Che la zona di Andalo e Molveno sia il top per le famiglie con i bambini è cosa assolutamente risaputa. Tutto qui è creato per garantire una vacanza eccezionale a genitori e figli. Ogni anno si aggiungono nuovi percorsi, sentieri tematici, escursioni e vengono studiate attività ad hoc per i più piccini. Anche l’estate 2019 non fa eccezione: appena inaugurato e quindi freschissimo è il Sarnacli Mountain Park, un itinerario in mezzo al bosco che permette di scoprire tutti i segreti delle Dolomiti di Brenta. Giocando!
Quanto a parchi giochi certamente la zona della Paganella è fornitissima. Non a caso è uno dei territori più gettonati dalle famiglie che qui possono trovare sentieri facili, un’accoglienza ottima (i family hotel sono numerosissimi) e infinite possibilità di svago. Ma qui non si dorme sugli allori e si cerca sempre di migliorare la propria offerta: l’ultimo nato è proprio il Sarnacli Mountain Park.
E quindi: partendo dal paese di Andalo, si percorre la via asfaltata sino a giungere al Plan dei Sarnacli. Un grande parcheggio gratuito ci attende per lasciare l’autovettura e iniziare così l’avventura. Il cui punto di partenza è davvero pochi passi oltre: non si potrà non notare l’arco ligneo che la delimita. E via!
Ci troviamo all’interno del Parco Naturale Adamello Brenta e proprio le Dolomiti di Brenta incombono su di noi. Con pennacchi, torri, pareti argentee scoscese e rocciose cattedrali naturali… Un ambiente davvero unico al mondo. Ma lo conosciamo davvero bene? Ecco, Sarnacli Mountain Park si pone l’obiettivo ambizioso di raccontare ai più piccini questo mondo così meraviglioso, ma in maniera facile e immediata. E come? Divertendosi!
13 stazioni raccontano altrettanti luoghi chiave del massiccio, con dettagliate spiegazioni e legenda di cosa si può trovare nonché fare. E un gioco: sarà così più semplice ricordare le particolarità, sia per i grandi che per i bimbi.
Partiamo!
Ogni montagna, per essere visitata, ha bisogno di sentieri. E la prima installazione ci racconta proprio dei segnavia che consentono l’esplorazione. Ma passeggiare significa anche entrare in contatto con la natura, con i suoi elementi: allora via calze e scarpe e proviamo a sentire sotto i piedini le sensazioni che i materiali ci possono suggerire!
Si passa poi a Selvapiana, la zona dell’orso. E un bel memory dove mettere alla prova la nostra memoria riconoscendo flora e fauna: chi vincerà tra mamma, papà e figli? Piz Galin invece è il regno dell’arrampicata: una delle vette simbolo di Andalo diventa un pretesto per provare la paretina e capire se si sia portati o meno. O anche solo per fare una gara con amici e fratellini!
Il Croz dell’Altissimo è la stazione numero 4 ed è dedicata alla storia dell’alpinismo. La bianca parete che s’innalza proprio sopra l’omonimo rifugio è stata una delle più difficoltose da conquistare. Ben 1000 metri di roccia pura e 13 tiri di corda: tanto che, in alcuni casi, per arrivare sino in cima serviva pure dormire durante l’ascensione! I pionieri (Angelo Dibona e Luigi Rizzi) che, all’inizio del secolo scorso, la scalarono, lo fecero con i rudimentali mezzi a disposizione, superando passaggi di V grado. Oggi sono ritenuti facili ovviamente, ma allora bisognava essere davvero bravi per tornare tutti interi a casa!
Il successivo Sas Del Clamer ci ricorda il perché spesso, lungo i sentieri, si troviano gli omini di pietra. Laddove non vi siano tracce certe, questi capolavori dell’equilibrio servono per non far smarrire l’escursionista. Proviamo a costruirne uno tutto nostro?
I magnifici prati verdi di Malga Spora con il relativo gioco ci introducono nel bosco e nella seconda parte ideale del Sarnacli Mountain Park. I bimbi non faranno in tempo a dare un’occhiata a Il Fibion che punteranno già a Il Grostè e il suo anfiteatro di suoni. Avete mai fatto caso che la montagna regala meravigliose melodie? Bisogna però saperle ascoltare.
Un sasso che cade, gli alberi mossi dal vento, l’aria che s’incunea tra le fessure, il torrente che scorre verso valle… E qui avremo tutti gli strumenti per tenere un concerto naturale! Quale pargolo non s’innamorerà di questa installazione ove tirar fuori tutta la sua creatività?
Le Dolomiti di Brenta sono anche il regno degli amanti dei sentieri attrezzati. Il più famoso è quello delle Bocchette Centrali, ma ve ne sono infiniti, di ogni difficoltà e lunghezza. E quindi la stazione successiva permetterà di provare l’ebbrezza di una vera ferrata: riusciranno i nostri eroi a concluderla? Ma certo, e magari qualcuno da grande diventerà pure un vero alpinista.
Senza i rifugi però nessuno potrebbe avventurarsi per più giorni tra le guglie dei Monti Pallidi. Sul massiccio del Brenta ve ne sono diversi e tutti siti in luoghi spettacolari. Il Grostè, il Tuckett, l’Alimonta… E anche il Tosa e il Pedrotti, di cui qui abbiamo una piccola riproduzione: com’è dormire in questi ristori? Beh, senza dubbio un’esperienza davvero affascinante. Addormentarsi lassù dove le stelle sembrano più vicine per poi godere di un’alba mozzafiato… Da provare.
Ecco poi l’attrazione n. 1 di tutto il Sarnacli Mountain Park: lo scivolo lunghissimo! Ci troviamo al Rifugio Croz dell’Altissimo, il regno dei ghiaioni. Qui riprodotti da una miriade di sassolini: come resistere dal toccarli e farli rotolare? Comunque sappiate che anche mamma e papà possono testare lo scivolo, giusto per capire se sia davvero così divertente (e ve lo confermiamo: lo è).
Ormai non restano che le due ultime stazioni: si annuseranno i profumi del bosco e si potrà fare a gara a chi capisce per primo a cosa si riferiscano. Poi si scoprirà l’habitat… Per terminare questo splendido percorso. Ma vuoi non rifarlo almeno un’altra volta? o molte altre?
Davvero incredibile come il Sarnacli Mountain Park catturi l’attenzione dei bambini. Fatto veramente bene, è un’ottima alternativa ai già tantissimi itinerari pensati per i bimbi in questo magnifico angolo di Trentino. Siamo certi vi catturerà!
da Andalo si perviene tranquillamente in macchina (parcheggio gratuito presente). Basta seguire via Pradel e, al bivio per Valbiole, continuare dritto sulla destra, Dopo qualche tornante, sarete arrivati! Si arriva anche col caratteristico trenino: all’APT sapranno darvi gli orari esatti del transito, così come nei vari hotel.
nulla, è assolutamente gratuito
C’è lo Chalet Pian dei Sarnacli ove potersi accomodare e gustare qualche buon piatto. Ma invero, si può anche fare un picnic: lo spazio a disposizione è davvero tantissimo
Non più di 20 minuti. Soste escluse però! Quindi contate almeno un’ora abbondante
Assolutamente sì. C’è solo un punto ove bisognerà sollevarlo (all’altezza dell’installazione Rifugio)