In Val di Fassa sono numerosi i percorsi tematici per bambini, adatti a tutta la famiglia e fruibili anche con passeggino; oggi vi racconteremo del Sentiero degli Animali sull’Alpe Lusia che, partendo da Le Cune, scende sino a Chalet Valbona, consentendo ai nostri piccini di imparare a riconoscere gli abitanti dei boschi.
- Località di partenza: località Le Cune
- Parcheggio: alla partenza degli impianti Lusia, località Ronchi (grande, gratuito)
- Mezzi utilizzati: passeggino da trekking
- Tempo medio: un’ora circa (attenzione alle pause!)
- Difficoltà: facile
- Dislivello: -380 metri; Le Cune m. 2200 – Chalet Valbona m. 1820
- Tipologia di percorso: discesa costante alternata a tratti pianeggianti nel bosco
Sentiero degli Animali: si parte da Le Cune, alla stazione di monte degli impianti Lusia
Dopo aver lasciato la nostra autovettura al grande parcheggio degli impianti Lusia in località Ronchi, lungo la strada per il Passo San Pellegrino, subito saliamo sulla cabinovia che, in pochissimo, ci consente di raggiungere Chalet Valbona (m. 1820) e, successivamente, i 2200 metri di Le Cune. Il panorama è davvero superbo: il Catinaccio di fronte a noi ci saluta, mentre alle nostre spalle fanno capolino le cime del Gruppo delle Pale col Cimon (m. 3129).
Dopo esserci soffermati giustamente ad ammirare cotanta bellezza, iniziamo la nostra passeggiata seguendo le facilissime indicazioni per il Sentiero degli Animali. La prima parte di percorso ricalca la pista da sci che, non molto pendente, subito si stacca a lato del Rifugio Le Cune (m. 2200). Dopo circa duecento metri, ecco che giungeremo alla partenza del percorso: un arco in legno ci da il benvenuto in questa nostra nuova avventura.
Sul Sentiero degli Animali si studiano gli abitanti dei boschi
Pian piano continuiamo a scendere lungo la strada (e, volendo, potremmo anche fermarci per uno snack alle aree attrezzate), quando all’improvviso comparirà il primo dei nostri animali: la marmotta! Ogni cartello, che caratterizza le stazioni, ne racconta molto bene la vita, le particolarità e curiosità. Tutti noi, per esempio, abbiamo sentito almeno una volta il caratteristico verso delle marmotte, ma sapevate che un solo fischio solo indica un pericolo proveniente dall’alto (come un rapace), mentre più ravvicinati uno dai lati (per esempio noi uomini)?
Camminando ancora e affrontata una curva decisa verso destra, la nostra via abbandonerà la pista da sci per inoltrarsi nel bosco (sono presenti indicazioni precise) e si farà un pochino più stretta (sempre però percorribile in passeggino). Finalmente incontreremo un altro abitante dell’ambiente alpino, questo decisamente più difficile da avvistare: il camoscio! I bimbi sono guidati alla scoperta dell’animale da una filastrocca e, poco più in là, ne potranno scorgere la sagoma lignea: che emozione vedere dal vivo ciò che hanno imparato a riconoscere solo sui libri!
Ecco svelati i segreti di marmotte, orsi, civette, stambecchi…
E si prosegue (non dimenticate di voltarvi: il panorama è davvero bellissimo), continuando coi nostri incontri: questa sarà la volta di uno dei caproni più agili delle montagne, capace di arroccarsi su burroni scoscesi ed impervi… Lo stambecco! Poco oltre, ecco il re del bosco, reintrodotto in Trentino dalla Slovenia nel 1996 (ad oggi sono presenti 45 esemplari): l’orso bruno. Contrariamente a quanto si è ultimamente detto e scritto, non è un animale aggressivo e generalmente non attacca, se non quando si sente in pericolo. Sarà molto interessante scoprire che si ciba perlopiù di vegetali e di insetti e che rarissimamente caccia, preferendo magari resti di mammiferi già morti.
