La Zillertal è una delle più famose valli del Tirolo Austriaco. Incredibilmente adatta alle famiglie con i bambini grazie ai suoi numerosi parchi in quota e super attività, riserva anche escursioni affascinanti e spettacolari, pure di diversi giorni. Oggi vi vogliamo portare con noi lungo una delle più caratteristiche, poiché si ritorna a piedi proprio in Italia: dal lago artificiale Schlegeisspeicher saliremo al Passo di Vizze passando dalla Lavitzalm. Pronti a seguirci?
Per arrivare allo Schlegeisspeicher bisogna percorrere tutta la Zillertal e poi, all’altezza di Mayrhofen, seguire per Ginzling (quindi dalla parte opposta rispetto a Tux e Hintertux) e “Alpen Straße“. Da qui, la carrozzabile è una soltanto: non vi potrete sbagliare!
Arrivati alla base della risalita per lo Schlegeisspeicher, troverete una dogana: la strada è infatti a pagamento (14 euro) e a senso unico alternato. Attendete il via libera e poi salite! Attenzione che, in alcuni punti, è parecchio stretta e con anguste buie gallerie.
Indicazioni per navigatore Google Maps: Schlegeisspeicher
Una volta giunti allo Schlegeisspeicher, continuate con la vostra autovettura sino a oltrepassarlo. Ad un certo punto, noterete che la strada effettua una curva per tornare verso il lago (direzione Zamsereck). Voi non dovete seguirla ma parcheggiare nell’ampissima area sosta che noterete, che si protende verso il Passo di Vizze e la sua verde valle.
Non avrete possibilità di errore: il posteggio si trova proprio a ridosso del torrente. Per iniziare l’escursione poi, dovrete portarvi alla sua destra orografica, proprio nei pressi del piccolo bar. E ora siamo pronti per cominciare!
Il nostro sentiero è il Tiroler Hohenweg, una delle antiche vie di collegamento tra Italia e Austria. Infatti, proseguendo lungo questa verdissima valle, arriveremo al confine con l’Alto Adige: al Passo di Vizze infatti, saluteremo la Zillertal e rientreremo nel nostro Belpaese.
L’itinerario, inizialmente, si svolge su di una larga forestale praticamente pianeggiante, contornata da splendide e altissime montagne. Presto però il fondo liscio e levigato ci abbandonerà in favore di uno lastricato e sassoso ma, fortunatamente, dalla pendenza non impegnativa.
Ci troviamo nella bucolica Zanser Tal (che, sino al 1920 apparteneva al comune di Val di Vizze), una verde vallata puntellata da fragorose cascate, cime bianche spolverate di neve, alberi che ondeggiando al vento. Un quadro meraviglioso!
Ma ancor più spettacolare è il pianoro che, dopo una prima mezz’oretta di salita (molto modesta) si parerà dinanzi a noi… Uno dei luoghi più belli senz’altro di tutto il Tirolo! Il torrente si divide in un dedalo di piccoli rivi dal colore trasparente, i prati brillano d’un verde quasi irlandese e le montagne sembrano voler dare quel tocco di magia in più a tutto.
Questa radura ci permette di tirare il fiato per una quindicina di minuti (anche di più considerando le numerosissime soste fotografiche) prima di iniziare la vera e propria salita verso Lavitzalm che, poco più avanti, ci metterà un pochino alla prova.
Sì perché sin qui non abbiamo fatto praticamente alcuna fatica. E quindi, pian piano, iniziamo a superare i circa 200 metri di dislivello rimanente verso Lavitzalm di cui, aguzzando la vista, possiamo scorgere la bandiera in cima allo sperone roccioso.
E così si sale, incontrando anche una freschissima fontanella… Non abbiate paura a riempire la boraccia, è assolutamente potabile!
La salita finale verso Lavitzalm è certamente il tratto più duro di tutta la passeggiata. Ma non temete: in breve (massimo ad un’ora e mezza dalla partenza) sarete in dirittura d’arrivo.
Finalmente un cancelletto ligneo vi darà il benvenuto all’interno dell’area di Lavitzalm… Che quindi è conquistata!
