Dolomiti

Dai prati dell’Armentara al Rifugio La Crusc: coi bambini in Alta Badia

L’Alta Badia, tra le splendide vette delle Dolomiti dell’Alto Adige, è uno dei luoghi più adatti alle famiglie coi bambini: facili itinerari (percorribili anche con passeggino) si snodano in ambienti davvero incredibili, lasciando nel cuore la voglia di tornarci. E la nostra camminata di oggi è tra questi: arriveremo infatti al Rifugio Santa Croce passando per i meravigliosi prati dell’Armentara, guardati a vista dall’imponente  Sass Dla Crusc. Seguiteci!

  • Località di partenza: Parcheggio sopra l’abitato di Furnacia, frazione di La Valle
  • Parcheggio: alla località di partenza (medio, gratuito)
  • Mezzi utilizzati: zaino portabimbo (passeggino da trekking possibile sino al Ranch da Andrè e camminando tra i prati dell’Armentara)
  • Tempo medio: due ore circa
  • Difficoltà: medio
  • Dislivello: 320 metri – parcheggio Furnacia 1720 m., Rifugio La Crusc 2045 m.; costante salita sino quasi a destinazione, dove inizia una leggera discesa

Verso i prati dell’Armentara: si parte poco sopra Furnacia, frazione di La Valle

Il nostro punto di partenza odierno è il parcheggio sopra l’abitato di Furnacia, cui si arriva giungendo dal grazioso paese di La Valle. Nei pressi della frazione Lunz bisognerà prestare attenzione alla strada che si diparte sulla destra (indicazioni) verso Furnacia, cui si perverrà tramite una stretta stradina asfaltata. Una volta arrivati al villaggio, occorrerà continuare ancora sino a guadagnare l’area sosta (la via è unica, non ci si può sbagliare), ove si posteggia e si inizia la passeggiata.

Il nostro sentiero (la facile forestale 15A) prosegue idealmente lungo la direzione dalla quale siamo giunti e, in questa sua prima parte, costeggia sulla sinistra friabili pareti rocciose (segnalate con opportuni cartelli) mentre sulla destra, superati pini e abeti, offre una splendida visuale sulla Val Badia e il Sass de Putia. Dopo aver percorso un tratto “protetto” da parapetto ligneo, non mancherà poi molto all’arrivo agli splendidi prati dell’Armentara, di cui scorgiamo prontamente un primo maso.

Prima di arrivare ai prati dell’Armentara, non bisogna farsi mancare una sosta al Ranch da Andrè

Arrivati al fienile, dinanzi a noi possiamo iniziare ad immaginare la splendida meraviglia che presto vedremo, ma potremmo anche optare per salire subito al Ranch da Andrè (m. 1855), indicato proprio qui da un crocicchio. Vale sicuramente la pena guadagnare il grazioso ristoro ove si può fare la conoscenza anche di mucche, cavalli, caprette… I bimbi apprezzeranno moltissimo questa pausa bucolica! E, naturalmente, il Ranch può essere anche una meta qualora desideraste un percorso molto soft (sin qui si arriva anche in passeggino: non fatevi spaventare dalla dura erta finale, è davvero breve!), da integrare magari con una giornata negli splendidi prati dell’Armentara.

E proprio ai prati dell’Armentara siamo finalmente giunti: una distesa verde meravigliosa aspetta solo di essere percorsa e ammirata, con il magnifico Sasso di Santa Croce che, incombente, ci guarda dall’alto dei suoi 2854 metri. Si rasenta davvero la perfezione: pascoli sterminati perfettamente tagliati regalano riflessi smeraldini, interrotti qua e là da qualche fienile, mentre l’azzurro del cielo confeziona un’immagine davvero mozzafiato che ci si porterà nel cuore.

Prati dell’Armentara, la perfezione verde dell’Alta Badia, anche in passeggino

Ai bimbi non parrà vero poter correre tutt’intorno, lungo il sentiero ma non solo: la pendenza è molto modesta e tranquillamente percorribile anche con passeggino. Dopo aver camminato senza alcuna fatica immersi in questo bucolico panorama, ecco che si giungerà ad un bivio: se voltassimo verso sinistra, arriveremmo in un’oretta a Spescia (m. 1528), altra frazione di La Valle.

