Cosa c’è di più bello che passeggiare tra bianchi panorami candidi, arrivare in un’accogliente malga e poi sfrecciare in discesa con lo slittino? Beh, certamente coi bambini questa è una delle cose più interessanti da fare in inverno in montagna! E a Racines si può: in Val Ridanna infatti (poco lontano da Vipiteno) si può salire facilmente a Malga Stadlalm e poi rientrare al punto di partenza slittando, risparmiandosi così la fatica. Pronti a seguirci?
Escursione invernale: consultare sempre l’Ufficio Turistico per verificare le condizioni del manto nevoso, la fattibilità del percorso e l’equipaggiamento da utilizzare
Dopo aver lasciato la nostra autovettura nel piccolo parcheggio, subito ci incamminiamo in salita verso il ponticello che segna la separazione tra due sentieri. Continuando su quello principale (battuto) noi saliremo infatti sino alla nostra meta, Malga Stadlalm, mentre addentrandoci nel bosco potremmo arrivare sino ad Aglsbodenalm (m. 1717), chiusa però in inverno.
Noi ovviamente non ci lasciamo tentare dal cambiare direzione e proseguiamo lungo la nostra via, battuta quando Malga Stadlalm è aperta (generalmente dopo l’Immacolata, ma è sempre bene controllare prima di avventurarvisi). Inizialmente si cammina in salita abbastanza decisa ma i bimbi non se ne accorgeranno neanche, tutti presi a giocare con la neve!
Di certo non ci sfuggiranno le tipiche costruzioni minerarie: in Val Ridanna infatti, sino al 1985 erano attive diverse gallerie, destinate all’estrazione di vari metalli, attività perdurata nei secoli. Le condizioni di lavoro, in alta montagna (le sedi infatti si trovano ad oltre 2000 metri) erano certamente difficili e precarie ma ben remunerate: erano così in molti coloro che partivano per assicurare il sostentamento alla propria famiglia.
Al momento della loro chiusura non sono state smantellate ma sapientemente salvaguardate e trasformate in musei: sono molti oggi i percorsi che conducono alla loro scoperta (sul sito www.valridanna.eu l’elenco dei programmi cui è possibile partecipare, naturalmente in estate), alcuni anche dotati di trenino. Assolutamente da non perdere! La galleria Poschhausstollen poi, lunga ben 6 chilometri, sbuca addirittura in Val Passiria…
Ma proseguiamo!
Il sentiero (che in estate è una larga forestale, in parte asfaltata) effettua due tornanti stretti che consentono di alzarci di quota e che regalano uno strepitoso panorama sulla Val Ridanna. Ci troviamo proprio nella parte terminale del territorio e da qui è possibile un meraviglioso colpo d’occhio, che giunge sino alle vette della Valle Isarco.
All’ultima curva a gomito, nuovamente troveremo un crocicchio e sarà l’ultima possibilità di deviazione per chi desiderasse spingersi ad Aglsbodenalm oppure, ancor più in alto (ma sconsigliato in inverno) al Rifugio Vedrette Piana – Grohmannhutte (m. 2254). Da qui in poi la pendenza si fa molto più dolce: il tratto faticoso è ormai alle spalle e potremo quindi procedere senza più affanno.
Dopo aver ammirato ancora qualche scorcio meraviglioso sulla Val Ridanna, la vista muterà e sarà l’Aussere Hoheck (m. 2867) a catalizzare la nostra attenzione. Oltrepassato un crocifisso innevato, saluteremo definitivamente il precedente paesaggio per inoltrarci nella stretta Lazzacher Tal ove si trova la nostra meta, Malga Stadlalm.
Immediatamente ci troveremo ad un bivio: noi dovremo proseguire sempre dritto sul nostro segnavia 28. Qualora però volessimo mutare direzione, un ponticello ci farebbe attraversare il Rio di Lazzago per portarci alla sua destra orografica e, sempre nella medesima valle, giungeremmo alla Moarerberg Alm (m. 2114) su forestale estiva 28A e alle gallerie di cui vi abbiamo accennato poc’anzi. Oltre al largo 28A, potremmo arrivare alla medesima destinazione lungo l’itinerario didattico delle miniere, davvero interessante dal punto di vista storico e geografico.
Così, senza troppa fatica e quasi sempre in falsopiano, arriveremo a scorgere la sagoma marroncina di una casetta: Malga Stadlalm è quasi conquistata! Manca l’ultima salitina finale: superato un piccolo maso chiuso, la nostra destinazione si presenterà dinanzi a noi come una visione: siamo giunti infine e la meta è conquistata.
Malga Stadlalm (m. 1650) sorge nella prima parte della Valle di Lazzago ed è dominata dalla mole del Kastenkopf (m. 2279) che si staglia, bianco, contro il cielo azzurro. Nei periodi d’apertuta invernale del ristoro, la strada è battuta dal gattino delle nevi ma solo sino a qui: chi volesse continuare dovrà necessariamente indossare le ciaspole.
Ma noi possiamo ritenerci soddisfatti e così decidiamo di entrare nell’accogliente rifugio per riscaldarci e assaggiare qualche piatto tipico. L’ambiente non è molto grande ma è decisamente caldo, con una bella stube. Da assaggiare certamente i kaiserschmarren o quanto Fabio (il proprietario) propone: fidatevi, è una garanzia!
Dopo esserci saziati, sarà la volta poi di rientrare al parcheggio: perché non decidere però di affrontare la discesa in slittino? Infatti, il sentiero appena percorso, può essere affrontato anche con questo “mezzo delle nevi”. Dovete però già averlo con voi, giacché Stadlalm non li noleggia (li trovate qui https://www.rentandgo.it/, accanto all’Hotel Schneeberg, al costo di 8 euro).
E via!
Nella prima parte di percorso non riusciremo a sfrecciare velocissimi giacché è poco pendente, ma nel tratto finale con i tornanti… Preparatevi a gustarvi qualche minuto davvero adrenalinico!
Per arrivare al punto di partenza occorrerà percorrere tutta la Val Ridanna sino a Masseria e spingersi sin dove termina la strada. Si perverrà quindi ad un ampio piazzale, adibito però alle manovre dei bus e dove non è consentito parcheggiare. Proseguite quindi ancora dritto (lungo la stradina che costeggia il museo) per qualche decina di metri e, superata la curva, troverete una minuscola area sosta gratuita. Lasciate l’autovettura e iniziate la passeggiata!