Poi via: il gufo, la volpe, la lepre… Gli animali di cui fare la conoscenza sono davvero moltissimi! Pian piano perdiamo quota, soffermandoci sempre molto per soddisfare la curiosità dei nostri bimbi; addirittura incontreremo anche il gioco delle impronte, per mettere a frutto tutto quello imparato sinora. Successivamente alla conoscenza della civetta, il nostro sentiero ritornerà a toccare la pista da sci che avevamo lasciato qualche tempo prima, ma i nostri segnali ci indicheranno di seguire la facile via in mezzo ai prati.
Il premio finale: il magnifico parco giochi di Chalet Valbona
Poco oltre, ecco il picchio: sarà magari capitato ai più fortunati di udirlo all’opera in mezzo ai boschi, intento a scavare i buchi che tanto l’hanno reso famoso; sapevate che in 3 secondi può dare ben 44 martellate ad una tronco e che la sua lingua può sporgere ben 10 cm al di fuori del becco (e la usa per trovare gli insetti nascosti sotto le cortecce)?
Da qui il sentiero prosegue in leggera salita, per poi reinoltrarsi nel bosco e proseguire alla scoperta di altri animali che lo abitano, come le formiche, l’aquila (con tanto di pannello per la misura dell’apertura alare… Quale bimbo non si vorrà fermare a provare?), il capriolo, lo scoiattolo… Insomma: tutte le specie sono rappresentate in questo bel sentiero, al termine de quale, per tutti i volonterosi bimbi, ci sarà una ricompensa: il meraviglioso parco giochi di Chalet Valbona, dove divertirsi a più non posso.
Col passeggino sul Sentiero degli animali: deviazione a Malga Pozza
Per chi avesse deciso di compiere l’itinerario in passeggino, consigliamo però di interrompere il percorso subito dopo l’incontro col picchio e scendere a Malga Pozza (sono presenti indicazioni). La via infatti, oltre questo punto, diventa un po’ più sconnessa per via di radici e alcuni sassi.
Da Malga Pozza poi (obbligatoria una sosta al ristoro, ove sono presenti giochi e dove si potrà eventualmente gustare un buon piatto in un ambiente tipico, molto diverso quindi dallo Chalet Valbona, più frequentato), ritornare agli impianti sarà facilissimo, dal momento che un’ampia forestale scende comoda in circa 15 minuti. Naturalmente invece, via libera ai bimbi a piedi e a quelli nello zaino!
Grazie per le precisissime indicazioni fornite. Il nostro piccolo bimbo si è divertito moltissimo a cercare e vedere gli animali, sia veri (mucche, cavalli, asini, capretto e soprattutto marmotte). Un consiglio che posso dare a tutti è di percorrere questa bella passeggiata con il passeggino da trekking e non con quello classico con ruote piccole perchè in alcuni tratti di forte discesa nel bosco tra pigne cadute, massi e radici degli alberi ho fatto davvero fatica col passeggino classico perchè non ha il freno sul maniglione. Purtroppo non ho quello da trekking ma sarebbe stato molto d’aiuto. Grazie ancora
Ciao Luca, grazie mille per il tuo feedback! In effetti il freno sul maniglione fa la differenza: io lo consiglio sempre perché in discesa è davvero d’aiuto. In più le ruote grosse facilitano non poco i passaggi difficili! La passeggiata è davvero carina e molto fruibile anche da bimbi piccini!
Bellissimo percorso. Dopo essere ritornati per la seconda volta nel bosco, per il tratto finale, ho avuto difficoltà con il passeggino di mio figlio, soprattutto per la presenza di grossi sassi e radici Fortunatamente eravamo in più adulti e non è stato un problema sollevare il passeggino.
Il tratto finale (dopo Malga Pozza) è senz’altro non adatto ai passeggini. Ma nel post è segnalato 🙂
Il percorso è adatto per una bimba di un anno e mezzo?
È un po’ piccolina! Se la portate nello zaino, potete comunque farle vedere le sagome degli animali!