orari della navetta per Malga Monzoni: www.fassa.com
Leggi l’escursione completa: Rifugio Vallacia, coi bambini tra verdissimi prati e pascoli
Come per l’escursione precedente al Rifugio Vallaccia, si sale a Malga Monzoni con la navetta da Pozza di Fassa. Il primissimo tratto è comune al Rifugio Vallaccia, ma poi si continua dritto anziché voltare a destra.
L’ascesa è certamente meno erta e prosegue in un bel bosco profumato, non dandoci però la possibilità di ammirare molto panorama. Usciti dal bosco però, tutta l’attesa sarà ripagata: manca pochissimo infatti per giungere finalmente alla meta.
Con una opportuna breve deviazione (necessaria a causa di uno smottamento avvenuto nel luglio 2018), in breve il Rifugio Taramelli (m. 2040), con le sue imposte bianche e azzurre, è finalmente conquistato! E da qui la vista spazia su tutta la Val Monzoni sino ad arrivare alle vette del Buffaure.
Un rifugio vecchia maniera, senza fronzoli né comodità, ma proprio per questo autentico e ruspante!
Prezzi e orari della navetta per Malga Monzoni: www.fassa.com
Leggi l’escursione completa: Rifugio Vallacia, coi bambini tra verdissimi prati e pascoli
Da San Giovanni di Fassa (Vigo) è un attimo raggiungere il Passo di Costalunga, che immette nella selvaggia Val d’Ega. Qui ci sono davvero moltissime passeggiate adatte ai bimbi e, pur non essendo specificatamente in Val di Fassa, è talmente facile raggiungerle che non possiamo non inserirle nella nostra miniguida!
Si parte dal Rifugio Paolina, che si guadagna facilmente in seggiovia partendo poco dopo il Passo di Costalunga, già in Val d’Ega. Qui il panorama è veramente bellissimo: ci troviamo infatti sotto il Catinaccio, ma la vista si può spingere sino quasi a Bolzano, verso le lontane vette della Val d’Adige.
Il sentiero non è mai molto faticoso e procede con diversi saliscendi, sino ad arrivare all’erta finale, quella che ci farà sudare un pochino di più per giungere alla tanto agognata meta, il Rifugio Fronza alle Coronelle (m. 2337). qui non vi è molto spazio per effettuare picnic, quindi valutate, eventualmente, un pranzo direttamente al ristoro.
Per tornare indietro, potrete compiere una deviazione verso la famosa aquila dedicata a T. Christomannos, esimio personaggio che ebbe l’intuizione geniale della costruzione della Strada delle Dolomiti. Arrivati al monumento, si riprenderà poi il facile sentiero che, in brevissimo, riporterà al Rifugio Paolina (m. 2125) per la discesa.
Orari e prezzi della seggiovia Paolina: www.carezza.it
Leggi l’articolo completo: Dal Rifugio Paolina a Fronza alle Coronelle: trekking coi bambini alle pendici del Catinaccio
Una volta arrivati al Passo di Costalunga, si prosegue un pochettino e, sulla destra, noteremo una stradina staccarsi in leggera discesa (Maso Simhild). Dovremo proseguire seguendo le indicazioni per Moseralm, dove si parcheggia.
Inizia così una larga forestale sterrata che, in mezzo a ciò che resta di un bellissimo bosco (devastato dalla tempesta Vaia di ottobre 2018), consente di superare circa 100 metri di dislivello per guadagnare i verdissimi prati di Cobleggio, con vista stupefacente sul Catinaccio.
Da qui, meno di venti minuti si separano da Heinzen Alm (m. 1680), un meraviglioso ristoro in mezzo ai pascoli. Estremamente bucolico, vanta un delizioso parco giochi dove i bimbi potranno svagarsi per ore! E lo spazio per i picnic certamente non manca… E sarà uno spettacolo anche per lo stomaco mangiare con una vista tanto meravigliosa.
