Vi abbiamo spessissimo raccontato di quanto la zona di Vipiteno e Racines sia piena di escursioni semplici da fare coi bambini. Ce ne sono veramente per tutti i gusti: facilissime, medie, difficili, con passeggino, con pannelli didattici… Oggi però vi accompagniamo lungo un bellissimo giro circolare: lungo, abbastanza impegnativo ma dai panorami mozzafiato e con ristori da fiaba. Venite con noi lungo il sentiero delle malghe di Racines!
Per arrivare al nostro punto di partenza, da Vipiteno dovremo seguire la via che conduce in Val Ridanna. Appena dopo il paesino di Stanghe (famoso per le cascate di Stanghe), dovremo voltare a sinistra e salire in Val Racines.
Percorriamo tutta la strada statale sino ad arrivare al paesino di Colle dove non potremo non notare gli impianti di risalita. Parcheggiamo e, inforcati gli zaini, acquistiamo il ticket per salire sulla cabinovia.
Indicazioni parcheggio Google Maps: Area sciistica Racines Giovo
Una volta giunti, grazie agli impianti, al Bergstation Rinneralm, saremo pronti per iniziare la nostra passeggiata odierna. Appena usciti dalle porte, dovremo voltare a destra, ossia in direzione opposta rispetto a Rinneralm e Mondo Avventura Montagna (che abbiamo già avuto il piacere di conoscere).
Imbocchiamo quindi la larga forestale che, piano piano, ci permette di alzarci un pochettino di quota. Superiamo qui subito Waldhutte (aperto solo in inverno) e affrontiamo un rado boschetto che, però, ci permette di ammirare le bellissime cime tutt’intorno.
In brevissimo guadagneremo l’appena ristrutturata Wasserfaller Alm (m. 1939) e la fatica sarà stata davvero pochissima. Non ci abbiamo messo più di 20 minuti e, poco oltre, anche Saxner Hutte (m. 1940) sarà alla nostra portata.
Se volessimo fermarci qui, potremmo tranquillamente arrivare in passeggino. Il fondo infatti è molto liscio e ben levigato e la pendenza assolutamente minima. A Saxner Hutte poi non mancano nemmeno i giochi per i bimbi: qualora non voleste proprio faticare, terminate qui.
Ma non è quello che vogliamo fare noi e d’ora in avanti si inizia a fare sul serio: la via infatti è ancora parecchio lunga anche se, tendenzialmente, praticamente tutta in discesa, se eccettuiamo un breve tratto (che naturalmente poi vedremo).
Da qui la forestale si trasforma in un classico sentiero di montagna che inizia a perdere quota. Entriamo e usciamo da boschetti e, senza nemmeno accorgercene, arriveremo ad un bellissimo punto panoramico con tanto di panchina che ci permetterà di lasciare che la nostra vista spazi sino a Vipiteno, Val di Vizze e oltre… Uno spettacolo.
Sempre camminando più o meno in piano, aggireremo il costone della montagna e, in mezzo a stupendi rododendri in fiore, inizieremo a scorgere quell’inconfondibile sagoma di una casetta: ecco che abbiamo raggiunto Außere Wumblsalm.
Außere Wumblsalm (m. 1865) si trova a circa 30 minuti da Saxner Hutte e offre solo servizio bevande. Le panche però sono a disposizione per chi volesse consumare il proprio pranzo al sacco. E di spazio ce n’è davvero moltissimo, per cui non temete: troverete sicuramente un angolo che fa per voi.
Ma noi non abbiamo tempo per indugiare: dobbiamo proseguire!
Ora ci attende quell’unica salita di cui vi abbiamo parlato prima: da Außere Wumblsalm notiamo già dove dovremo arrivare. Infatti il sentiero inizia a serpeggiare tra gli splendi pascoli e, piano piano, ciò conduce al punto più alto della nostra escursione a 1967 metri, dove la nostra vista può spaziare dalle vette di confine con la Val Passiria a Vipiteno.
Una volta superata la selletta, in basso vedremo la nostra prossima tappa: Innere Wumblsalm. La discesa che ce la farà guadagnare è abbastanza tosta e ripidina, ma sempre immersa in un paesaggio alpestre da sogno.
Innere Wumblsalm (m. 1906) è chiusa al pubblico ma offre alcune panche ove sedersi per riposarsi e riprendere fiato. I cartelli ad Außere Wumblsalm ci indicavamo 40 minuti, ma mettete in conto almeno un’oretta… E una decina di minuti di pausa prima di ripartire.
E poi si va. Ormai diciamo che il “peggio” è alle spalle e non manca poi molto a Klammalm, dove finalmente potremo tirare un sospiro di sollievo e gustarci un ottimo piatto tipico!
