La Val Gardena e l’Alpe di Siusi… Due posti magnifici con panorami da togliere il fiato e montagne maestose a far da cornice: chi non vorrebbe trovarsi qui? E oggi, coi nostri bimbi, vi accompagniamo tra questi splendidi paesaggi sino a Baita Saltner Schwaige partendo dal Monte Pana, presso Santa Cristina, godendo di visioni magnifiche sul Sassolungo, Sassopiatto e Sciliar.
- Località di partenza: Monte Pana (all’arrivo degli impianti di risalita)
- Parcheggio: seggiovia Monte Pana (gratuito per chi usufruisce degli impianti)
- Mezzi utilizzati: zaino portabimbo (passeggino da trekking possibile con fatica, per salite sia all’andata che al ritorno)
- Tempo medio: due ore circa
- Difficoltà: medio
- Dislivello: 90 metri – Monte Pana m. 1645 – Saltner Schwaige m. 1728
- Tipologia di percorso: costante salita sino alla selletta ove sorge il bivio per il Rifugio Zallinger, punta massima dell’escursione (m. 1818), poi discesa sino a Saltner Schwaige
Dopo aver lasciato la nostra autovettura al parcheggio della seggiovia “Monte Pana” (raggiungibile con perfette indicazioni stradali) di Santa Cristina, subito prendiamo il nostro impianto che, molto velocemente (e panoramicamente) ci conduce al 1645 metri della cima, ove è anche possibile arrivare tramite una ripida carrozzabile; le possibilità di sosta non mancheranno qualora optiate per questa ipotesi, ma è (ovviamente) tutto a pagamento: per via anche del traffico in alta stagione, abbiamo preferito l’idea di iniziare la nostra gita direttamente “dal basso”.
Da qui, si prende subito il sentiero 30 che, in dolce pendenza, ci conduce nel bel bosco: qua e là spunta la vetta del Sassolungo (m. 3181) dalle nuvole e il verde dei prati diventa sempre più splendente; dietro di noi, in lontananza, le Odle e la lussureggiante Alpe Seceda, che sarà il nostro orizzonte al ritorno.
Superata qualche salita e successiva discesa, alcune più faticose e altre meno (senza mai eccedere), e la possibilità anche di fare una velocissima deviazione di 5 minuti ad un delizioso laghetto, ecco che si incontrerà un importante bivio: potremmo decidere di ascendere sino al Rifugio Demetz (m. 2685), passando per il Rifugio Vicenza (m. 2253) tramite il sentiero Santner Weg avendo certamente modo di vedere panorami eccezionali; ma, per oggi,vogliamo concederci un’escursione ad altitudini più basse e decisamente meno impegnativa.
Dopo neanche una decina di minuti, a lato della nostra larga mulattiera dal fondo liscio (adatto anche ai passeggini, se non temete un po’ di fatica durante le salite), ci accorgeremo di stare per abbandonare la Val Gardena a favore della verdissima Alpe di Siusi; un grazioso cartellone in legno indica il confine tra le due località e, proprio poco oltre, sarà anche terminata la nostra salita, dal momento che saremo arrivati al punto più alto del nostro percorso, a 1818 metri.
E proprio qui sulla vetta della collina, un crocicchio decisivo: a sinistra sale infatti la via verso il Rifugio Zallinger, con splendida vista sul Sassopiatto (m. 2958), che si mostra in tutta la sua possenza, mentre scendendo a destra continuiamo lungo il largo sentiero 30 per arrivare alla nostra meta.
La strada prosegue immediatamente aprendosi verso i pascoli e non sarà certo raro trovarsi faccia a faccia con qualche mucca intenta a riposarsi proprio in mezzo al passaggio… All’orizzonte comincia a fare capolino lo Sciliar (m. 2444), con la sua piattissima mole e le due inconfondibili guglie, Punta Santner ed Euringer; la passeggiata è molto agevole, tranquilla e rilassante, potendo contare sul defaticante declivio e sul panorama offerto da Sassolungo e Sassopiatto alla nostra sinistra: dopo una quarantina di minuti circa, si perverrà all’attraversamento di un delizioso rivolo, segno che ormai siamo in dirittura d’arrivo.
Ed ecco, da lontano, l’inconfondibile sagoma di una casetta!
Siamo finalmente giunti a Baita Saltner Schwaige (m. 1740), deliziosamente ubicata tra i verdissimi prati dell’Alpe di Siusi, in località Saltria (il rifugio omonimo poco oltre, è raggiungibile da Compatsch anche con mezzi pubblici – tutto il giorno – oppure in auto prima delle 9 e dopo le 17 solo per i soggiornanti, previa autorizzazione al “casello” si San Valentino): come resistere a sedersi ad uno degli stupendi tavolini il legno e gustare un prelibato piatto tipico?
Qui il panorama è fiabesco, e i nostri bambini non avranno difficoltà a divertirsi: pascoli a perdita d’occhio, altalene, scivoli e perfino un tappeto elastico… Potremo lasciarli giocare, od anche ammirare alcuni degli animali che qui vengono allevati (come caprette, maiali e le “sempreverdi” mucche) mentre riposeremo tranquilli al sole, per riprenderci dopo la “faticaccia”, e in attesa di riprendere la via del ritorno.
Da qui le possibilità escursionistiche sono davvero moltissime: l’Alpe infatti offre diversi sentieri agli amanti del trekking, con la caratteristica di essere fruibili praticamente da tutti; ecco che da Baita Saltner Schwaige potremo arrivare al già citato Rifugio Zallinger tramite una via direttissima (ma anche in seggiovia, per i più pigri), oppure raggiungere l’Almenrosenhutte (m. 2004), da cui proseguire per il Rifugio Molignon (m. 2054) e ritorno (un giro lungo, ma certamente appagante sotto ogni punto di vista), o anche puntare direttamente a Compatsch, fermandosi magari ove si riterrà di aver esaurito le energie, come a Rauchhutte o a Baita Sanon (con piccola deviazione).
Noi però, coi nostri bimbi, ci accontentiamo di ciò che siamo riusciti a fare e, dopo una bella sosta, potremo imboccare la via di casa: il tragitto porterà via il medesimo tempo, dal momento che ora si dovrà affrontare nuovamente una salita sino alla quota di 1818m, e successivamente la discesa sino a Monte Pana (dove, se avrete ancora energie, non potrete esimervi dall’affrontare Panaraida, il bellissimo percorso tematico per bambini con tante installazioni da scoprire).