Vi abbiamo raccontato spessisismo delle mille attività che si possono fare a Mallnitz e dintorni. La piccola cittadina della Carinzia è, infatti, veramente piena di esperienze ideali per le famiglie: oggi ve ne vogliamo proporre ancora una in più che, siamo certi, vi stupirà. Venite con noi nella gola Raggaschlucht e ne rimarrete entusiasti!
Per arrivare al nostro punto di partenza bisogna scendere da Mallnitz verso Obervellach e poi dirigersi verso Lienz. Dopo qualche chilometro, raggiungerete il paesino di Flattach: girate e sinistra e scendete lungo la stradina.
Proprio a ridosso del ponte, troverete un’ampia area sosta (identificate il grande pilone della corrente): lasciate quindi l’autovettura. Incamminatevi verso Raggaschlucht: vi sono diversi cartelli che indicano quale via seguire (in leggera salita): non vi sono infatti posteggi nei pressi dell’imbocco della gola.
Costo ingresso:
Per saperne di più: https://www.flattach.at/en/raggaschlucht/
Attenzione: la gola è aperta da maggio a ottobre, chiusa in inverno e in caso di meteo avverso
Una volta acquistato il ticket d’ingresso, sarete pronti per catapultarvi in questo spettacolare mondo. Inizialmente si cammina praticamente in piano accanto al torrente: nulla lascia presagire lo spettacolo che verrà dopo!
Questa prima parte è infatti molto tranquilla: le pareti del canyon non ci sovrastano e la vegetazione è ancora intorno a noi.
Ma durerà poco perché, poco più avanti, ecco il vero e proprio ingresso nella forra Raggaschlucht: una strettissima feritoia che pare introdurre nelle viscere della montagna.
Ed è veramente proprio così: si inizia a camminare su strette passerelle di legno con le scoscese pareti che lasciano giusto lo spazio del passaggio e poco altro.
Sotto di noi l’impetuoso torrente che, con il rumore di marmitte e mulinelli, nei millenni ha scavato questo spettacolo!
La via è leggermente in salita con alcuni scalini: vestitevi bene, poiche anche in estate fa abbastanza freddo. È poi molto umido: prevedete senz’altro un impermeabile e un cappellino.
Le passerelle sono lunghe circa 800 metri e il canyon è visitabile dal 1882: dal 1978 Raggaschlucht è stata dichiarata monumento naturale… E non potrebbe essere altrimenti: la sua bellezza è senza dubbio magica.
Dal momento che, come dicevamo, l’ambiente è umido, le pedane sono spesso bagnate e si corre il rischio di scivolare. Bisogna quindi stare bene attenti e indossare calzature adatte.
Piano piano, immersi in questo mondo di roccia e acqua, si copriranno i 200 metri di dislivello: capiremo che il percorso è terminato quando, sopra le nostre teste, rivedremo un po’ di sole.
Una cascata infatti segna la fine della gola: un passaggio a zig zag, ora su terra, permette d’arrivare in cima alla collinetta. Da cui poi bisogna scendere: l’itinerario infatti non permette di tornare indietro a ritroso, ma bisogna necessariamente utilizzare la forestale che riporta verso il punto di partenza.
Che sarà comunque molto piacevole: infatti gli alberi e la vegetazione tornano a fare bella mostra di sé e una fresca ombra ci permette di camminare senza patire troppo il caldo estivo.
Dopo un’oretta e mezza abbondante, rientreremo quindi al ticket office: esperienza davvero splendida, anche per i bambini!
Se cercate poi un posticino per mangiare, vi consigliamo di fermarvi alla Jausenstation Springer che si trova sulla sinistra scendendo verso la macchina. Noi ci siamo trovati molto bene e c’è anche un bel giardino dove far giocare i più piccini.