La Valle Isarco è un territorio molto vasto che si estende dal Brennero sino a Bolzano, ricalcando così il percorso del fiume Isarco, che dà il nome all’intera zona. La città più grande che possiamo trovare è Bressanone, adagiata in mezzo a verdissimi prati alla testata di un’altra famosa e stupenda valle, la Pusteria. Se credete però che, vista la sua bassa altitudine, abbia poco da offrire… Errore gravissimo! Infatti basterà salire proprio sul magnifico comprensorio della Plose, dominato dal Monte Telegrafo (m. 2486), per scoprire un mondo incantato fatto di neve, ghiaccio, panorami incredibili e tante passeggiate. E oggi vi accompagniamo lungo una di queste per giungere a Rossalm, splendida malga ove si gode di una vista davvero mozzafiato. E da dove, neanche a dirlo, si può tranquillamente rientrare in slittino!
Escursione invernale: consultare sempre l’Ufficio Turistico per verificare le condizioni del manto nevoso, la fattibilità del percorso e l’equipaggiamento da utilizzare
Una volta arrivati a Bressanone, dovremo seguire le evidenti indicazioni per la Plose e portarci verso il paesino di Sant’Andrea, da dove già la vista sulla Valle Isarco comincia a delinearsi in tutta la sua bellezza. Da lì, ancora pochissimi minuti e saremo giunti agli impianti di risalita. Cercate di arrivare presto alla mattina, poiché è vero che lo spazio non manca, però la Plose serve un bacino d’utenza enorme, essendo molto comoda da raggiungere!
Dopo aver quindi lasciato la nostra autovettura, saremo pronti per salire sulle cabine che, in dieci minuti, ci consentiranno di superare oltre 1000 metri di dislivello, portandoci a oltre quota 2000. Appena fuori dalla stazione d’arrivo, subito gigantesche lettere ci daranno il benvenuto: eccoci sulla Plose!
Per dirigerci a Rossalm, dovremo affiancare proprio questi caratteri cubitali e camminare lungo il tracciato misto per slittini e pedoni (segnalato in maniera idonea). In poco meno di cinque minuti, troveremo il Restaurant Stubele e sarà necessario girare attorno alla base della seggiovia (non temete, è tutto indicato).
Saremo quindi nuovamente sulla forestale (tutta coperta di neve, naturalmente) e, in brevissimo raggiungeremo il Restaurant Geisler dove, volendo, si potrebbe anche pervenire in macchina. Ci troviamo infatti a Valcroce, località della Plose raggiungibile dalla carrozzabile che sale al Passo delle Erbe (aperto, in inverno, solo fino a poco oltre il bivio per la Val di Funes).
Attraversata la strada, ormai non incontreremo più ostacoli sulla nostra via per Rossalm. Che potremo notare, come un puntino, in alto in fondo all’orizzonte… E allora gambe in spalla!
Lo spettacolo qui è davvero magnifico. L’appuntito Sass de Putia domina l’orizzonte mentre le Odle fanno bella mostra di sé. Le Odle di Eores invece si collocano tra i due massicci, rendendo il panorama un magnifico susseguirsi di vette frastagliate.
Non appena avremo oltrepassato (con molta attenzione) una pista da sci, il nostro sentiero immediatamente si biforcherà: noi dovremo seguire quello più alto (il Panoramaweg) contrassegnato con il numero 14. Quello più basso continua verso Schlemmer (un altro ristoro) e ricalca l’estivo WoodyWalk, splendido itinerario per bimbi con moltissime installazioni.
E quindi camminiamo, sempre in leggera salita ma senza mai affaticarci troppo. Il nostro segnavia procede costantemente al sole, per cui è davvero ideale per le famiglie: i raggi assicurano un buon tepore, anche durante le giornate più fredde.
Si incontreranno davvero moltissime persone: la facilità del tracciato infatti lo rende anche molto frequentato. Ma non abbiate paura, c’è posto per tutti! Anzi, sarà doveroso portare con voi uno slittino: al ritorno infatti, cosa c’è di più bello di lanciarsi in un’adrenalinica discesa?
Dopo una buona mezz’oretta abbondante di percorso, arriveremo ad un altro bivio. Se voltassimo a sinistra, ci dirigeremmo verso il Plosehutte (m. 2446), ma noi dobbiamo proseguire dritto: ormai Rossalm non è più così lontana! Inoltre, la leggera salita che abbiamo sin qui affrontato, spiana notevolmente: se mai aveste faticato, ormai sappiate che è finita.
Poco oltre infatti troveremo la stazione di valle della seggiovia che conduce proprio il Rifugio Plose e, oltrepassatola, dovremo attraversare (sempre con molta attenzione) la pista da sci. Una volta al di là, ormai saranno meno di dieci i minuti che ci separano dalla nostra meta, Rossalm… Che ci aspetta a braccia aperte!
Finalmente, dopo un’oretta abbondante, anche Rossalm (m. 2180) è conquistata.
E qui possiamo davvero goderci il meritato relax. Il panorama si spinge sino alle lontane vette oltre Bressanone mentre, vicinissime a noi, le Odle di Eores sembrano non volerci mai lasciare E non che ci dispiaccia!
Naturalmente è doveroso assaggiare qualche buon piatto tipico. Pur essendo molto grande, Rossalm mantiene intatta la qualità dei propri piatti e, anzi, le specialità locali sono finemente curate, permettendo un vero e proprio viaggio nel gusto. Noi abbiamo assaggiato il bis di canederli pressati su letto di cavolo cappuccio. E ve lo consigliamo decisamente!
Non mancano nemmeno i giochi per i bimbi, pur essendo inverno: vengono regolarmente puliti, affinché tutti possano goderne e usufruirne anche con la neve. Essendo poi questa una meta per tutte le famiglie (molte delle quali, come noi, a piedi), nulla è lasciato al caso e tutto concorre a creare una perfetta giornata.
E quindi, dopo aver fatto il pieno di panorama, gioco e cibo, saremo pronti per tornare. Ma, come accennavamo prima, non certo a piedi! Eh no, perché si può rientrare anche con lo slittino, sfrecciando come il vento con vista stupenda sulle Dolomiti. E quindi dovremo giungere nuovamente al cartello che segnalava la deviazione per Plosehutte e da lì, in sella al potente mezzo, in meno di cinque minuti ritorneremo al Rifugio Geisler.
Ma non è certo finita!
Perché poi, ritornati alla stazione della seggiovia (quella che avevamo aggirato all’inizio della passeggiata), potremo imboccare Rudirun, una delle piste dedicate da slittino più lunghe dell’Alto Adige! Ben 9 chilometri di pura adrenalina tra tornanti, rettilinei, salti… Un’avventura che appassionerà grandi e piccini.
Non ci potevamo esimere dal tentare una performance di livello… Ormai lo slittino è parte integrante delle nostre escursioni invernali! E quindi, indossati casco, maschere e guanti (importantissimi per la sicurezza: leggete come guidare lo slittino, nostro articolo da avere sempre sottomano), via , non ci fermerà più nessuno!