Leggi l’escursione completa: Heinzen Alm, col passeggino in Val d’Ega tra verdi prati e vista sul Catinaccio
Dopo essere arrivati al parcheggio del lago di Carezza (sulla destra scendendo dal Passo di Costalunga – a pagamento), tramite il sottopassaggio arriveremo al magnifico lago dalle acque color indaco.
Non vi alcuna difficoltà nel percorrerne il giro, dove ancora aleggia lo spirito della bella ninfa Ondina. Per amore suo, lo stregone Masarè sbriciolò un arcobaleno nel lago, rendendolo così immortale e celebrato da poeti e pittori nei vari secoli.
Il Latemar vi si specchia dalla sua angolazione più classica, ma anche il Catinaccio vuole la sua parte: durante il giro delle rive, lo vedremo, da lontano, desiderare anche lui il suo momento di gloria.
Si parte da Frommer Alm, lungo la via per Passo Nigra scendendo dal Passo di Costalunga. Saliamo quindi sugli impianti che, in men che non si dica, ci permettono di salire sino ai 2337 metri del Rifugio Fronza alle Coronelle, che già abbiamo conosciuto per l’escursione dal Rifugio Paolina.
Iniziamo quindi la discesa sul segnavia 1 sino a quota 2035, per poi deviare verso la nostra meta. Il sentiero diviene quindi un classico di montagna che, con diversi saliscendi, ci consente di camminare nel fresco bosco proprio sotto alle maestose pareti del Catinaccio.
E in un paio d’ore raggiungeremo così Haniger Schwaige (m. 1904), una vera bellezza proprio ai piedi delle Torri del Vajolet! Qui mangiare è assolutamente incredibile: i tavoli sono sparsi sul pendio, con vista deliziosa sullo Sciliar e sulle vette che si spingono sino ad incorniciare Bolzano (con tanto spazio pure per i bimbi).
Per tornare, non servirà effettuare a ritroso la via: basterà infatti scendere ancora lungo la larga forestale con indicazioni per il “bus“. Si raggiungerà infatti uno dei tornanti di Passo Nigra dove c’è una fermata e, salendo sul pullman, rientreremo in breve a Frommer Alm per recuperare la nostra autovettura (i ticket si acquistano direttamente a bordo).
Orari e prezzi della seggiovia Re Laurino: www.carezza.it
Leggi l’articolo completo: Haniger Schwaige – Malga Costa, coi bambini sotto alle Torri del Vajolet
Arrivati al Passo di Costalunga, si devia poi verso destra, risalendo per alcuni chilometri, sino a giungere al Passo Nigra (m. 1668), punto di partenza della nostra escursione. Si scende quindi nella Nigertal, giungendo così ad una serie di bivi. Noi dovremo sempre seguire il segnavia 4B in direzione Jocher.
Una volta arrivati a questo grazioso e bucolico ristoro (mai molto frequentato e, per questo, un vero gioiello), il nostro 4B ci condurrà sino alla meta, Hagneralm (m. 1550), un posto davvero incredibile.Tutt’intorno ci sono prati e pascoli e il Catinaccio incombe con la sua straordinaria bellezza.
Non manca nemmeno un carinissimo parco giochi e la possibilità di conoscere tanti animali, come caprette, pecorelle, mucche e cavalli. Hagneralm ha anche vinto il premio 2014 per il miglior formaggio di malga. Certamente da provare!
Si parte sempre da Passo Nigra, lungo la via verso Tires, provenendo dal Passo di Costalunga. La strada è segnalata: Schillerhof è dato a 80 minuti ma, con bambini e passeggino, impiegheremo certamente di più.
La via si snoda in un fresco e bellissimo bosco che, qua e là, offre scorsi splendidi sul Catinaccio. Affronta anche diversi saliscendi: si perde quota per poi recuperarla subito dopo: un pochettino di fatica quindi, si farà senz’altro. Ma la bellezza della passeggiata è la sua poca frequentazione: se cercate un posto tranquillo ove camminare senza incontrare praticamente nessuno, questo è il luogo giusto!
