La Valle del Biois è il primo dei territori del Veneto provenendo dal Trentino: dalla Val di Fassa attraverso il Passo San Pellegrino e la Val di Fiemme e il Primiero giungendo lungo Passo Valles. Quest’oggi andiamo, proprio da Passo Valles accanto al Gruppo delle Pale di San Martino, alla scoperta del Rifugio Laresei, balcone panoramico privilegiato su Falcade e l‘Agordino. Una meta non particolarmente nota e conosciuta ma con una vista così bella e varia, da rimanere certamente impressa nei ricordi.
- Località di partenza: Passo Valles
- Parcheggio: alla località di partenza (non molto grande e gratuito – in alta stagione difficoltà a trovare posto)
- Indicazioni parcheggio Google Maps: Passo Valles – Capanna Passo Valles
- Mezzi utilizzati: zaino portabimbo (passeggino da trekking non più possibile causa cattivo stato di manutenzione del sentiero)
- Tempo medio: un’ora e mezza circa andata – un’ora ritorno
- Difficoltà: facile – medio
- Dislivello: 220 metri – Passo Valles m. 2031 – Rifugio Laresei m.2250
- Tipologia di percorso: iniziale falsopiano e poi costante salita che alterna tratti più dolci ad altri più erti
Rifugio Laresei: si parte da Passo Valles
La partenza è dunque fissata alla sommità del Passo Valles (m. 2031), valico che mette in collegamento la Valle del Bios con Bellamonte e la Val di Fiemme, oppure con Passo Rolle e San Martino di Castrozza. Avendo menzionato queste splendide località, già si può pregustare a che meraviglioso spettacolo naturale assisteremo!
E infatti i panorami non si fanno attendere. Superato il primo pezzo, decisamente facile e quasi in piano che porta alla dismessa Malga Pradazzo (m. 2042), la catena dei Lagorai inizia a fare capolino e, dopo un giro dietro ad una collinetta, ecco comparire anche il monte Colbricon (m. 2602) e via via, le Pale di San Martino, col Cimon de la Pala (m. 3129) e la Cima Vezzana (m. 3192), con anche uno scorcio su Malga Juribello.
Verso il Rifugio Laresei: una salita costante ma mai impegnativa
Superata dunque la prima parte di sentiero la pendenza aumenta, senza però mai diventare troppo impegnativa. Il fondo, un tempo ben battuto ed ampio, non è più così regolare e levigato per cui il passeggino da trekking, un tempo tranquillamente utilizzabile, non lo è più. Le pause sono però necessarie, più per fare le foto che per riposarsi seriamente!
In poco meno di un’oretta si perviene a Forcella Pradazzo (m. 2220), punto d’incontro dove arrivano molti altri sentieri come quello che ascende al Col Margherita (m. 2545), ove sorge la stazione della funivia che la collega al Passo San Pellegrino (m. 1918). Oppure quello che conduce al lago artificiale di Cavia (m. 2102), sempre molto apprezzato dai bambini.
Rifugio Laresei: meta ideale per le famiglie con i bambini, con vista panoramica spettacolare
Noi però proseguiamo sino al Rifugio Laresei (m. 2250) e, in poco meno di un quarto d’ora, lo raggiungiamo. Il posto è davvero incantevole: la vista spazia quasi a 360gradi e, se la giornata è limpida, lo sguardo si spinge sino alle vette ampezzane. Possiamo notare tutto il gruppo del San Pellegrino, con la bella piana di Fuciade, la valle del Biois e le Pale…Stupendo!
L’unica pecca del posto è che è molto ventoso, per cui consigliamo felpa con cappuccio anche in piena estate e bimbi con un bel cappello onde evitare spiacevoli otiti o raffreddori. Purtroppo non c’è un verde pianoro tutt’intorno, ma sono presenti anche numerosi sassi, per cui è meglio prestare attenzione ai pargoli che scorrazzano. Nell’immediato perimetro della struttura invece, c’è già molta più erbetta, quindi decisamente più fruibile dai piccolissimi.
Per mangiare alla baita, terrazza privilegiata sulla sottostante valle, occorre prenotare in anticipo oppure avere molta pazienza e aspettare a lungo. È uno dei ristoranti in quota più gettonati quindi, visto che la passeggiata per arrivarci non è troppo impegnativa, e va da sé che è sempre molto pieno.
Una bella gita qui non deve mancare nel vostro palmares. Panorami superbi su ben tre valli e blasonatissime montagne vi aspettano… Cosa volere di più?!?
Domenica 8 luglio 2018…abbiamo percorso il sentierio per il rifugio Laresei ; la strada liscia e ben battuta di cui si parla nella descrizione ha lasciato il posto a uno sterrato sassoso e sconnesso che lascia capire la mancata manutenzione che sicuramente perdura da anni. Evidenziamo questa cosa non per una semplice critica ma ,per chi come noi pensa di affrontare questa passeggiata con una carrozzina per disabili o semplicemente un passeggino , troverà enormi difficoltà.
Grazie mille Sara, graditissima la tua segnalazione: noi l’abbiamo fatta anni fa (e infatti la data di pubblicazione del post lo testimonia) ed è un vero peccato che non sia stata fatta manutenzione. Purtroppo negli anni i sentieri possono “cambiare”, senza che noi ne veniamo al corrente. Mi riprometto di rifarla questa estate, così da aggiornare la descrizione: noi eravamo saliti senza problemi col passeggino (e transitavano anche le jeep allora) ma se non è più così, bisogna senz’altro modificare. Grazie ancora!
Confermo, percorso non fattibile con passeggino. Se solo avessi letto prima il commento di Sara…
Andrò a ricontrollare! Intanto correggo e inserisco zaino portabimbo. Purtroppo noi l’abbiamo testato ormai anni fa e mi spiace non vi sia stata manutenzione.
Aggiornamento agosto 2023, assolutamente fattibile con passeggino da trekking. Il fondo è poco più difficile di una strada bianca, più volte abbiamo incrociato dei fuoristrada. Molto ampia la strada. Come è scritto è in pendenza continua, ma nulla di troppo difficile. E il giro vale la pena.