Lavitzalm è l’ultimo avamposto austriaco prima del Passo di Vizze e del confine italiano. Curiosamente, pur essendo in territorio teutonico, è gestita da altoatesini: infatti, vi si può arrivare in macchina, ma solo dal versante sudtirolese (quello infatti che abbiamo percorso noi non è assolutamente percorribile).
A Lavitzalm si può naturalmente mangiare un buon boccone per ristorarsi e rigenerarsi. La vista qui è veramente strepitosa, soprattutto verso il Passo di Vizze… Sotto di noi infatti, un altro stupendo pianoro con il torrente che si dirama sino a formare tantissimi piccoli ruscelli.
E allora… Non vi viene la voglia di poter provare a salire sin lassù, al Passo di Vizze? Dopotutto, sono ancora solo 150 metri di dislivello, su forestale. Non più di 40 minuti totali. Però attraversare il confine a piedi e rimpatriare sarà veramente emozionante!
Quindi, ricominciamo a camminare, stavolta in leggera discesa sino a guadagnare la parte pianeggiante dell’itinerario che, però, in breve terminerà (non prima però di averci fatto saltellare su dei cassetti per attraversare un rivo). Poco più avanti, un bivio: il Passo di Vizze (e il Pfitschejoch Haus, il rifugio situato alla sommità del valico) è segnato lungo una scorciatoia che s’innesta in mezzo ai prati.
Noi però la ignoriamo e proseguiamo sulla classica forestale. Il tempo impiegato sarà circa di 5 minuti in più, ma la fatica certamente minore. Inoltre, potremo ammirare le bellissime cascate che si gettano proprio di fianco alla strada… Fragorose e maestose.
Alla fine, passo dopo passo, perverremo al tanto agognato Passo di Vizze (m. 2250), confine di Stato; poco oltre, anche il Pfitschejoch Haus, proprio sul cocuzzolo. Ci siamo già stati una volta salendo dall’Italia! Incredibile riuscire ad arrivarci anche dall’altro versante…
Dopo le foto di rito sul cippo confinario (e, volendo dopo una gita al delizioso laghetto sotto al Pfitschejoch Haus), saremo poi pronti per ritornare al parcheggio e allo Schlegeisspeicher (e, se ve lo state chiedendo no, non c’è purtroppo purtroppo un sentiero circolare attorno al lago).
Una volta rientrati allo Schlegeisspeicher, si potrà naturalmente tornare in hotel. Ma anche no! Sapete che ci può effettuare un volo adrenalinico da una parte all’altra della valle? È il flying fox e si passa, letteralmente appesi a una fune, accanto alla diga che dà origine al lago.
600 metri ad un’altezza di 131 metri dal suolo: è abbastanza per sentire i brividi? I costi:
Per maggiori informazioni: www.schlegeis131.com
Noi abbiamo soggiornato all’Hotel Edelehen di Mayrhofen, direttamente sulla strada statale che conduce sia a Ginzling che a Tux e Hintertux, ma in mezzo ad verde e alla tranquillità.
L‘Hotel Edenlehen è assolutamente ideale per le famiglie con i bambini e vanta un parco esterno meraviglioso: enorme, verdissimo e pieno di fiori. Immerso nella natura e con vista stupenda sulle cime della Zillertal, è senza dubbio un indirizzo ottimo per i genitori che cercano una sistemazione in valle.
Si mangia molto bene e le camere sono spaziose e comode. Una bella piscina (interna ed esterna) completa l’offerta, regalando un soggiorno decisamente gratificante.
Per saperne di più: consulta prezzi e servizi
Se invece cercate una soluzione più tranquilla e meno dispendiosa, certamente la sistemazione in fattoria può fare al caso vostro. Noi siamo stati al Klausnerhof di Aschau, a pochissimi chilometri da Zell Am Ziller, in mezzo al verde e con tanto silenzio.
Le camere sono spaziose e accoglienti, il giardino ampio e soleggiato, con giochi per i bimbi. Per le serate di brutto tempo è anche presente una sala con calcetto e biliardo. Non è prevista la cena, ma si effettua una colazione davvero strepitosa!
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