Schillerhof (m. 1550) compare subito al di fuori del bosco, in una deliziosa radura con vista sul Catinaccio. E fermarsi qui a mangiare (anche in agosto) assicura pace e tranquillità. Un parco giochi assicura anche il divertimento ai bambini, non temete!
Campitello e Canazei (con le vicine Alba e Penia) sono gli ultimi paesi della Val di Fassa prima del Passo Sella, Gardena e Fedaia. Circondate da montagne meravigliose, offrono moltissimi sentieri ideali per le famiglie. Dai più facili ai più, tutta la voglia di escursioni sarà certamente soddisfatta!
Con la funivia Col Rodella, da Campitello saliamo ai 2400 metri dello Rifugio Des Alpes, dove la vista sul Sassolungo e sul Sassopiatto è davvero spettacolare.
Si scende dunque per circa 100 metri di quota sino a guadagnare il bellissimo Rifugio Friedrich August (m. 2298), dove inizia il Sentiero Federico Augusto, un facile itinerario che ci condurrà facilmente sino alle porte dell’Alpe di Siusi.
Su un facile itinerario con semplici e dolci saliscendi, guadagneremo prima il Rifugio Pertini (m. 2300) e poi il Rifugio Sassopiatto (m. 2300), con vista che spazia sino all‘Altopiano dello Sciliar. Una vera meraviglia, con tantissimi prati e pascoli tutt’intorno!
Invece che tornare indietro sul medesimo sentiero, scendiamo pochissimo verso la Malga Sassopiatto (m. 2250) e, da qui, abbastanza ripidamente verso il Rifugio Micheluzzi (m. 1860), al limitare della stupenda Val Duron. Dalla baita, su forestale, in un’oretta saremo di nuovo a Campitello e, quindi, al parcheggio della funivia.
Prezzi orari della Funivia Col Rodella: www.fassa.com
Leggi l’escursione completa: Sentiero Federico Augusto, trekking coi bambini al cospetto del Sassopiatto
Con il bus navetta, da Campitello saliamo sino al Rifugio Micheluzzi, che già abbiamo conosciuto durante la precedente escursione. Siamo alla testata della splendida e verdissima Val Duron, una delle laterali più belle della Val di Fassa.
La forestale, ampia, tranquilla e levigata, corre sul fondovalle senza particolari pendenze e fruibile anche con il passeggino. Superata la Baita Lino Brach, a circa 15 minuti di distanza dal Rifugio Micheluzzi, non si avrà poi più alcun punto di ristoro.
Si può proseguire sino alla fine della Val Duron, sempre in piano, prima che inizi la vera e propria salita al Passo di Duron che, col nostro passeggino, naturalmente non potremo fare. La bellezza di questo luogo ci soggiogherà! Per mangiare, se non muniti di pranzo al sacco, la Baita Lino Brach o il Rifugio Micheluzzi vi aspettano.
Prezzi e orari del bus navetta (jeep) per la Val Duron: www.fassa.com
Leggi l’articolo completo: Val Duron, col passeggino verso l’Alpe di Tires
Come per la precedente escursione in Val Duron, si giunge in navetta al Rifugio Micheluzzi (m. 1860) da Campitello di Fassa. E si ripercorre, come prima, tutta la Val Duron sino al suo limitare.
Ma questa volta non toneremo indietro alla base della salita, bensì l’affronteremo: quindi, guadagneremo il Passo di Duron (m. 2168) oltrepassata Malga Docoldaura (m. 2046), chiusa al pubblico. Ma manca ancora parecchio, anche se i lontani Denti di Terrarossa si ergono meravigliosi nel cielo.
La strada forestale, semplice ma estremamente ripida, consente di arrivare, in tre orette, all’agognata meta: il Rifugio Alpe di Tires, il cui tetto rosso scintilla al sole! Molto grande e lussuoso, offre anche un buon menù per pranzo. Ma intorno, abbiamo anche la possibilità di fare un picnic. Non su erba però, bensì su massi e roccette.