Il sentiero riprende pianeggiante senza esigere alcuna fatica da noi e, dopo aver attraversato il magnifico e verdeggiante alpeggio, s’immette nel bosco sul fianco della montagna.
La segnaletica non ci permette mai di sbagliarci: il sentiero delle malghe di Racines è sempre ben evidente. Così, dopo ancora circa 50 minuti di camminata, finalmente guadagneremo una larghissima forestale, anch’essa in leggera salita. Ma ormai non manca poi molto.
Infatti, visivamente potremo già notare la bandiera di Klammalm sventolare decisa: in circa 20 minuti dalla congiunzione con la salvo-pasoreale saremo infine giunti. E che spettacolo!
Klammalm (m. 1925) è sicuramente la malga più pittoresca di quelle incontrate sinora, la più ruspante e dal panorama maggiormente spettacolare. Vi sono parecchi tavoli in mezzo ai prati ai quali accomodarsi: come non accettare questo tacito invito e gustare un ottimo piatto tipico?
Vi sono anche tanti giochi per i bambini ma pure animali liberi di scorrazzare: cosa c’è di meglio per i piccolini che potranno divertirsi a più non posso mentre mamma e papà si rilassano?
E quindi, dopo una meritatissima pausa e dopo esserci riempiti il pancino… Sarà il momento di riprendere la marcia.
Sino a qui abbiamo impiegato circa 3 ore e mezza, ma non manca pochissimo per rientrare al parcheggio. C’incamminiamo quindi sul sentiero 12 che, ripidissimo, inizia a scendere in mezzo ai pascoli, regalandoci però una visuale incantevole.
Costeggiando anche un roboante ruscello, perderemo quota veramente in maniera velocissima e, non appena gli alberi ci daranno il benvenuto, sapremo che, ormai, manca pochissimo per arrivare a Vallettina, l’ultimo paesino della Valle di Racines.
Dopo un’oretta in cui le nostre ginocchia sono state messe a dura prova, eccoci finalmente giunti sul fondovalle! Ci troviamo a Vallettina – Flading (m. 1500), un delizioso agglomerato di casette davvero stupendo. Volendo, il ristoro Scholzhorn sarebbe pronto ad accoglierci per regalarci una buona merenda dopo l’angusta discesa.
Ma non dimentichiamo che siamo ancora lontani dal poter considerare la nostra escursione conclusa e quindi dobbiamo riprendere a camminare. Un tempo a Vallettina arrivava l’autobus (e quindi davvero si poteva finire qui la passeggiata), ma ora non più: la prima fermata è all’Hotel Larchhof che si trova ad un’ora abbondante.
Perciò: gambe in spalla e via!
Ormai di fatica non se ne farà più poiché l’itinerario si tramuta in una larga e tranquillissima forestale in leggerissimo e impercettibile declivio. Qui sì, volendo, si potrebbe pure spingere il passeggino.
Quello che stiamo calcando è infatti il sentiero di fondovalle di Racines ed è percorribile senza nessun problema praticamente sino al ristoro Jaufensteg, punto d’arrivo dell’itinerario delle cascate di Stanghe. Ma a noi serve solo arrivare agli impianti, per cui piano piano passeggiamo.
Dopo poco, incontreremo uno degli highlights di questo percorso: il sentiero a piedi scalzi! Si perché ci si possono togliere calze e scarpe e provare l’emozionante esperienza del barefooting sul tracciato appositamente preparato che permette di entrare in vero contatto con la natura.
Già questo sarà una gioia per i più piccini, ma una sorpresa li attende: il percorso Kneipp! Con l’acqua freddissima del torrente, le estremità saranno completamente rivitalizzate e ci sembrerà pronti per una maratona. Ovviamente noi genitori non potremo certo esimerci dal provarlo, no?
Poi si prosegue, sempre a piedi nudi, sino ad arrivare al termine della mulattiera, dove ci si riveste. Ci attende ancora una parte da affrontare, ma ormai possiamo dirci quasi al termine: ci troviamo al Maso Pulvererhof e mancano meno di 40 minuti.
In brevissimo giungeremo all’Hotel Larchhof: da qui, volendo, si potrebbe prendere l’autobus per rientrare agli impianti. Gli orari sono affissi direttamente alla fermata (i ticket si acquistano a bordo): se non voleste aspettare, potete anche proseguire. Infatti, ormai solo quindici minuti ci separano dalla base degli impianti che tanto abbiamo anelato.
E infine… Eccoci arrivati! Distrutti, con i piedi indolenziti (nonostante il Kneipp) ma felicissimi: questo è sicuramente un percorso lungo e da affrontare preparati. Non è impegnativo perché, a parte una sola salita, è tendenzialmente in discesa: sono però quasi 25 chilometri e oltre sei ore di cammino.
Valutate quindi bene, ma sappiate che ne vale decisamente la pena.