La Val di Fassa offre paesaggi davvero meravigliosi, stretta tra le sue magnifiche montagne: il Catinaccio, la Marmolada, il Gruppo del Sella, il Sassolungo, il Sassopiatto… Oggi, col nostro passeggino, scopriremo un facile itinerario che ci farà ammirare queste stupende vette: da Passo Sella raggiungeremo il Rifugio Friedrich August, passando per il Rifugio Valentini e il Rifugio Salei, ove i nostri bimbi potranno divertirsi a più non posso!
Dopo aver lasciato la nostra autovettura all’ampio parcheggio a pagamento ai 2180 metri del Rifugio Passo Sella, situato poco oltre la sommità del valico verso la Val Gardena (che, seppur grande, nei giorni centrali di agosto fatica quasi ad accogliere le moltissime macchine presenti) subito risaliamo la strada per poche decine di metri sino ad incontrare l’indicazione che, facilmente, ci fa deviare lungo la stradina asfaltata in direzione Rifugio Valentini.
La via verso il Rifugio Valentini (m. 2213) è molto breve ma da subito si potrà comprendere in che specie di paradiso siamo capitati. Il Gruppo del Sella, dietro di noi, ci stupisce con la sua imponenza e le guglie del Sassolungo e del Sassopiatto ci ammaliano con la loro perfezione (e, tra due di esse, possiamo riconoscere anche il panoramico Rifugio Demetz, raggiungibile con la caratteristica cabinovia color panna) mentre la Marmolada, col suo ghiacciaio, inizia a salutarci.
Il larghissimo e bianco sentiero dinanzi a noi ci mostra parte dell’escursione odierna. Dal Rifugio Valentini infatti possiamo già vedere il Rifugio Salei, nostra tappa intermedia, e la Forcella Rodella. La meta, il Rifugio Friedrich August è, per il momento, ancora nascosto, mentre in primo piano non possiamo non notare il Col Rodella (m. 2395), stazione di monte dell’omonima funivia e punto panoramico davvero superlativo.
Molto facilmente e assolutamente in piano, in poco meno di un quarto d’ora già saremo in prossimità del Rifugio Salei (m. 2225). I bambini rimarranno davvero estasiati di fronte a così tanti bei giochi. Scivoli lunghissimi, macchinine, tappeti elastici, gonfiabili… Insomma, una volta arrivati qui mettete in conto che i più piccoli non vorranno più andarsene!
E, come per incanto, proprio dietro al Rifugio Salei ecco comparire anche un pittoresco minuscolo laghetto con tanti pesci. L’attenzione dei bimbi sarà naturalmente catalizzata, complici anche le altalene sapientemente poste proprio sulle sponde. La bella costruzione in legno con alle spalle l’imponente Gruppo del Sella completerà lo stupendo quadro: come non scattare decine di fotografie?
Ma è già ora di proseguire: la salita, in questo primo tratto poco erta, ha quindi inizio e ci conduce sino ad arrivare allo Chalet Margherita (m. 2250), splendidamente ubicato in posizione davvero unica per ammirare la bellezza delle vette circostanti. Dopo una sosta rigeneratrice però, ecco che dobbiamo affrontare il pezzo più duro di tutta la nostra escursione odierna: l’ascesa alla Forcella Rodella.
Chi spinge il passeggino qui farà certamente parecchia fatica (fortunatamente la distanza da coprire è relativamente breve). La larga strada sterrata è stata anche dotata di due guide in cemento per consentire di non scivolare (soprattutto in discesa), ma la soluzione ideale, a parer mio, è di camminare sull’erba, a lato quindi del sentiero. Si eviteranno i sassi sdrucciolevoli e le scarpe eserciteranno un grip migliore sul terreno.
Dopo opportune soste per recuperare il fiato non passerà molto tempo che ormai Forcella Rodella (m. 2318) sarà conquistata: ormai il peggio è alle spalle, d’ora in poi solo piano o discesa! I più temerari potrebbero tentare l’ascesa al Col Rodella (stazione di monte dell’omonima funivia) ma, col passeggino, è davvero un’impresa ardua vista la notevole pendenza.
Qualora invece ne siate sprovvisti ne vale la pena, dal momento che il panorama da lassù è assolutamente impagabile: la Marmolada, il Gruppo del Sella, il Catinaccio, i Denti di Terrarossa nonché Sassolungo e Sassopiatto… Una meraviglia! Nelle giornate terse poi, lo spettacolo non ha paragoni: lo sguardo può spaziare in lungo e in largo, e si nota addirittura il rosso tetto del Rifugio Alpe di Tires al limitare dell’Altopiano dello Sciliar.
Noi però proseguiamo dritto: ormai la nostra meta è lontana meno di cinque minuti! Ci troviamo ora sul Friedrich August Weg (sentiero Federico Augusto) che conduce, lungo un facile itinerario sempre in quota e transitando per il Rifugio Sandro Pertini, sino al Rifugio Sassopiatto (escursione già a noi nota), porta d’accesso per l’Alpe di Siusi e i suoi splendidi itinerari e paesaggi.
E dopo una leggera discesa eccoci finalmente giunti al Rifugio Friedrich August (m. 2298) con il suo enorme yak a custodia: che vista da qui! Il nostro sguardo può spaziare verso il limitare meridionale della Val di Fassa sino alla congiunzione con la Val di Fiemme, chiusa dai Lagorai, mentre dinanzi a noi il Catinaccio, con i Denti di Terrarossa a sigillare l’orizzonte. Incombe su di noi invece il Sassopiatto, che però da questa angolazione non mostra la sua classica forma tagliata che tanto lo ha reso famoso.
Ovviamente intorno non mancano gli spazi per un bel picnic qualora non desideraste fermarvi in uno dei moltissimi rifugi presenti. Qui al Rifugio Friedrich August è possibile ammirare anche molti animali, per la gioia dei più piccini: oltre agli yak (veri!), anche molte gabbie con conigli, galline e rare specie di uccelli da cortile.
Il ritorno verso Passo Sella avverrà per lo stesso sentiero dell’andata. Una giornata quassù è davvero ciò che ci vuole per ristorare corpo e spirito: i bambini potranno trovare molti giochi e mamma e papà godersi panorami così belli che resteranno sempre scolpiti nei loro cuori.