Prezzi e orari del bus navetta (jeep) per la Val Duron: www.fassa.com
Come per i precedenti trekking, saliamo al Rifugio Micheluzzi direttamente in navetta da Campitello, per risparmiare la faticosa salita lungo il primo pezzo della valle, ripida e poco panoramica.
Una volta giunti al Rifugio Micheluzzi, camminiamo sino alla Baita Lino Brach e, poco oltre, noteremo sulla sinistra la deviazione che conduce al Rifugio Antermoia (segnavia 578). Risaliamo quindi, dapprima nel bosco e poi in mezzo a prati, il ripido pendio che, con estrema fatica, ci condurrà al Passo delle Ciaregole (m. 2282).
Da qui il panorama è davvero meraviglioso e si apre verso Sassolungo, Sassopiatto, Marmolada e sulla Val di Dona, verdissima sotto di noi. Ma non è certo finita: ora l’ascesa continua su ghiaione, sempre erto e poco amichevole (ma non pericoloso).
Giungeremo al Passo di Dona ormai senza più forze, ma con nel cuore tutta la soddisfazione di avercela fatta: il Rifugio Antermoia (m. 2497) è distante solo 10 minuti (in discesa). E l’omonimo lago di Antermoia, solo ulteriori cinque: una vera meraviglia naturale che allevierà ogni fiatone e entrerà diretto nel cuore!
Prezzi e orari del bus navetta (jeep) per la Val Duron: www.fassa.com
Da Canazei, lungo il rettilineo che conduce alla rotonda verso i passi, parcheggiamo la nostra automobile e saliamo con gli impianti Belvedere (2 tronconi) sino al Col dei Rossi. Il panorama è veramente spettacolare e spazia verso il Sella, Sassolungo, Sassopiatto… Una meraviglia.
Da qui iniziamo a scendere sino a guadagnare Baita Fredarola (dove giungono gli escursionisti in salita da Passo Pordoi) e poi, con saliscendi, la larga via continua sino al Rifugio Viel dal Pan (m. 2432).
Il tragitto offre una vista incredibile sulla Marmolada e sul lago Fedaia, proprio alle sue pendici. Il sentiero non è mai impegnativo, ma bisogna fare attenzione poiché il versante della montagna ove sorge è veramente molto ripido. Nel pressi del ristoro poi, non vi sono ampi prati ove fare un picnic per cui, coi bimbi, valutate la possibilità di pranzare direttamente al Rifugio Viel dal Pan.
Prezzi e orari degli impianti Belvedere di Canazei: www.fassa.com
Leggi l’escursione completa: Viel del Pan, coi bambini di fronte alla Marmolada
Si parte da Alba di Canazei, dal grande parcheggio degli impianti Ciampac. Il sentiero 602 inizia ripido in mezzo al bosco e, a tornanti, fa guadagnare quota molto facilmente e velocemente (mettendo però a dura prova la nostra resistenza).
Finita questa prima, saremo arrivati a Locia de Contrin (m. 1736), un graziosissimo ristoro dove, magari, concedersi una giusta merenda dopo tanto faticare! Ora però inizia senza dubbio la parte di più bella, giacché il sentiero spiana e ci possiamo godere tutta la bellezza della Val Contrin.
Oltrepassato il ponte che ci permette di guadagnare la destra orografica del Ruf de Contrin, saluteremo Malga Cianci (m. 1814) per affrontare il tratto finale della passeggiata: la salita verso il Rifugio Contrin.
E il Rifugio Contrin (m. 2016) sorge in posizione spettacolare proprio al di sotto del Gran Vernel, una delle pareti della Marmolada. Con tanto spazio intorno per fermarsi a fare un picnic. E non perdetevi Malga Contrin, a cinque minuti di strada: ottimi yogurt e formaggi, e decisamente meno affollata del rifugio!