Noi invece proseguiamo dritto verso la nostra meta, il Rifugio Santa Croce. Da qui in poi (qualora non voleste fermarvi e quindi desideraste guadagnare il ristoro) sconsigliamo l’uso del passeggino, in quanto, alla fine della salita, la forestale si tramuterà in sentiero tradizionale, non adatto quindi alle ruote, seppur grandi da trekking.

Come anticipavamo, inizia l’ascesa: si abbandonano i paradisiaci prati dell’Armentara per ritrovare un rado bosco dal quale non mancherà la visuale sul tragitto appena solcato. La pendenza inizia a cambiare: sinora abbiamo superato circa 200 metri di dislivello ma, sicuramente, non ce ne saremo nemmeno accorti, rapiti dalla bellezza del luogo.

Verso il Rifugio La Crusc: una passeggiata semplice, adatta anche alle famiglie

Ne mancano altri 100 circa e ci troviamo oltre metà strada; la salita, pian piano, ci aiuta a guadagnare la cima del Col di Tramesc dalla cui sommità (indicata come “punto panoramico”) si gode di un paesaggio davvero incredibile sulle cime dell’Alta Badia e non solo! Da qui, come preannunciato, la forestale termina e ha inizio la mulattiera (la numerazione varia da 15A a 15, congiungendosi con quest’ultima in arrivo sempre dalla già citata Spescia) che, in leggera discesa, ci consentirà di camminare lungo un percorso più “accidentato” di quello sinora visto.

In fondo già si vedrà la guglia della chiesetta di Santa Croce: non manca molto!
E infatti, in poco più di un quarto d’ora, ecco che la nostra meta sarà finalmente raggiunta: il Rifugio La Crusc (m. 2045) si mostra a noi in tutta la sua bellezza.

Siamo in uno dei luoghi più belli dell’Alta Badia, uno dei più poetici e leggendari: si narra infatti che la chiesetta sia stata edificata dal conte Volkhold di ritorno dalla Terrasanta, desideroso di ritirarsi in preghiera tra le montagne durante i suoi ultimi anni di vita, su quello che un tempo era stato un luogo di culto pagano.

Realtà o meno, si sa invece che fu consacrata il 18 maggio 1484 ad opera del vescovo Konrad di Bressanone e divenne nei secoli un punto di riferimento per molti pellegrini. Sconsacrata poi nel XVII secolo e utilizzata quindi come stalla, fu nuovamente aperta al pubblico e, nel 1839, fu portata in pompa magna l’effigie di Cristo. Dopo una ristrutturazione negli anni ’80, qui tutt’oggi si celebrano le Messe, molto frequentate anche per la magnificenza e spettacolarità del luogo.

Il Rifugio La Crusc sorge ai piedi del Sass Dla Crusc accanto alla sua chiesetta

E proprio accanto alla chiesetta sorge il rifugio, edificato nel 1718 come casa del sagrestano e utilizzato anche per accogliere e rifocillare i numerosi credenti che sin qui arrivavano. Splendidi sono gli interni, dotati di 3 stube e il corridoio principale, tutto in pietra così come la scalinata d’accesso ai piani superiori.

Naturalmente qui si può mangiare (e anche molto bene) accomodati ai graziosi tavoli esterni oppure scegliere di sedersi in uno dei bei prati circostanti e godersi un casereccio picnic. Il Sass dla Crusc proprio sopra di noi conferisce un fascino senza tempo e si potrebbe perdere ore ad ammirarlo… Ore che i nostri bimbi potranno impiegare giocando o guardando gli animali che stazionano nel fienile di fronte al ristoro.

Da qui si dipartono molti sentieri, anche per famiglie: uno fra tutti e quello che conduce alla Grotta della Neve, per ammirare una bella galleria scavata nel ghiaccio! Oppure si può pensare di scendere ai rifugi Nagler e Lee dove, nel corso dell’estate 2017, è stato anche aperto il Summer Park La Crusc, splendido sentiero ideale per i più piccini con anche giochi d’acqua.

E, dopo aver indugiato soggiogati dallo splendido panorama, sarà ora di rientrare. Magari, sulla via del ritorno, qualora non vi foste fermati all’andata, potrebbe essere ideale una merenda al Ranch de Andrè, prima di guadagnare nuovamente il parcheggio e la quindi propria sistemazione vacanziera.

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