Oggi leggiamo il racconto di Stefania, autrice del blog Veneto for Kids (che racconta delle tante e belle iniziative all’interno della sua regione d’origine), questa volta fuori dai confini, alla scoperta di un trekking con la sua famiglia a Comano Valle Salus, in Trentino: ecco la sua appassionante avventura!
La settimana scorsa abbiamo passato tre giorni davvero piacevoli, rilassanti e divertenti a Comano, un angolo del Trentino tra il lago di Garda e le Dolomiti di Brenta. Noi conoscevamo questa località solo per le terme, ma abbiamo scoperto che è veramente troppo riduttivo classificare questa località come un puro e semplice centro termale perché Comano è inserita in un territorio ricco di opportunità per tutta la famiglia: un concentrato di sport, natura, avventura e relax.
L’intera area si trova all’interno del parco naturale Adamello-Brenta, la zona protetta più vasta del Trentino ed è possibile soggiornare all’interno di strutture certificate Qualità Parco che prevedono una serie di escursioni guidate secondo un programma settimanale a disposizione degli ospiti. Noi abbiamo soggiornato proprio in una di queste strutture, l’hotel Castel Mani a San Lorenzo in Banale, paese riconosciuto, tra l’altro, come uno dei borghi più belli d’Italia.
Abbiamo quindi deciso di dedicare una delle nostre giornate di vacanza ad un baby trekking adatto a tutta la famiglia, con le nostre bambine di 4 e 2 anni: le alternative sono davvero tante e tutte allettanti. Alla fine abbiamo optato per il percorso nell’area archeologica di Fiavè: “il sentiero del pifferaio magico e le palafitte”. Questo è uno dei tanti itinerari proposti nella mini guida “Sentieri dei piccoli camminatori”, una serie di percorsi adatti ai bimbi, anche molto piccini.
Consigliamo assolutamente questa passeggiata per la facilità: il tempo di percorrenza è di circa 2 ore a passo lento (a prova di pargoletto!), completamente in piano e la distanza totale da percorrere è di circa 4 km; lo suggeriamo anche, e soprattutto, per l’interesse storico-naturalistico che sarà sicuramente in grado di affascinare grandi e piccini: all’interno dell’area infatti, diventata a far parte del patrimonio dell’UNESCO, è possibile vedere i resti delle palafitte di un antico insediamento del Trentino preistorico.
Come ogni avventura che si rispetti, la nostra esplorazione è cominciata con la mappa del percorso e con un segnale da trovare e da seguire che ha appassionato tanto le nostre bambine. Da sole infatti, si sono incamminate lungo il sentiero e con immenso divertimento e stupore hanno trovato le passerelle di legno che costeggiano i tratti più paludosi. Ogni tanto abbiamo trovato l’acqua sotto di noi e abbiamo cominciato a pensare come poteva essere la vita tanto tempo fa in questo luogo che era in origine un immenso lago.
Non è stato difficile immaginare tutto ciò quando ci siamo ritrovati di fronte ad un piccolo specchio d’acqua pieno di pali che sporgevano dall’acqua: assolutamente straordinario vedere quello che è rimasto delle antiche palafitte e spiegare alle bambine come venivano costruite queste speciali case. Anche oggi, a distanza di giorni, sanno perfettamente spiegare la tecnica di costruzione!
Lungo il percorso ci sono anche una serie di torrette di osservazione molto avventurose, delle vere e proprie casette da dove si gode una vista privilegiata di quello che fu il lago di Carera, ora praticamente prosciugato, e di tutta la natura circostante, un luogo incontaminato dove le sfumature di verde dominano incontrastate. Abbiamo pranzato proprio all’ombra di un grande albero sdraiati sull’erba, di fronte a noi solo le montagne: una sensazione stupenda!
Merita anche una visita il museo delle palafitte nel centro del paesino di Fiavé, che racconta le storie dei diversi abitanti delle palafitte che si sono succeduti lungo le sponde del lago Carera. Il museo è particolarmente adatto a bambini in età scolare perché è a tutti gli effetti una lezione di storia sul campo,ma è piaciuto anche alle nostre bambine di 4 e 2 anni perché ci sono delle ricostruzioni che mostrano com’era il villaggio e perché in ogni sezione c’è una comparazione tra il mondo antico e quello moderno. Sulle teche viene raccontata la storia e aprendo queste porticine, si scopre quale è invece il corrispettivo attuale, davvero un’idea carina e intelligente!
Informazioni pratiche per la visita:
Tra l’altro, fino all’11 settembre, il soggiorno a Comano viene anche offerto ad un prezzo particolarmente vantaggioso, con tante soluzioni pensate per diversi tipi di vacanza: maggiori informazioni sul sito VisitaComano!