Chi volesse, può utilizzare un servizio navetta sino a Locia de Contrin: www.fassa.com
Leggi l’escursione completa: Rifugio Contrin, coi bambini alle pendici della Marmolada
Passo Sella mette in comunicazione la Val di Fassa con la Val Gardena. È un valico estremamente panoramico, che s’avventura tra le alte pareti dell’omonimo massiccio del Sella e le frastagliate pendici del Sassolungo. Offrendo panorami incomparabili e belle passeggiate per le famiglie!
Si parte dal Passo Sella Mountain Resort (poco dopo la sommità del valico verso Selva di Val Gardena), dove si parcheggia. Si sale leggermente per guadagnare la forestale sterrata che, in brevissimo, conduce al Rifugio Valentini (m. 2213).
Da qui il panorama è veramente eccezionale e spazia dal Sella alla Marmolada, con le alte guglie del Sassolungo sopra di noi. In meno di venti minuti saremo già arrivati al Rifugio Salei (m. 2222), bengodi per i bimbi, con tantissimi giochi e ampi prati per fermarsi a fare anche uno stupendo picnic.
Si prosegue poi, oltrepassato lo Chalet Margherita, lungo una ripida (ma breve) salita che permette di arrivare a quota 2300 metri, dove ci attende il Rifugio Friedrich August e da dove poi comincia il Sentiero Federico Augusto, che già abbiamo visto tra i percorsi fattibili da Campitello.
Leggi l’escursione completa: Da Passo Sella al Rifugio Friedrich August, col passeggino tra stupendi panorami
Si parte sempre dal Passo Sella Mountain Resort ma, invece che seguire per il Rifugio Valentini, si va in direzione opposta, passando sotto le cabine color crema che salgono al Rifugio Demetz e alla forcella Sassolungo.
La forestale ampia è stata creata apposta per permettere il transito dei passeggini. Certamente presenta alcuni tratti un pochino più ripidi, ma il dislivello globale non supera i 100 metri, per cui tranquillamente fattibile senza grossi problemi.
Arrivati al punto di massima altitudine, dovremo scendere per guadagnare il Rifugio Comici, già in territorio della Val Gardena e dell’Alto Adige. Circordato da stupendi prati verdissimi, offre anche un parco giochi di assoluto livello, con perfino un toboga lunghissimo! Qui pranzare è sempre difficile, data la grande affluenza. Qualora, lo desideraste, senza dubbio meglio prenotare.
Volendo, se non foste muniti di passeggino, si può arrivare al Rifugio Comici anche attraverso la città dei sassi, un sentiero che transita in mezzo ai resti di una grande frana. Molto meno impegnativo a livello pendenza, regala tanti massi da superare e piccole arrampicate, che faranno la gioia dei più piccini!
Leggi l’articolo completo: Bambini al Rifugio comici, coi bambini sotto il Sassolungo
Sempre dal Passo Sella Mountain Resort, questa volta si sale sulle deliziose cabine (da prendere al salto) che, in breve, conducono al Rifugio Demetz, situato sulla forcella Sassolungo a 2685 metri di quota.
Si inizia così la ripida e difficile discesa verso il Rifugio Vicenza, situato circa 450 metri di dislivello più in basso. Attenzione, poiché il sentiero è tutto su roccette e ghiaia: si può scivolare, per cui è necessario passo sicuro. Molto utili i bastoncini telescopici per permettere di mantenere l’equilibrio nei tratti più impegnativi.
Superato il Rifugio Vicenza (m. 2253), la difficoltà è ormai alle spalle. Si perde ancora un pochino di quota e poi, con diversi saliscendi (e un panorama che abbraccia la sottostante Alpe di Siusi) si giunge al Rifugio Comici, e sarà un bel sospiro di sollievo!
Si torna poi al Passo Sella Mountain Resort o per forestale o tramite la Città dei Sassi. Un percorso molto lungo e faticoso, affrontabile da bambini un po’ più grandini già avvezzi alla montagna.
