La Valle Aurina, come sapete bene, è tra i nostri territori preferiti. Non perdiamo mai occasione d’andarci e ogni volta ce ne innamoriamo sempre un po’ di più… Oggi vi portiamo con noi in un’escursione decisamente faticosa ma che vale senz’altro la pena effettuare: dal lago di Neves infatti saliremo sino al Rifugio Porro Chemnitzerhutte, situato sulla Forcella di Neves. Tra panorami incredibili, marmotte e spettacolari vette, siamo certi che anche voi non vedrete l’ora di intraprenderla!
- Località di partenza: lago di Neves
- Parcheggio: alla località di partenza (grande, gratuito) – a pagamento la strada per salire al lago di Neves 8 euro tutta la giornata
- Indicazioni parcheggio Google Maps: Neves Parkplatz
- Mezzi utilizzati: zaino portabimbo (passeggino da trekking non possibile)
- Tempo medio: due ore e mezza circa andata – due ore ritorno
- Difficoltà: medio – difficile
- Dislivello: 560 metri – Lago di Neves m. 1860 – Rifugio Porro m. 2420
- Tipologia di percorso: prima parte larga forestale a tornanti in salita, successivamente mulattiera con fondo più sconnesso e in pendenza importante
Rifugio Porro Chemnitzerhutte: da dove partire, come arrivare e dove parcheggiare
Per arrivare al nostro punto di partenza, il lago di Neves, è necessario salire in Valle di Selva dei Molini e percorrerla tutta sino a Lappago. Non ci si deve poi fermare al paese, ma proseguire in direzione lago (segnaletica presente).
Si giunge quindi ad un casello: si prende il ticket e si continua su angusta stradina (in parte a senso unico alternato con semaforo). Arrivati alla diga, troviamo subito un parcheggio: noi guidiamo ancora un pochino sino a trovare gli ultimi posti disponibili, nei pressi del divieto di transito.
Attenzione: la strada per il lago di Neves è a pagamento (8 euro tutta la giornata). Ricordatevi di corrispondere il prezzo presso le casse automatiche prima di rientrare
La strada per salire al lago di Neves è stretta e angusta. E anche a pagamento
Una volta giunti al parcheggio, saremo decisamente pronti per iniziare la nostra escursione odierna. La prima parte si svolge praticamente in piano: camminiamo senza fatica alcuna lungo la larghissima forestale 24 che, percorsa in tutta la sua interezza, compirebbe il periplo del lago di Neves.
E qui il lago di Neves si mostra a noi in tutta la sua bellezza: come non amare questo specchio d’acqua color turchese? Certamente al rientro ci fermeremo per assaporare e gustarci tanta meraviglia.
Ma non ora: bisogna assolutamente continuare perché la via è davvero lunga e molto impegnativa. In brevissimo però saremo già a Untermauer Alm (m. 1860) dove potremmo magari concederci un caffè o uno spuntino prima di cominciare l’ascesa. Che ne dite?
Per salire al Rifugio Porro si parte dal lago di Neves e si passa da Untermauer Alm
Gambe in spalla quindi!
Continuiamo a percorrere la forestale ignorando un primo cartello verso il Rifugio Porro Chemnitzerhutte: questa infatti sarebbe una scorciatoia, pendente e ancor più faticosa. Visto che comunque di fiato ce ne andrà parecchio, decidiamo di alleggerirci almeno per la prima parte, più dolce se ci manteniamo sulla silvo-pastorale.
Ma dopo poco, non temete: si giunge ad un crocicchio con pure un pittoresco ponticello. Noi dobbiamo voltare a destra: se proseguissimo dritto, arriveremmo in circa 15 minuti a Neves Alm… Mentre invece abbiamo davanti non meno di due di ascesa tosta!
Quindi iniziamo a salire: la via zigzaga sul costone della montagna, qua e là regalando qualche momento di fresco grazie all’ombra degli alberi. E sfruttiamo questi istanti perché poi di arbusto non ce ne sarà più nemmeno uno e il sole rimarrà sopra le nostre teste per tutta la passeggiata.
La salita al Rifugio Porro è lunga e pendente. Non si può fare col passeggino
Davanti a noi, mentre camminiamo, possiamo notare il possente anfiteatro delle Alpi dello Zillertal con il Grosser Moselere e la Cima di Campo, vette entrambe oltre i 3000 metri. Con i loro maestosi ghiacciai che brillano illuminati dai caldi raggi.
