Toscana

Alpi Apuane coi bambini: da Stazzema al Monte Forato

Abbiamo praticamente sempre parlato delle nostre belle montagne del Trentino Alto Adige, Veneto e Tirolo, con qualche puntatina in Lombardia. Ma in Italia abbiamo molte altre vette che vale la pena vedere, altri sentieri da provare e raccontare: oggi papà Alessandro e mamma Roberta ci accompagnano alla scoperta delle Alpi Apuane, in Toscana, attraverso una graziosa passeggiata che, dalla Stazzema, in provincia di Lucca, conduce sino al Monte Forato. Seguiamoli!

  • Località di partenza: Stazzema – strada che conduce a Casa Giorgini
  • Parcheggio: a bordo strada nei pressi della mulattiera contrassegnata bene dalle indicazioni del CAI
  • Mezzi utilizzati: zaino portabimbo (passeggino non possibile)
  • Tempo medio: 5 ore (andata 3 ore e mezza, al ritorno per la “direttissima” 1 ora e mezza)
  • Difficoltà: medio – difficile
  • Dislivello: 670 metri –  Stazzema m. 535 – Cima Nord monte Foratom. 1210
  • Tipologia di percorso: mulattiere pietrose e sentieri

Verso il Monte Forato: si parte dal paesino di Stazzema, transitando da Casa Giorgini

Una volta parcheggiata la macchina a bordo strada in prossimità dell’imbocco del sentiero 5-6, si procede per circa 200 metri fino ad arrivare al bivio dove dobbiamo mantenere la sinistra, scegliendo così il segnavia 6. Dopo aver percorso circa 700 metri, ci troveremo a ridosso di Casa Giorgini, un ottimo punto ristoro con personale molto cordiale.

Proseguendo sempre sullo stesso sentiero, incontreremo dopo poco più di un chilometro la Fonte di Moscoso, dove è possibile idratarsi e riempire la borraccia con dell’ottima acqua fresca. Fino a qui, abbiamo camminato in direzione media nord-est ascendendo di circa 300 metri, per un tempo di un’oretta scarsa.

Si parte! Inizia il sentiero verso il Monte Forato
il bosco ci tiene subito compagnia

Dalla Foce di Petrosciana al Monte Forato: si chiama così per un largo foro da cui si ammira il panorama

Dalla fonte in poi, procediamo verso nord fino alla Foce di Petrosciana, ove imboccheremo il sentiero 131. Lo percorriamo per circa 800 metri, imbattendoci in una bellissima casa in pietra, denominata “Casa del Monte“. Da questo punto inconfondibile, cambio netto di direzione e ci portiamo verso ovest col segnavia 12, cui segue un ultimo tratto di salita fino al raggiungimento del Passo dell’Arco.

Qui si può ammirare la bellezza naturale di questa montagna che, con il suo foro naturale nella roccia delle dimensioni di 20 x 36 metri, offre una suggestiva vista di tutta la vallata che arriva fino al mare… A poche decine di metri sulla destra del buco, si raggiunge la Cima Nord dove possiamo firmare il libro di vetta posto ai piedi della croce.

Salendo, si incontrano posticini bucolici
Anche tanti animali lungo l’itinerario

Per il ritorno, si può anche imboccare la “direttissima”

Per l’itinerario di ritorno si può ripercorrere lo stesso identico dell’andata oppure accorciare con la “direttissima” n. 110, mulattiera che scende dritto fino alla Foce di Petrosciana, che però sconsiglio come andata in quanto in salita è molto impegnativa. Qualora decidessimo di avventurarci quindi, una volta giunti alla foce percorreremo a ritroso la stessa via dell’andata.

Tutto l’itinerario è ben contrassegnato e i sentieri sono marcati, testimonianza della continua affluenza di persone che ci camminano sopra. Sin dall’inizio siamo circondati da castagni e faggi che riparano la via per quasi tutto il tragitto, offrendo una gradevole frescura. Si riescono ad apprezzare, in molti punti panoramici, le bellissime vette tutt’intorno e le altrettanto splendide vallate.

Il panorama è davvero sorprendente
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