Trentino

Respiro degli Alberi a Lavarone, col passeggino tra opere d’arte

Camminare in mezzo al bosco spingendo il passeggino e, nel frattempo, ammirare opere d’arte… Ma è possibile? Certo! Ci troviamo infatti a Lavarone, sulla splendida Alpe Cimbra e quello che ci apprestiamo a percorrere è il Respiro degli Alberi, un bellissimo itinerario alla scoperta di sculture disseminate tra abeti e pini, con tanto di sorpresa finale. Pronti?

  • Località di partenza: Lavarone – frazione Lanzino
  • Parcheggio: alla località di partenza (molto piccolo, gratuito)
  • Mezzi utilizzati: passeggino da trekking
  • Tempo medio: un’ora circa
  • Difficoltà: facile
  • Dislivello: 100 metri – Lanzino m. 1193 – Belvedere m. 1300
  • Tipologia di percorso: larga forestale in leggera salita

Respiro degli alberi: si parte da Lanzino, frazione di Lavarone

Per raggiungere il nostro punto di partenza dovremo, arrivando da Folgaria e in prossimità di Lanzino (frazione di Lavarone), voltare verso la località Bertoldi e, subito, salire verso sinistra lungo la stradina sterrata per circa un centinaio di metri (indicazioni). Ci troveremo nel piccolo parcheggio ove inizia il nostro itinerario, il Respiro degli Alberi, contrassegnato da un grande cartello che ne illustra storia e caratteristiche.

Nato nel 2014, il percorso è un viaggio intorno agli alberi intesi come elementi di vita, interpretati nelle loro diverse componenti esistenziali e strutturali- Ogni opera è realizzata con differenti essenze legnose e desidera invitare alla riflessione, lasciando rallentare il tempo… In una società come la nostra, così frenetica e convulsa, essere qui significa abbandonare la dimensione reale per incamminarsi in una a noi più consona, slow e naturale, cercando di tornare agli albori della vita e riscoprirne il vero significato.

Respiro degli alberi: un percorso tematico tra opere di land art

Non appena iniziata la nostra visita, subito sulla sinistra potremo esplorare “Arte all’Aperto“, uno spazio pensato e voluto da Giampaolo Osele (famoso architetto trentino), dove artisti possono esporre le loro opere e dove, ogni agosto, ne vengono aggiunte nuove (anche momentaneamente). La natura, che consente di creare tali sculture, ne è anche padrona: alcune, plasmate esclusivamente con materiali locali, sono già state distrutte dal tempo, mentre altre hanno mutato le loro caretteristiche, sopraffatte dal clima… Un cambiamento continuo, che ci fa capire immediatamente quanto siamo inermi di fronte alla potenza della madre terra.

Da questa oasi  verde, cominciamo il vero e proprio Respiro degli Alberi camminando lungo la forestale dal fondo liscio, sempre immersi nel bel bosco fresco, fino ad arrivare alla prima opera: “Verso la Luce” di Alessandro Pavone (2014, legno di cedro), che rappresenta la ricerca sia dell’uomo che dell’albero del sole, protendendosi verso l’alto. Il fusto ha una linfa vitale e lo scultore l’ha liberata: la figura umana è rappresentata in tensione verticale, verso il superiore.

Gli alberi sono vita e trasmettono la vita attraverso il loro mutare

Subito dopo, su un enorme masso a guardia del sentiero, ecco l’opera di Paolo Vivian, “Memorie di un  bosco” (2014, travi di recupero). Gli alberi, mentre vivono nel loro habitat, si impregnano di ricordi, che poi rilasciano una volta abbattuti e, sotto altra forma, portati nelle nostre case. Lì, di nuovi ne assorbiranno e si faranno custodi sempiterni di memorie perse, o comunque mutate: trasmetteranno così alle generazioni future il loro sapere mutuo.

Poco dopo ci aspetta Leonardo Nava con il suo “Radici nell’anima” (2014, legno di nocciolo ed altri materiali naturali locali), nella bella radura soleggiata. Colpisce subito per il suo protendersi verso l’alto, in contrasto con le proprie radici, affondate nella terra per trovare nutrimento. Il contrasto continuo con la forza di gravità, pone un’interrogativo sulla vita: ma al suo interno l’albero custodisce forza, spiritualità ed una voce pacata che va sempre ascoltata.

Superata la località Castrodis (m. 1210), una nuova opera ci attende: Aldo Pallaro e la sua “Virtuosa Natura” (2014, legno di larice) ci sorprendono dietro ad un’ansa del sentiero: l’albero porta impresso sulla sua corteccia i segni del tempo, ma non solo… Le intemperie, le stagioni, il proprio vissuto. Ma dentro? Ecco quindi che l’artista ha voluto far parlare l’anima del larice, così schiuso ad aspettare ciò di cui si nutre: acqua, aria, calore e luce. E l’apertura, in senso lato, significa cultura, bellezza, conoscenza: qualcosa quindi cui ispirarsi.

Respiro degli Alberi: si termina con un magnifico panorama sul lago di Caldonazzo

Non vogliamo però svelarvi proprio tutto ciò che troverete… Le opere vi aspettano proprio per essere scoperte ed assaporate, gustate e ricordate. Ogni incontro con un artista è una crescita, qualcosa che resterà scolpito nel proprio cuore. Anche i bimbi più piccoli potranno stupirsi di fronte all’eclettismo di questo percorso di land-art e starà a noi genitori far comprendere il significato più profondo di ogni capolavoro.

Ma non solo museo all’aperto è il Respiro degli Alberi: se i bimbi, ad un certo punto, si mostreranno stanchi, dite loro che c’è una sorpresa finale… No, non è un parco giochi, ma una bellissima radura con tavolini per pic-nic ed una favolosa vista sulla Valsugana e il lago di Caldonazzo, per passare bei momenti tutti assieme, gustandosi il pranzo al sacco immersi in una natura che regala davvero moltissimo.

Il ritorno avverrà lungo la stessa strada dell’andata, per un nuovo tuffo nell’arte…e scoprire magari qualche piccolo particolare che all’andata ci eravamo persi..

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