Sarà per il suo nome, sarà perché la “prima neve” ci richiama sempre in montagna… Il Primaneve è il rifugio dove ho portato mio figlio decine di volte: in pancia, in marsupio, in zaino, a piedi. Una volta addirittura con la bici senza pedali, pur di farlo divertire e conservare le energie per arrivare fino in cima al Monte Tomba! Ci andiamo in ogni stagione e condizione. E stavolta decidiamo di passarci un sabato sera alternativo e più fresco della città. Ogni volta, la Lessinia è uno spettacolo da vivere. Questo altopiano che dal Veneto si estende verso il Trentino infatti è costellato di semplici mete panoramiche per tutta la famiglia.
Per raggiungere il nostro punto di partenza si impiegano piacevoli 45 minuti da Verona, un’ora e un quarto da Vicenza e novanta minuti da Trento.
Si sale quindi sino al Rifugio Bocca di Selva lungo la Strada Provinciale 14: il parcheggio è gratuito in estate ma a pagamento in inverno, in quanto punto di partenza delle piste per lo sci di fondo.
Indicazioni parcheggio Google Maps: Parcheggio Bocca di Selva
Andiamo un po’ controcorrente e decidiamo di partire per la nostra escursione di sabato pomeriggio. Anziché una serata in pizzeria nel caldo afoso della città, scegliamo di andare a cena in Lessinia. Che ne dite, vi piace l’idea? Conosciamo benissimo il percorso e i tempi, ma ovviamente teniamo d’occhio l’orologio per poter camminare in sicurezza, evitando che la notte sopraggiunga velocemente o il meteo cambi.
In meno di un’ora raggiungiamo il comodo parcheggio del Rifugio Bocca di Selva, a 1550 metri. Breve pausa, zainetto in spalla e via! All’angolo del parcheggio teniamo la destra, sulla strada asfaltata in salita (tranquilli, è solo un primo pezzo un po’ più ripido fino alla curva).
Lasciamo a sinistra una strada bianca che dove inizia un giro lungo verso il Rifugio Podestaria (un percorso invece impegnativo, da fare con bimbi più grandi).
Percorriamo il primo tratto tra i tipici “funghi di pietra”, particolari formazioni rocciose dovute a un fenomeno carsico. Sono piccoli monoliti veramente affascinanti. L’acqua meteorica nel tempo, penetrando nelle fessure, ha eroso con pazienza lo strato di oolite più interno formando dei piloni che sorreggono dei “cappelli” più resistenti di rosso ammonitico.
Ci fermiamo ovviamente a fare delle foto, ogni volta con una luce o angolazione diversa. I bimbi vogliono esplorare e arrampicarsi un po’ su queste rocce che stimolano la loro fantasia!
Proseguiamo sulla strada bianca, dolce e piacevole. Il nostro primo incontro è con le mucche, tante belle mucche, sane, tranquille e felici di pascolare quassù.
Ce ne sono tante, a volte i bimbi si fermano a parlare con loro senza però infastidirle, non si sa mai… Si abbeverano nei numerosi laghetti tondi e poco profondi, tipici di questo panorama. È importante spiegare ai nostri bambini di non gettare i sassi nei laghetti, perché altrimenti le mucche hanno difficoltà a entrare con le zampe nelle acque e si potrebbero fare male.
Il nostro percorso continua, e intorno a noi è talmente bello che con qualche canzoncina e quattro chiacchiere continuiamo con tranquillità, restando sempre sulla strada principale.
Lasciamo alla nostra sinistra una seconda strada che porta al Rifugio Podestaria (percorso molto più lungo, oltre 2 ore) e proseguendo, saliamo ancora finché sulla destra notiamo una scorciatoia più ripida (e a volte scivolosa) che ci fa risparmiare qualche minuto. Qui c’è anche uno spiazzo dove qualche macchina parcheggia per arrivare più brevemente ai rifugi, solitamente in caso di reale necessità.
Una volta giunti all’ultimo bivio, vediamo una grande indicazione per il Rifugio Primaneve e il Rifugio Monte Tomba, che sorgono adiacenti. Un ultimo sforzo che varrà la pena portare a termine perché da lassù il panorama è veramente a 360 gradi. Siamo a quasi 1800 metri di altitudine con un paesaggio dolce, un vero quadro.
Il Rifugio Primaneve (m. 1760), Renato e tutta la sua famiglia ci hanno sempre accolti alla grande, con gentilezza, qualità del cibo, scelta dei vini (chiedete di Sara), simpatia e disponibilità di spazi.
C’è una bella terrazza panoramica dove poter mangiare; per assicurarsi un tavolo all’interno è invece sempre meglio prenotare. Sdraio, prato, buon cibo, vista sull’Alta Lessinia, aria fresca… Cosa volere di più? Ah sì, dietro al rifugio c’è un’altalena!
Il Rifugio Monte Tomba (poco prima del Primaneve, la casa in legno sulla destra) ha una grande terrazza panoramica. Internamente è più piccolo e assolutamente carino. Recentemente la gestione è cambiata e anche qui ci siamo sempre trovati molto bene.
La discesa (per la stessa via) è più veloce e ritroviamo una pace incredibile. Qualche lucciola si è fermata proprio sul nostro percorso, ed è subito magia con i bambini.