Oggi andiamo alla scoperta della magnifica Alpe Seceda coi bambini, partendo da Santa Cristina in Val Gardena, dominata dalle imponenti Odle che, con svettanti cime, verdi prati e caratteristiche malghe ci faranno letteralmente sognare: una passeggiata semplice, ma di grande impatto paesaggistico.
Lasciata la nostra autovettura al parcheggio degli impianti a Santa Cristina in Val Gardena, subito prendiamola veloce cabinovia che, in poco meno di 10 minuti, conduce alla splendida terrazza panoramica di Col Raiser (m. 2107), dove la vista sul Sassolungo (m. 3181) è veramente eccezionale, ma non è da meno quella sul Gruppo del Sella e sulle estreme propaggini del Catinaccio, nonchè sullo Sciliar; appena girato l’angolo e guadagnato il verdeggiante prato, il panorama sulle Odle e sulle cime circostanti, si fa ancor più magico: un anfiteatro davvero meraviglioso.
Da qui, dopo essere passati da Malga Odles (m. 2105), prendiamo la direzione di Baita Cuca (m. 2040), seguendo le indicazioni per la seggiovia Fermeda, dapprima su una larghissima mulattiera e poi lungo un sentierino piccino, che ci consente una vista ancor più bella sul Sassolungo e che, tagliando per i prati, ci fa arrivare in circa 20 minuti alla base degli impianti.
Saliti sulla seggiovia, in pochi minuti si perverrà quindi alla cima del Seceda (m. 2518), da dove il panorama sarà decisamente incredibile: le Odle sono vicinissime a noi, e sotto vediamo il lungo sentiero che da Riescesa conduce sino a Malga Brogles proprio sotto; la Val di Funes comparirà al di là dei nostri occhi, che non sapranno più dove guardare…uno spettacolo splendido, per non parlare di quello già ampiamente menzionato sul lato opposto.
Da qui, in pochissimo si raggiunge il Rifugio Seceda (m. 2500), punto d’arrivo della funivia che parte da Ortisei: si dipartono diversi sentieri, alcuni più difficili (come la conquista di Malga Brogles appunto, tramite la Forcella Pana), altri medi (la traversata fino al Rifugio Firenze passando da Malga Pieralongia) ed altri decisamente più abbordabili, come quello facilissimo che completeremo noi, ma non per questo meno entusiasmante e panoramico.
Scendiamo dunque lungo il facilissimo sterrato in direzione Cuca, e in breve arriveremo a Baita Sofie (m. 2410): ci si potrebbe rilassare su una delle comodissime sdraio o, ancor meglio, su di un soffice puff, ma siamo appena partiti, e dunque continuiamo per la nostra strada, che procederà sempre ampia e panoramicissima, con colpi d’occhio meravigliosi sul Sassolungo, sul Sella, sulle Odle (ricordo che il tracciato è anche ad uso mountain bike, quindi prestare attenzione, perchè talvolta i ciclisti scendono a forte velocità)
Si cammina in discesa sino ad arrivare al successivo bivio: qui bisognerà procedere a sinistra, verso Baita Cuca (e non più solo “Cuca”, che si trova da un’altra parte) e, dopo poco, ecco arrivare alla Baita Daniel (m. 2240), favolosamente esposta quasi in centro all’Alpe, con tanto di altalene e scivoli per i pargoletti e un colpo d’occhio splendido anche sul Gruppo del Sella, oltre che sulle già citate meravigliose vette: prati verdissimi e lussureggianti la circondano, rendendo il panorama veramente da cartolina.
Proseguendo, si arriva nuovamente ad un crocicchio di sentieri: stavolta noi continuiamo, in salita (circa 10 minuti), verso Baita Troier (m. 2250), in posizione privilegiata proprio sotto le Odle; qui, oltre che un’ottima cucina, dove potersi ristorare, troviamo anche molti giochi per i bambini (e devo dire che proprio tutti i rifugi sono molto attrezzati per i più piccoli), e anche un bellissimo recinto con caprette, che si possono addirittura accarezzare; dalla sua panoramica terrazza possiamo ammirare tutti i verdi prati attraversati sinora e ripercorrere mentalmente tutto il nostro tragitto…dopo una bella mangiata (anche al sacco, sui pascoli circostanti), siamo pronti per ripartire, direzione Col Raiser.
In brevissimo (ora il nostro segnavia ha più l’aspetto, in questo tratto, di un tipico sentierino di montagna, abbandonato lo stradone iniziale) si raggiunge la località Iman (m. 2225) che, col suo pittoresco laghetto, la rende una tappa obbligata; subito dopo, ecco che i nostri piedi torneranno al calcare una larga mulattiera, sino ad arrivare all’ennesimo crocicchio: da qui, i più arditi proseguiranno per Piera Longia e per il sentiero attrezzato che conduce alla cima del Sas Rigais (m. 3025), mentre gli altri potranno continuare direttamente per il Rifugio Firenze (m. 2037), oppure, come noi, puntare a Col Raiser.
E veramente in breve si ritorna alla base degli impianti di risalita, pronti per tornare a casa, ma certi che la passeggiata di oggi sul Seceda coi bambini, sia stata davvero un tuffo in uno dei posti più belli dell’intera Val Gardena (e non solo).