Salendo verso il Passo Sella da Canazei, ad un certo punto si noterà la deviazione che conduce al Passo Pordoi e quindi, scesi, ad Arabba (Veneto). ci troviamo sempre alle pendici del Sella, da ammirare da tutte le possibili prospettive. Con anche qualche passeggiata a misura di famiglia!
Si sale, con la funivia, sino al Rifugio Maria a 2950 metri, uno dei belvedere più belli (e alti) delle Dolomiti. Il lunare mondo del Sella infatti ci saluta e ci prepara all’escursione che, a breve, intraprenderemo.
Scendiamo abbastanza facilmente sino al Rifugio Forcella Pordoi (m. 2829) e poi proseguiamo, più o meno in piano, sino al bivio per il sentiero 638 verso Capanna Fassa e il Piz Boè, che si arrampica verso la cima.
Noi continuiamo sul 627 e, dopo alcuni tratti facilitati con corda (brevissimi) arriveremo a vedere finalmente il nostro Rifugio Boè (m. 2871), splendidamente situato sul roccioso altopiano con vista eccezionale sulle cime dell‘Alta Badia, che fanno capolino in fondo all’orizzonte.
Orari e prezzi della funivia del Pordoi: www.fassa.com
Per arrivare al Rifugio Viel dal Pan, si può tranquillamente partire anche da Passo Pordoi (m. 2239), andando in direzione opposta rispetto alla precedente funivia.
Si sale quindi tra stupendi prati sino a guadagnare la Baita Fredarola (m. 2370) e poi si continua a fianco della Marmolada verso il Rifugio Viel dal Pan (m. 2432). Come già detto precedentemente, intorno al ristoro non vi sono grandi prati per potersi dedicare ad un picnic.
Se trovate il vostro angolino, perfetto, altrimenti prendete in considerazione l’idea di mangiare in rifugio: un’esperienza che certamente vale la pena di effettuare!
Leggi l’escursione completa: Viel del Pan, coi bambini di fronte alla Marmolada
La Val di Fassa offre stupendi parchi giochi per i bambini di tutte le età. A valle, in quota, ovunque: ce ne sono davvero un’infinità! E allora quali sono quelli da non perdere? Ecco la nostra personale selezione di quelli in quota. Strizzando l’occhio anche ad attività che difficilmente altrove noterete!
Vi abbiamo già raccontato delle belle passeggiate da fare sull’Alpe Lusia. Ma forse abbiamo omesso di dirvi che a Chalet Valbona, primo troncone dell’ovovia Alpe Lusia, c’è uno stupendo parco giochi!
Di ritorno dalle camminate infatti (al Rifugio La Rezila e sul Sentiero degli Animali), prima di rientrare all’automobile, sarà assolutamente necessario svagarsi un pochino qui. E ce n’è per tutti i gusti: sia i piccoli piccoli che i più grandicelli, certamente avranno modo di trovare il proprio preferito per trascorrere ore di divertimento.
Prezzi e orari degli impianti Lusia: www.alpelusia.it
Prima di intraprendere la deliziosa passeggiata da Ciampedie al Rifugio Gardeccia oppure verso il Rifugio Roda di Vael (o al ritorno), non ci si può esimere dal portare i piccoli nel kinderpark.
Si tratta di un’area ludica (a pagamento) perfettamente pensata e costruita per far divertire i più piccini. Altalene, scivoli, castelli, paretine d’arrampicata… La giusta ricompensa dopo una giornata passata a sgambettare sulle montagne!
Prezzi e orari della funivia Catinaccio: www.catinacciodolomiti.it
Leggi l’articolo completo: Ciampedie, divertimento assicurato per bambini e genitori
Impossibile parlare di parchi giochi e non nominare MontagnAnimata, anche se si trova già in Val di Fiemme, proprio sopra Predazzo. A Gardonè, primo troncone della cabinovia che sale da Predazzo (oltre alle passeggiate Foresta dei Draghi e al Sentiero del Pastore distratto) ci sono anche stupende aree ludiche per bambini.