Mano a mano che ci eleviamo di quota, anche il lago di Neves diverrà sempre più bello (e distante): ci accorgeremo di quando stiamo salendo proprio osservandolo allontanarsi.
Sino a che non lo vedremo più: saremo infatti arrivati a Obere Nevesalm (m. 2166), chiusa al pubblico e utilizzata solo per la monticazione. Qui si conclude la nostra prima parte ideale di percorso, quella più facile e tranquilla. Ora la fatica si farà veramente sentire!
Per arrivare al Rifugio Porro Chemnitzerhutte ci vogliono almeno 2 ore e mezza con 560 metri di dislivello
Il fondo liscio e tranquillo della forestale viene sostituito da una lastricatura in massi che ben poco ci fa sperare… E la pendenza aumenta notevolmente. Di alberi ora nemmeno l’ombra, solo un paesaggio magnifico e maestoso. E basterà tendere l’orecchio per iniziare a sentire qualche fischio.
Qui intorno infatti è tutto pieno di marmotte: ne vedrete davvero moltissime! Anche perché non potrete che effettuare molte soste per riposarvi un pochino.
Superato un balzello roccioso, la lastricatura avrà termine e potremo vedere, sul cocuzzolo, anche il Rifugio Porro. Sembra vicino! Ma non lo è per niente. Ci vorrà almeno ancora circa un’oretta per conquistarlo definitivamente.
Il Rifugio Porro si trova alla Forcella di Neves e c’è sempre molto vento
Però la natura tutt’intorno a noi è davvero sublime e, nonostante la fatica, si riesce ad apprezzare ed amare in tutte le sue sfaccettature. Il torrentello borbotta di fianco a noi e l’ambiente alpestre, con i ghiacciai tutt’intorno, non fa che aumentare lo splendore di tutto.
Piano piano, passo dopo passo, il Rifugio Porro si avvicinerà sempre più: trascorse due ore, ormai saremo in dirittura d’arrivo.
Conquisteremo dapprima la Forcella di Neves Nevesjoch (m. 2407), crocevia di molti altri itinerari. E, subito dopo, il Rifugio Porro Chemnitzerhutte (m. 2420). Lassù, dove osano le aquile!
Sempre infatti di essere davvero in cima al mondo: accanto al Rifugio Porro infatti si erge la Cima delle Pecore (m. 2703) e, girando lo sguardo, non vediamo altro che roccia e ghiaccio. Un panorama mozzafiato.
Al Rifugio Porro naturalmente si può mangiare ma anche fare un picnic nei dintorni
Ovviamente al Rifugio Porro si può mangiare: tenete presente che però, spesso, tira molto vento per cui valutate la possibilità di entrare per stare un pochino al calduccio. Se invece fosse una bella giornata calda, ci si può anche accomodare nei prati attorno al ristoro per il pranzo al sacco.
Dal Rifugio Porro Chemnitzerhutte si potrebbe scendere a Rio Bianco via Goge Alm, altro rifugio assolutamente degno di una visita. Escursione decisamente lunga (e pure con due macchine da prevedere) ma appagante al massimo.
O ancora si potrebbe pensare di aggiungere il Rifugio Ponte di Ghiaccio, dall’altra parte della vallata, con una traversata dal chilometraggio molto impegnativo (ovviamente riservata agli esperti, senza bambini).
Al ritorno, si può anche effettuare il giro del lago di Neves in circa un’ora, completamente in piano
Noi, dopo tanta fatica, ci riposiamo e ristoriamo. Pronti poi per ridiscendere al lago di Neves e goderci il resto della giornata, magari pucciando i piedini e regalandosi una gustosa merenda a Neves Alm oppure a Untermauer Alm.
E, se ce la farete, potreste anche di pensare di rientrare alla macchina compiendo il periplo del lago di Neves: totalmente pianeggiante, non vi porterà via più di un’oretta. Ma il paesaggio che muta di continuo varrà di sicuro l’ultimo sforzo.
Rifugio Porro Chemnitzerhutte: orari di apertura, contatti e informazioni utili
- Il Rifugio Porro è aperto da metà giugno a metà ottobre (da verificare)
- sito internet: http://www.chemnitzerhuette.com/
- email: info@chemnitzerhuette.com
- telefono: 0474 – 65.32.44 // 335 – 689.81.11