Dolomiti

Al Rifugio Aquileia da Pescul: coi bambini nei boschi innevati della Val Fiorentina

Quando si soggiorna nelle località turistiche invernali sarebbe un piacere poter effettuare escursioni o passeggiate senza dover necessariamente servirsi della macchina. A Pescul, in Val Fiorentina, è possibile: oggi raggiungeremo il Rifugio Aquileia, posto in magnifica posizione con vista panoramica sul Pelmo, direttamente dal paese grazie ad una bella e comoda camminata, scoprendo un bosco fiabesco e scorci incredibili.

  • Località di partenza: Pescul, frazione di Selva di Cadore
  • Parcheggio: agli impianti di risalita per il monte Fertazza (grande, gratuito)
  • Mezzi utilizzati: ciaspole
  • Tempo medio: un’ora circa
  • Difficoltà: facile
  • Dislivello: 170 metri – Pescul m. 1415 – Rifugio Aquileia m. 1583
  • Tipologia di percorso: strada in leggera salita, non battuta

Attenzione: la passeggiata invernale non è più percorribile, dal momento che è ora è occupata da una delle piste del Centro Fondo Peronaz. Naturalmente è fattibile invece in estate, con gli stessi stupendi panorami

Val Fiorentina in inverno: un paesaggio che sembra uscito da un puzzle

Dopo aver  parcheggiato la nostra autovettura nell’ampia area di sosta dedicata alla base degli impianti di risalita, ci incamminiamo lungo la strada statale (con molta attenzione) verso le ultime case di Pescul in direzione Passo Staulanza. Non saranno nemmeno trascorsi 5 minuti che, sulla sinistra, vedremo staccarsi una piccola viettina asfaltata che, pian piano, corre tra i prati in direzione del bosco.

Ci allontaneremo presto dunque dalle abitazioni per solcare la larga via che, in estate, attraversa ampi pascoli. In inverno invece, complice il sole che sorge più tardi rispetto ad altre zone della Val Fiorentina, conserva maggiori cumuli di neve (per la gioia dei più piccini!) e regala scorci e riflessi davvero incantevoli, con l’imponente Pelmo (m. 3168) a guardarci da lontano.

Nel regno di ghiaccio della Val Fiorentina, tra neve e cristalli

Il sentiero prosegue pianeggiante (non ci imporrà mai di far fatica) e largo passando accanto ad alcuni alberi che, magnifici, sembrano appena usciti dal regno di ghiaccio. Per terra invece, la neve offre cristalli luminosissimi e decisamente attraenti per i bimbi. Dopo poco meno di una decina di minuti, una lignea panca ci inviterà al riposo: sarà una ghiotta occasione per voltandoci indietro ed ammirare lo splendido paesaggio che, in giornate di cielo sereno, arriva sino alla Marmolada.

Siamo ormai giunti al limitare del bosco: la via sembra quasi perdersi, senza darci la possibilità di continuare. In realtà, volgendo lo sguardo verso sinistra, subito noteremo che proprio da questo punto si stacca una stretta via in salita, che dovremo naturalmente seguire.

Questo tratto, lungo non più di una trentina di metri, ci consentirà di oltrepassare il Rio Cordon e trovarci dall’altra parte delle sue rive. Girando verso sinistra inizieremmo la lunghissima salita verso Forcella Ambrizzola (m. 2277) passando per le ampie radure di Mondeval (ove è stato ritrovato, nel corso degli anni ’80, il cacciatore di epoca mesolitica il cui scheletro è esposto al museo Vittorino Cazzetta di Selva di Cadore). Continuando verso destra intraprenderemo la strada giusta verso la nostra meta, il Rifugio Aquileia.

Si prosegue nel bosco e, i più arditi, potrebbero anche pensare ad un giro in motoslitta!

Nuovamente, dopo una ventina di metri, ci sentiremo quasi smarriti: dinanzi a noi appare infatti la cancellata della stazione ecologica. Ma ci viene subito in aiuto la cartellonistica: dobbiamo infatti piegare a sinistra e salire lungo la brevissima rampetta (l’unica della passeggiata) che, dopo qualche passo, ci farà scorgere il grande pianoro de Le Stroppe.

Siamo ormai vicini alla strada statale e possiamo anche udire, ogni tanto, qualche macchina transitare. In inverno il traffico è quasi inesistente, per cui nessun disturbo ci sarà arrecato. E arriveremo quindi prestissimo all’area picnic “I Palui”, assolutamente gettonatissima in estate in quanto veramente ben attrezzata: tavolini, barbecue, servizi igienici… Insomma, l’ideale per passare una giornata in compagnia, all’aperto nonché immersi in una natura davvero splendida.

DI fronte, dall’altra parte della strada statale, è aperta (anche in inverno) la Baita Flora Alpina (m. 1516), ottimo punto d’appoggio nel caso si desiderasse qualcosa di caldo, uno spuntino o addirittura un pranzo.

Il Rifugio Aquileia sorge sotto al Pelmo e ci regala una magnifica visione

Dopo aver oltrepassato Baita Flora Alpina, la nostra strada si ricongiungerà alla via secondaria asfaltata che si stacca dalla principale per raggiungere il Rifugio Aquileia. Volendo, si potrebbe proseguire  ma, certamente, camminare in mezzo al bosco e sentirne i suoi rumori e profumi è senz’altro un’altra cosa. Così, prontamente, voltiamo verso sinistra per seguire l’ampissima mulattiera che, sempre in piano, torna ad addentrarsi tra gli alberi regalando giochi di luce stupendi grazie ai raggi solari che filtrano dai rami. Dopo qualche saliscendi (molto molto abbordabile), ecco che arriverà la sorpresa, quella che ci farà esclamare di stupore “wow!”.

Pini e abeti si diradano e, di colpo, ecco apparire una magnifica radura in cui lui, il Pelmo, appare come una visione, eliminando gli altri protagonisti dal palcoscenico. Le foto non rendono giustizia alla bellezza cui ci si trova dinanzi! E, mentre noi ci lasciamo soggiogare da tanta meraviglia, i bimbi se la spassano plasmando pupazzi di neve e prendendosi a pallate: cosa c’è di più gratificante di vedere la loro gioia dopo una passeggiata?

Da qui si potrebbero raggiungere molte altre mete come, per esempio, il bellissimo Rifugio Città di Fiume (dove già siamo stati diverse volte) o il Rifugio G. Palmieri alla Croda da Lago (decisamente più impegnativa). Noi però, oggi, ci accontentiamo di questa bella camminata tra boschi e neve ristorandoci, prima di intraprendere la via del ritorno, al delizioso Rifugio Aquileia (m. 1583) dove il tempo sembra essersi fermato.

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