La più spettacolare è certamente quella che permette di salire sull’Alpine Coaster (a partire dai 5 anni) e, in tutta sicurezza, sfrecciare tra i boschi! Si tratta infatti del bob su rotaia, una delle esperienze più speciali per i bimbi… Provare per credere!
Per i più piccoli, proprio accanto c’è la pista di tubing mentre, appena di fronte al Rifugio Gardonè (m. 1568), un bellissimo playground con tantissimi giochii. Attività magari da abbinare alle escursioni per trascorrere qui una giornata straordinaria.
Per conoscere prezzi e orari degli impianti di risalita: www.montagnanimata.it
Leggi l’articolo completo: MontagnAnimata, divertimento e avventure in Val di Fiemme
A Ciampedie vi abbiamo già parlato del kinderpark. Ecco, proprio accanto, c’è la spettacolare partenza della flyline Catinaccio: non sapete cosa sia? È presto detto!
Grazie a una speciale imbragatura, sarà possibile letteralmente volare tra gli alberi nel bosco rigoglioso che, da Ciampedie, scende sino a Pian Pecei. Tra spirali, curve, zig-zag, il percorso sarà super emozionante e piacerà un sacco anche ai bambini (l’accesso è regolamentato a seconda dell’età e del peso)
Per informazioni e prezzi: www.fassa.com
Le giornate di cattivo tempo spesso ci mettono di malumore. Ma in Val di Fassa c’è sempre qualcosa da fare e da vedere: ecco perché non tutti i giorni di pioggia vengono per nuocere!
Questo è sicuramente il nostro preferito. Un delizioso mondo di scivoli, piscine con acqua bassa, gommoni, spruzzi… Quale bambino non troverà qui il suo personale paradiso?
Poi, volendo, ci si può avventurare anche nell’acqua più alta della vasca tradizionale, per provare a fare qualche bracciata. E, anche, uscire in quella riscaldata esterna: non manca davvero nulla. Un jolly da tenersi anche per le giornate di sole, magari per intervallare tra un trekking e l’altro.
Orari e prezzi del Vidor Acquapark: www.campingvidor.it
Leggi l’articolo completo: Cosa fare in Val di Fassa se piove: Camping Vidor Aquapark!
Una super piscina per far divertire i bimbi a più non posso! Ma non solo: ben 2400 metri quadri divisi in quattro aree tematiche: Water&Fun, Eghes Wellness, Sports&Fitness e Eat&Drink.
Un’esperienza completa quindi, per trascorrere una giornata diversa: giochi d’acqua per i più piccini, ma anche wellness per mamma e papà, con anche sale fitness per mantenersi in forma. E naturalmente l’area per mangiare. Non serve quindi che piova: i bimbi ci vorranno sicuramente andare anche quando splenderà il sole!
Orari e prezzi del Dolaondes: www.dolaondes.it
Qui ahimè non sono ammessi i bambini ma se magari avete la fortuna di essere lì con qualche nonno, oppure nel vostro hotel è offerto il miniclub, allora è un’esperienza certamente da fare.
Un viaggio nel relax e nel benessere, tutto condito da uno splendido panorama sul Catinaccio che non ha eguali nelle stazioni termali. E in più, la sera, non manca nemmeno l’aperitivo a base di prodotti tipici locali... Oltre a ritemprare lo spirito, viene addolcito anche lo stomaco!
Per assicurarsi il posto, in momenti di alta stagione è sempre meglio prenotare.
Orari e prezzi di QC Terme Dolomiti: www.qcterme.com
Leggi l’articolo completo: QC Terme Dolomiti di Pozza, tra benessere e relax in Val di Fassa
All’interno della grandissima area sosta Navalge di Moena, è ubicata la mostra La Gran Vera, dedicata alla Prima Guerra Mondiale. Una gran bella rappresentazione di ciò che fu durante uno dei periodi più neri della nostra storia.
