Una volta passato il confine di Prato alla Drava, in Alta Pusteria, subito ci si trova catapultati in Tirolo e la valle prosegue col nome autoctono di Hochpustertal: non cambiano però i paesaggi da sogno e la cura per ogni minimo dettaglio. Ecco che così, durante il nostro soggiorno a Sillian, splendida località, abbiamo potuto sperimentare lo sci anche in territorio austriaco e i bimbi prender confidenza con il più conosciuto degli sport invernali. Com’è andata? Scopritelo!
Una volta giunti dall’Italia a Sillian, delizioso paesino adagiato sulle rive della Drava, bisognerà oltrepassarlo e arrivare quasi al confine con Heinfels per trovare, sulla sinistra, gli impianti: dopo aver noleggiato l’attrezzatura nel comodissimo Sunny Sport proprio nello stesso edificio, una praticissima ovovia (divisa in due tronconi con una stazione intermedia, ideale per chi non ha voglia di scendere fino a valle per risalire) trasporterà in un magico mondo bianco, fatto di panorami pazzeschi e tanta, tantissima neve.
In questo fantastico contesto abbiamo avuto la possibilità di far sciare i piccolini di casa: lo Skizentrum Sillian Alta Val Pusteria è infatti uno dei comprensori del Tirolo certificato per famiglie presentando, infatti, molte caratteristiche che lo differenziano dagli altri e lo elevano a questo prestigioso status.
Le piste infatti sono omologate anche per le primissime discese e, spesso, regalano anche divertenti diversivi proprio per aiutare i bimbi a sentirsi sicuri sugli sci (come non amare infatti il tubo dove infilarsi?) e i maestri fanno sfoggio di veramente tanta pazienza anche con chi davvero è alle prime armi. Come lo sappiamo? Beh Federico, il nostro piccolino di casa, ha avuto proprio qui il suo battesimo: grazie a Laura, la sua bravissima insegnante, è riuscito a a imparare i rudimenti dello spazzaneve.
Ben due le scuole sci: la White Element (la nostra) e Wintersportschule, anch’esse specializzate nell’istruzione dei più piccini. Questo è un segno distintivo di quanto Sillian e il Tirolo tengano alle famiglie e al loro benessere: mentre mamma e papà si godono la skiarea (o anche il relax al sole), i loro tesori potranno contare su un’attenzione davvero particolare. Corsi individuali o di gruppo, ma la parola d’ordine è sempre divertimento: appena qualcuno si stanca (e quando sono alle prime esperienze è molto facile), subito il maestro lo prende con sé e cerca di capire cosa ci sia che non vada, eventualmente facendolo divertire in altro modo.
Noi, purtroppo, siamo capitati in una giornata ove la neve scendeva copiosa: un paesaggio davvero ovattato e molto suggestivo ma non certo ottimale per iniziare a prender confidenza con gli sci: si fa infatti molta più fatica, sia a livello visibilità che fisica, dal momento che riuscire a mantenere la posizione spazzaneve diventa molto più complesso. Federico, alla sua primissima avventura, si è impaurito più volte e stancato parecchio: la dolcissima Laura (che parlava benissimo l’italiano) lo ha coccolato e abbracciato, conquistandosi la sua fiducia e scegliendo i momenti migliori per ripetere l’approccio.
Come diceva Laura infatti, la cosa migliore per chi inizia è essere convinti di volerlo fare: mai forzare il bimbo, si otterrebbe l’effetto opposto, creando astio verso questo sport. Bisogna quindi assecondarli e saper gestire i momenti no, incoraggiandoli in caso non si riesca subito a prender dimestichezza e proponendo anche giochi alternativi per smorzare la fatica. E così Federico è riuscito a calcare le sue prime piste: ottimo risultato per lui, in genere molto restio alle cose nuove!
Davide invece, con Peter, si è lanciato anche in piste più impegnative, assolutamente indifferente sia alla fatica che ai morsi della fame (ha infatti deciso di saltare merenda e pranzo perché troppo impegnato); i quasi 23 chilometri di tracciati sono equamente ripartiti tra blu, rosse e nere, incontrando così il livello di ogni sciatore e regalando divertimento proprio a tutti.
Il campetto scuola è proprio all’arrivo della cabinovia Thurntaler, ove si trova anche un buon ristorante dove potersi fermare per pranzo; gli indomiti sciatori potranno cimentarsi tutt’intorno alla montagna, scendendo sino ad Außervillgraten, da dove poi inizia la deviazione per la Winkeltal (paradiso per chi ama lo sci di fondo e con anche una speciale pista per slittini illuminata).
La giornata nevosa non ci ha concesso di ammirare il panorama nella dovuta maniera e per questo certamente torneremo: uno dei vantaggi della skiarea di Sillian è senza dubbio il minor affollamento rispetto ai comprensori italiani e anche i prezzi decisamente più bassi (il costo dello skipass varia in base all’ora in cui viene emesso), mentre i minori di 6 anni sciano sempre gratuitamente. Il tutto in un contesto paesaggistico davvero super.
E, una volta terminato lo sci, perché non concedersi due passi lungo la ciclabile innevata che arriva sino a Lienz, capoluogo del Tirolo Orientale? Sarà un modo diverso per scoprire in maniera slow i panorami che, poc’anzi, abbiamo potuto ammirare dall’alto e defaticare i muscoli… Vista poi al tramonto, Sillian pare davvero appena uscita da un libro di fiabe ed esser pronta per passare direttamente come foto di copertina di un puzzle!
Le immagini contenute nel primo collage sono di Osttirol; per qualsiasi ulteriore informazione, il sito www.osttirol.com è a disposizione
Peccato che tutti i depliant siano scritti in tedesco e il personale alle biglietterie non parla italiano.
Non è vero! A casa ho diversi depliant in italiano presi all’ufficio del turismo e perfino la maestra di sci di Federico parlava italiano. Certo, siamo in Austria, quindi c’è da mettere in conto che qualcuno l’italiano non lo conosca ma sono davvero la minoranza e sicuramente si arrangiano molto bene con l’inglese, in caso.