Un posto che resta scolpito negli occhi e nei cuori: i Prati di Croda Rossa, con vista impareggiabile sulle Dolomiti di Sesto, sono un eden per gli amanti della montagna e del trekking. Sicuramente è una di quelle mete che si possono definire imperdibili per chi frequenta l’Alta Pusteria e non solo. È il paradiso delle famiglie coi bambini che trovano qui, assieme anche ai loro amici a quattro zampe, prati infiniti, panorami unici, sentieri dedicati e rifugi attrezzatissimi, il tutto raggiungibile comodamente prendendo la cabinovia che parte da Moso di Sesto.
Lasciata la nostra autovettura al parcheggio degli impianti, subito prendiamo l’ovovia che da Moso ci conduce direttamente al punto di partenza della nostra escursione. Le cabine non sono molto grandi (da 6 persone) e con il passeggino da trekking ci si entra a malapena.
Dopo nemmeno 10 minuti di risalita, saremo già giunti a destinazione per iniziare la nostra gita odierna e, ad attenderci uno scenario da cartolina: siamo circondati dalla bellezza delle Dolomiti di Sesto! Dalla Croda Rossa al Monte Paterno, dalla Cima Nove alla Croda Sora, dal Colesei fino a Punta Tre Scarperi: un panorama davvero unico che non potrà che scolpirsi indelebile nel nostro cuore.
A pochi metri dalla stazione di monte troviamo tutte le indicazioni per i vari sentieri. Noi, desiderosi di trascorrere una rilassata giornata con vista pazzesca, decidiamo di provare l’itinerario circolare per famiglie (segnavia n° 19); troviamo subito un organizzatissimo parco giochi in legno con castello, altalena, teleferica, sabbiera, giochi vari… Insomma non manca niente e questo ci conferma come qui sia tutto a misura di bimbo.
Poco più distante una particolarità sempre dedicata ai più piccoli: una colonia di renne, l’unica in Italia, a cui ci si può avvicinare e vederle da vicino attraverso il recinto. Tutti i giovedì (e in alta stagione anche i lunedì) alle ore 14,30 è altresì possibile dare loro da mangiare, un’esperienza unica che permette ai bimbi di conoscere questi simpatici e docili animali.
Salutate le renne, proseguiamo per la nostra strada: il percorso inizia proprio all’arrivo degli impianti, per cui è assolutamente impossibile sbagliarsi. La prima parte è molto aperta sui prati dominati dalle maestose cime, poi man mano si addentra nella vegetazione.
Fondo battuto, ideale anche per i più piccoli e per gli amici a 4 zampe, spesso pianeggiante e a tratti anche in leggera discesa: il sentiero è sempre ampio e a tratti boschivo, molto ben segnalato e semplice. Superata la zona di pini, abeti e larici ci troveremo davanti ad un bivio dove, a sinistra, potremmo raggiungere Passo Monte Croce Comelico in circa due ore e mezza (segnavia n°18).
Tenendo la destra e proseguendo in senso orario invece, proseguiremo lungo nostro anello. Mai decisione fu più facile (per chi volesse abbandonare il sentiero 19 e proseguire facilmente per il 18 fino al Passo Monte Croce, potrà poi fare ritorno al parcheggio di partenza in autobus, con frequenza di passaggio di circa 30 minuti)!
Durante il tragitto sarà riposante trovare diversi punti relax provvisti di panchine per una sosta e, circa a metà del cammino, una grande area picnic attrezzata dove eventualmente concedersi una merenda o, perché no, consumare il proprio pranzo al sacco. Successivamente, si continua in discesa in mezzo ai prati fino al punto di partenza.
Se non ci si è organizzati con panini e varie, la zona dei Prati di Croda Rossa è sicuramente molto ben servita. Sia il Rifugio Rudihutte (m. 1914) che il Rifugio Prati di Croda Rossa (Rotwandwiesenhuette, m. 1900), che si trova a 10 minuti leggermente spostato più in basso, sono il top dell’ospitalità per famiglie e animali, con un’accoglienza senza eguali.
A inizio giugno il Rudihutte era chiuso, quindi per noi scelta obbligata sul Rifugio Croda Rossa e non ce ne siamo di certo pentiti. Abbiamo pranzato all’aperto, intervallando le portate con un giro nell’adiacente e bellissima area giochi con sabbiera, altalene, un piccolo specchio d’acqua con pesci, qualche animale: i bimbi qui non si annoiano di certo! Menu tipico altoatesino, con una menzione speciale ai ravioli di ortica.
Ampi spazi a disposizione tra i tavoli, servizio veloce soprattutto per chi viaggia con i piccoli al seguito. La chicca di questo rifugio poi è l’esclusiva vista, che da qui spazia anche fino alle Tre Cime di Lavaredo: uno spettacolo. E quindi, una volta fatto il pieno di tanta bellezza, saremo infine pronti per rientrare a Moso e iniziare a pensare ad un’altra splendida escursione nel magnifico territorio dell’Alta Pusteria!