Si ripercorre così, tra i corridoi, il momento storico che vide propri qui, in queste valli, feroci combattimenti tra i fedelissimi all’imperatore Francesco Giuseppe e gli italiani che avanzavano per annettere Trento (e Trieste) alla neonata Italia.
Una visita consigliata anche ai bambini, perché è sempre importante non dimenticare, affinché certe cose non si ripetano mai più.
Orari e prezzi de La Gran Vera: www.granvera.it
La Val di Fassa offre sistemazioni per ogni tipo di ospite. Family Hotel, residence, pensioni, garnì, agriturismi… Non manca proprio niente! E una cosa è certa: vi sentirete sempre coccolati: l’accoglienza qui infatti è assolutamente sacra!
Assolutamente il posto perfetto per le famiglie con i bambini! E attenzione, perché non è solo un campeggio, ma un vero e proprio resort, con camere, appartamenti e naturalmente spazio per roulotte, camper e tende.
Con possibilità naturalmente di effettuare mezza o pensione completa e con lo strepitoso Vidor Aquapark è, secondo noi, l’indirizzo migliore in Val di Fassa per trascorrere le proprie vacanze. Non manca nemmeno il miniclub e una zona giochi davvero enorme inaugarat recentemente: il mondo di Otta la Marmotta!
Per saperne di più: informazioni e prenotazioni
È certamente l’hotel in cui tutti i bambini vorrebbero andare. Sì perché ci sono spettacolari camere a tema! Ispirate al bosco e alle leggende della Val di Fassa, soggiornare qui è certamente un’esperienza indimenticabile.
Alberto e Carlotta, i proprietari, vi guideranno nella loro casa che, naturalmente, diviene anche la vostra. Miniclub, ottima cucina e un enorme giardino sono solo alcune delle cose che vi attendono… E da qui si può partire tranquillamente a piedi per la funivia Catinaccio, che apre le porte a infinite escursioni!
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Situata nella bellissima Canazei, l’Hotel Astoria è senza dubbio una struttura che propone un soggiorno a livelli altissimi. Cucina ottima, piscina, miniclub e possibilità di ottenere stanze ampie, per famiglie: tutto ciò che ci vuole per una vacanza top!
Senza contare che Canazei è senza dubbio uno dei luoghi più strategici per scoprire le infinite opportunità escursionistiche offerte dalla Val di Fassa. Quindi… Assolutamente da prender nota!
Per saperne di più: informazioni e prenotazioni
La Val di Fassa comprende anche parte dei valichi che conducono in altre località. Vi abbiamo già parlato del Passo San Pellegrino e delle sue innumerevoli escursioni, e ora vi diciamo che, proprio sulla cima, sorge una bella struttura alle famiglie con i bambini.
Si tratta dell‘Hotel Arnika Wellness, una struttura che vanta miniclub, piscina, un ottimo ristorante e molto altro. Anche un superlativo programma di intrattenimento giornaliero fatto di escursioni e attività: siamo in montagna, e il divertimento è proprio scoprirla con spettacolari trekking!
Per saperne di più: informazioni e prenotazioni
Per muoversi sui vari impianti a fune senza sborsare un capitale, Val di Fassa ha previsto uno speciale abbonamento, il PanoramaPass.
Si tratta di un particolare ticket che consente infatti di salire su cabinovie, seggiovie e funivie ad un prezzo prestabilito, ossia quello d’acquisto. Per chi ha amici a 4 zampe, col PanoramaPass il trasporto è gratuito. Offre anche un sconto per l’ingresso a Dolaondes, la piscina di Canazei di cui vi abbiamo precedentemente parlato.
È disponibile in diversi “tagli” (giorni di utilizzo) e il costo varia naturalmente in funzione della tipologia acquistata. Il biglietto “famiglia” (2 adulti + 2 bambini) prevede poi la gratuità per uno dei due piccoli.
Per saperne di più: www.fassa.com
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La foto di copertina è di APT Val di Fassa – Ralf Brunel