L‘Alta Val Passiria s’incunea tra strette montagne salendo da Moso verso il Passo del Rombo. Le alte cime sembarno lasciare poco spazio a facili sentieri adatti anche alle famiglie con i bambini, con arrivo in bucoliche malghe dai verdissimi prati. E invece… Errore! Perché vi sono invece miriadi di semplici itinerari, fruibili davvero da chiunque e con mete dai panorami mozzafiato. La Val Passiria è infatti uno di quei territori che regala inaspettate e magnifiche sorprese. Non ci credete? Allora seguiteci!
Salendo da Moso in Passiria verso il Passo del Rombo e oltrepassata Corvara, dopo le brevi gallerie, sulla sinistra, dovremo stare attenti al comparire del parcheggio di Obere Gostalm. Il segnale che ci troviamo nell’area sosta giusta, sarà dato dal cartello indicante la meta: con una scritta a caratteri cubitali, impossibile sbagliarsi!
Dopo aver quindi posteggiato, attraversiamo la carreggiata e portiamoci alla partenza della forestale che, asfaltata in questi primi metri, inizia subito ben decisa sino alla curva che regala uno strepitoso paesaggio verso il paesino di Corvara, una delle frazioni di Moso.
La via procede dunque in mezzo al bosco, alzandosi di quota grazie a svariati tornanti. I colori dorati autunnali conferiscono certamente un fascino incredibile al paesaggio! Ma certamente anche splendido deve essere salire in estate, con i prati verdeggianti a riflettere la luce del sole. Fortunatamente, durante i tratti più impegnativi, si è all’ombra fresca di pini e abeti!
Il nostro itinerario, contrassegnato col numero 29B, è il medesimo di chi vuole ascendere al Rifugio Monteneve Schneeberghutte (m. 2355) e all’area mineraria. Nei secoli scorsi infatti, gli alti alpeggi tra Val Passiria e Val Ridanna (Racines) furono intensamente sfruttate per l’attività estrattiva e numerose sono le testimonianze, soprattutto in Val Ridanna e Masseria.
Mano a mano che prendiamo quota, possiamo notare le montagne circostanti ergersi sempre più: da dietro il Wildseespitz (m. 2580) iniziano a spuntare le innevate cime del Gruppo di Tessa, che fanno parte del più grande omonimo parco naturale dell’Alto Adige. Si nota molto bene la strada che sale verso il Passo del Rombo e la Timmelstal mentre, più laterale, la Seebertal con Oberglanegg Alm e il Seeber See.
Ad un certo punto, ad una curva, ecco un grande ripetitore: è il segno che siamo ormai ben oltre metà strada e il più della fatica è fatta. Sì perché anche se ci troviamo su di una forestale tranquilla, la pendenza in certi tratti si fa ben sentire! Ma niente panico: poco dopo infatti, gli alberi si diradano, lasciando lo spazio ad aperti prati e pascoli.
E il panorama diviene maestoso: l’Alpe di Monteneve si staglia in fondo al nostro orizzonte molto brulla, mentre tutt’intorno è di un verde smeraldino. Dietro di noi, l’ampia valle che sale verso il Passo del Rombo si fa sempre più maestosa, con le mille sfumature dei colori autunnali.
Dopo un’ultima curva, ecco che inizia ad intravedersi spuntare una bandiera: Obere Gostalm (m. 1990) è quasi conquistata!
Ci vole ancora un piccolo sforzo: ci passiamo infatti sotto prima di poter definitivamente cantare vittoria. Ma non più di dieci minuti ci separano dalla meta: ce l’abbiamo fatta.
E un bel po’ di fatica è certamente da mettere in conto (le indicazioni al punto di partenza – 45 minuti – sono assai ottimistiche con i bambini), ma ne varrà senz’altro la pena. Vi dicevamo che questa è un po’ la Val Passiria che non ti aspetti ed è proprio così: pensavate, all’inizio, che avreste trovato una malga così graziosa in un contesto così ampio e arioso?
È il bello di questo territorio: alternare paesaggio sempre diversi, stupire con le sue baite nascoste, deliziarci con panorami inattesi. E, ovviamente, come in tutti i ristori che abbiamo visitato qui, a Obere Gostalm non manca certamente il parco giochi. Mentre mamma e papà si godono il meritato riposo, i piccini potranno svagarsi nella piccola ma graziosa area ludica.
I più arditi poi potranno cimentarsi nell’ascesa al Rifugio Monteneve (vi avevamo anticipato infatti che la via sale proprio di qui) mettendo in conto almeno un’altra oretta abbondante di cammino. Certamente la prossima volta, ma per ora decidiamo di riposarci e gustare un ottimo piatto tipico e un buon succo di mela autoctono.
E quindi, dopo aver fatto il pieno di cotanta bellezza, saremo pronti per rientrare a valle: certamente si farà molto più in fretta dell’andata, visto che sarà tutto in decisa discesa.
Noi, durante i nostri soggiorni in Val Passiria, abbiamo sempre scelto il piccolo paesino di Plan, frazione di Moso, situato nella Pfelderertal. Si tratta di un villaggio davvero spettacolare, cui si accede senza autovettura: è necessario infatti lasciarla nell’ampio e comodo parcheggio al suo limitare meridionale (naturalmente, l’accesso agli ospiti degli hotel è consentito). Plan e Moso fanno parte delle Alpine Pearls, un gruppo di 23 località alpine particolarmente attente all’ambiente, alla mobilità sostenibile e al vivere green: una filosofia che qui si potrà cogliere appieno!
Ci siamo trovati benissimo quindi al Pfeldererhof, magnifico e panoramico hotel dotato di centro benessere, piscine, miniclub e ristorante davvero ottimo. Ideale per chi cerca il comfort unito ad un ambiente montano molto affascinante. Il connubio perfetto tra modernità e tradizione!
Chi invece desiderasse qualcosa di più informale, potrà godere della bellezza e autenticità di un maso al Thomashof, proprio di fronte alla chiesetta. Una colazione deliziosa unita a camere davvero accoglienti e ampie, rendono il soggiorno molto caratteristico e, per gli amanti del relax, dopo una bella escursione (estiva o invernale) una sauna aspetta tutti!