Molto spesso le escursioni hanno un punto di inizio ed uno di arrivo, ma la strada è unica: una volta guadagnata la meta, si torna indietro sui propri passi. Invece oggi compiremo un bellissimo e facile percorso ad anello, con vista su alcune delle più belle cime dolomitiche: raggiungeremo il Rifugio Jimmy e il Rifugio Dantercepies, con partenza da Passo Gardena, tra Val Gardena e Alta Badia. Pronti per seguirci?
Dopo aver parcheggiato la propria autovettura al Passo Gardena (m. 2115), subito imbocchiamo la larga bianca strada forestale che sale leggermente ripida (almeno per questo primo pezzetto), ad ampi tornanti, sino ad arrivare ad un bivio. Proseguendo verso sinistra, andremmo direttamente al Rifugio Dantercepies (e, qualora optassimo per questa strada, col passeggino faremmo senz’altro molta più fatica), mentre continuando verso destra, scegliamo la giusta via per il Rifugio Jimmy, che ci attende a circa 25 minuti ulteriori di cammino.
Dopo un gradevole pianoro, ecco che inizia la parte più dura: una piccola rampetta (dal fondo sempre liscio e largo), mette alla prova il nostro fiato, impegnandoci in circa dieci minuti di spinte sotto il sole. Certamente però la fatica è alleviata dal magnifico panorama circostante: il gruppo del Sella, proprio dietro di noi, sembra così vicino da poterlo toccare, mentre il Cir incombe proprio davanti a noi, con tutte le sue torri e cime.
Oltrepassato questo breve punto critico, ormai il più è fatto: il Rifugio Jimmy (m. 2222) è già ormai nel nostro campo visivo! E passeggiando pian piano, ecco che più strada facciamo, più compare anche il Sassolungo (m. 3181), che si erge al di là dei verdi prati, stagliandosi contro l’azzurro del cielo. La nostra prima tappa è ormai vicinissima e, dopo poco più di mezz’ora dalla partenza, è ormai conquistata.
Il panorama qui è davvero strepitoso: sulla terrazza del Rifugio Jimmy si potrebbe stare seduti ore a contemplare le cime dolomitiche circostanti, divise tra Val Gardena e Alta Badia, magari assaporando un buon piatto tipico ladino. I nostri bimbi possono scatenarsi sui bellissimi giochi messi a disposizione (che, in Alto Adige, nelle baite e ristori non mancano mai), come lo scivolo (con casetta in legno, stupendo), tappeto elastico, recinto di sabbia…il giusto intrattenimento per i più piccini! E, qualora desideraste invece consumare un pranzo al sacco, non c’è che l’imbarazzo della scelta: pascoli smeraldini sono a disposizione di tutti.
Ma noi per oggi non ci vogliamo fermare qui! Bensì proseguiamo verso il Rifugio Dantercepies (stazione di monte della cabinovia omonima che parte da Selva di Val Gardena), imboccando immediatamente, alle spalle del Rifugio Jimmy, il sentiero 12A in direzione Cir che, un po’ più stretto del precedente (largo abbastanza per il transito del passeggino, con le opportune dovute cautele. Noi per il giro completo suggeriamo però lo zaino portabimbo), inizia in leggera salita, ma senza mai metterci alla prova, dal momento che procede tranquillo senza alcuno strappo.
Ci troviamo proprio sotto alle pareti del Cir (m. 2592) e proseguiamo pian piano godendoci il meraviglioso panorama, col Sassolungo che via via diventa più visibile di fronte a noi, e il gruppo del Sella sempre enorme alla nostra sinistra. Dopo aver oltrepassato il bivio per la cima (con difficoltà alpinistiche), ormai il Rifugio Danterciepies sarà visibile alla fine della nostra via, inconfondibile anche per la sagoma della stazione d’arrivo degli impianti.
E dopo circa 25 minuti dalla tappa intermedia, il Rifugio Dantercepies (m. 2298) è conquistato. Da qui la vista è assolutamente stupenda e vale decisamente la pena di arrivarci! Oltre al Sassolungo e il Sella, la vista si spinge sino all’Alpe di Siusi e allo Sciliar, per arrivare quasi sino ai monti valtellinesi… Lo chalet è ormai un rinomato ristorante d’alta quota, meta ogni anno (soprattutto nella stagione invernale) di moltissimi turisti. Da qui, si potrebbe anche raggiungere, poco sotto, anche il Rifugio Panorama (m. 2130), ma poi sarebbe arduo risalire per tornare al punto di partenza.
E quindi, pian piano ritorniamo al Passo Gardena seguendo la nuovamente larghissima strada che, sempre con ampi tornanti, ci permette di perdere quota. In alcuni tratti, la via si fa un po’ più ripida ed è quindi necessario prestare un maggiormente attenzione, soprattutto per via del fondo ghiaioso (mai nulla di impegnativo, comunque).
Sempre tra paesaggi mozzafiato, ritorniamo al bivio che avevamo lasciato qualche ora prima, e ci aveva permesso di seguire la strada per il Rifugio Jimmy. Ormai la carrareccia sarà una sola, che in poco più di dieci minuti ci condurrà ove la mattina avevamo lasciato la macchina… Ma nel nostro cuore porteremo senz’altro il ricordo di una giornata bellissima, nonché di un panorama da far perdere la testa!