I monti Civetta e Pelmo sono due tra i simboli delle Dolomiti bellunesi: maestosi, impervi, croce e delizia di molti tra gli scalatori più noti degli ultimi due secoli…non si può non rimanerne affascinati! Noi, coi nostri bimbi, certamente non possiamo ambire a conquistarne le vette ma certamente abbiamo la possibilità d’ammirali da sentieri ben più alla nostra portata: oggi infatti, da Malga Fontanafredda (Passo Staulanza) raggiungeremo il Rifugio Belvedere sul Monte Fertazza, da dove potremmo godere della loro immenso splendore.
Dopo essere giunti alla sommità del Passo Staulanza (m. 1766), valico che mette in comunicazione Val Fiorentina e Val di Zoldo, scendendo verso quest’ultima, percorriamo qualche centinaio di metri sino a trovare, in prossimità del primo tornante, un bivio. Voltiamo subito verso destra lungo la stretta stradina che, addentrandosi in mezzo a pini e abeti, pian piano conduce al punto di partenza della nostra escursione, Malga Fontanafredda.
Malga Fontanafredda (m. 1768) sorge in una bella posizione all’interno di una conca dalla quale si scorge, bianco e svettante, il Civetta (m. 3218). Dopo aver parcheggiato nei pressi della struttura, subito ci incamminiamo lungo il sentiero 568 che, assolutamente pianeggiante, consente di avvicinarci molto velocemente a Forcella Pecol (m. 1786) piccola sella prativa che spiana verso la Val Fiorentina.
Lasciata Forcella Pecol alla nostra destra, ecco che il sentiero cambia leggermente pendenza, divenendo un po’ più erto. Camminiamo, comunque senza fatica, all’ombra di qualche albero, facendoci deliziare dalla gradita frescura. Man mano che proseguiamo, il Civetta diviene sempre più grande e, dietro di noi, il Pelmo (m. 3168), gigante delle Dolomiti zoldane, si mostra in tutta la sua maestosità.
Saliamo senza particolare affanno lungo l’ampia carrareccia. Alla nostra sinistra, lasciando correre il nostro sguardo, potremo intravedere la bella radura di Col dei Baldi, ove sorge l’omonimo ristoro (base di partenza per l’ascesa al Rifugio Coldai) e, proprio dietro, la bianca mole sempre del Civetta. Dinanzi a noi (ma, ahimè, parecchio più in alto) una casetta: si tratta del Ristoro La Ciasela, di recente apertura e prossima tappa della nostra escursione.
Camminando con passo lento ma non stanco, giungeremo presto ad un bivio: proseguendo verso destra, segnalato da opportuna cartellonistica, potremmo raggiungere il Rifugio Fertazza (m. 1839) da dove, con la seggiovia, saremmo in grado di arrivare al Rifugio Belvedere in men che non si dica e senza fatica alcuna. Ma a noi non piacciono le vie semplici e decidiamo che la nostra meta va conquistata! Anche se, vedendo dinanzi a noi la salita che ci aspetta, potremmo in effetti farci un pensierino…
Da questo crocicchio infatti inizia il tratto più impervio di tutta l’escursione. Dopo un gran curvone verso sinistra il tracciato infatti risale la pista da sci invernale “Gran Zuita” che, in effetti, mette a dura prova le nostre gambe, costringendoci a diverse soste per recuperare un po’ il fiato. Fortunatamente la distanza da coprire non è lunga e, dietro di noi, ecco aprirsi il panorama anche sulla Val Fiorentina e le sue cime… Ad ogni passo, la magnificenza delle Dolomiti si palesa sempre più e le pause saranno anche l’occasione giusta per scattare qualche fotografia.
Ormai siamo però in prossimità del Ristoro La Ciasela (m. 2032) dal cui balcone panoramico non possiamo non affacciarci: dal Pelmo al Becco di Mezzodì (m. 2603), dalla Croda da Lago (m. 2701) ai monti Mondeval (m. 2455) e Cernera (m. 2657)… Un anfiteatro davvero speciale, che regalerà infinite emozioni. E, prima di affrontare l’ultimo strappetto finale, perché non concedersi una merendina con una bella fetta di torta rigenerante? (E’ possibile cenare qui anche alla sera, previa prenotazione: una jeep porterà gli ospiti comodamente da Malga Fontanafredda, così da non far fatica e godersi un tramonto davvero eccezionale).
Ma è tempo di ripartire ed un altro tratto davvero erto ci aspetta ma ormai meno di dieci minuti ci separano dalla nostra meta: il Rifugio Belvedere è ormai conquistato!
Il Rifugio Belvedere (m. 2082), situato sul monte Fertazza, offre un panorama che è davvero difficile dimenticare. L’immensa parete del Civetta (m. 3218) e, sotto, il verde lago di Alleghe con, sullo sfondo, le Pale (riconoscibili i monti Focobon e Mulaz), la Marmolada (m. 3342), il Gruppo del Sella, le cime dell’Alta Badia… Un’emozione davvero senza eguali. Dalla parte opposta invece, le vette già menzionate ed ammirate dal terrazzo del Ristoro la Ciasela: qui veramente il panorama è a 360 gradi, uno dei più belli delle Dolomiti bellunesi.
E basterà salire ancora pochi metri ed arrivare a Cima Fertazza (m. 2101) per sedersi sulla panca e rilassarsi facendo il pieno “di montagna”. Per far giocare i bimbi però sarà sicuramente meglio tornare al Rifugio Belvedere dove, oltre a prati a perdita d’occhio, c’è anche un delizioso playground con altalene, scivoli, sabbiera e tappeto elastico: sicuramente uno dei più panoramici di sempre!
L’ampia terrazza invoglia a sedersi per gustare un buon piatto tipico ma, qualora desideraste stendere la tovaglietta per un bel picnic, non avrete che l’imbarazzo della scelta. Dopo un rilassante riposino (con un occhio sempre ai bimbi che si scatenano vicino) non avremo che da riprendere la via verso Malga Fontanafredda, percorrendo a ritroso la via dell’andata ammirando, grazie alle mutate condizioni di luce, un Pelmo ancora più maestoso e imponente.