Ogni volta che andiamo in montagna a camminare con i bambini, abbiamo sempre il timore che il nostro zaino non sia abbastanza capiente per inserire tutto quello di cui abbiamo bisogno. Troppo piccolo? E se poi invece ne acquistiamo uno troppo grande (e pesante), scoprendo poi che la nostra necessità era decisamente meno importante? Ecco qualche consiglio per fare la scelta giusta e non pentirci!
In commercio ci sono tantissimi zaini: Per decidere quale scegliere bisogna sempre provarlo. Sì, proprio come con i vestiti!
Infatti bisogna sentirselo bene sulle spalle, che non dia fastidio la lunghezza dello schienale (alcuni modelli ce l’hanno addirittura regolabile) e che il cinturone ventrale sia confortevole e adatto a noi. E poi ci sono le tasche: controlliamo sempre che ci siano tutte quelle che ci interessano e nelle posizioni giuste. Non per niente la varietà è davvero infinita!
Ecco un breve specchietto per capire cosa controllare prima della scelta definitiva:
L’unita di misura degli zaini è il litro. Ne determina infatti la capacità: sappiamo quindi in anticipo il volume che potrà contenere e, grazie a questo, possiamo stimare quale ci possa occorrere.
Così ridotti sono generalmente adatti ai più piccini (che hanno proprio una linea a loro dedicata, con dimensioni adeguate alla loro piccola schiena e un peso leggerissimo per non caricarli).
I modelli da adulti di capienza così ridotta non hanno quasi mai il cinturone ventrale imbottito né la retina che separa lo schienale dalla schiena stessa del portatore. Sono adatti a gite veloci ove non si debba trasportare molto (borraccia di dimensioni minime, impermeabile e un pasto assai scarso) oppure per il mountain running.
Data la stazza esigua, sono leggerissimi poiché non hanno un telaio rigido che li sostiene.
Sono zaini che si utilizzano generalmente per le escursioni di un giorno (quindi quelli che useremo più spesso durante le nostre passeggiate coi bambini). Sono relativamente piccoli, nel senso che l’ingombro non è importante e così anche il relativo peso (da vuoto).
Presentano già le caratteristiche dei supporti più strutturati, ossia il cinturone ventrale imbottito, spallacci regolabili e cinturino sternale per assicurare una maggiore stabilità.
Molti modelli offrono anche la possibilità di regolazione dello schienale stesso (spesso separato tramite una retina dalla schiena per portatore, per assicurare una maggiore traspirazione). Così, qualunque sia la nostra statura, potremo sempre essere a nostro agio con uno zaino dalla “lunghezza” adatta a noi.
Vengono normalmente in soccorso se si devono effettuare trekking di più giorni, quindi regalano spazio anche per dei vestiti e un piccolo beauty. Ecco, magari con i bambini più piccoli, quando si deve portare tutto l’occorrente anche per i cambi (pannolini, salviette, etc) e magari pure le pappe, possono anche essere quelli che ci salveranno!
Possono anche venirci in soccorso quando uno dei due genitori utilizza lo zaino portabimbo per il trasporto dei figlio e l’altro, necessariamente, deve sobbarcarsi l’onere di tutto il resto. Sono, per loro natura, veramente capienti e, talvolta, alcune delle loro parti sono addirittura staccabili, per permetterne maggiore versatilità e dinamismo.
Servono per il backpacking, ossia una “vacanza” itinerante con il proprio zaino, che comprende anche (talvolta) l’attrezzatura da campeggio. Questi sono veramente molto grandi, forse troppo per le esigenze di una famiglia.
Anche perchè sono pesanti (anche da vuoti) poiché devono sopportare un telaio ingombrante (per ovvi motivi). Da pieni poi, possono superare anche i 20 chilogrammi, decisamente troppo per una famiglia alle prese con le prime escursioni, anche se intenzionata a “portarsi dietro” il più possibile.