Moena, la fata delle Dolomiti, è senza dubbio una delle cittadine più conosciute e sì, anche più graziose di tutta la montagna trentina. Si trova all’inizio della Val di Fassa, proprio al confine con la Val di Fiemme (e un tempo vi apparteneva: il confine infatti era poco più avanti, lungo il torrente che scende da Passo Costalunga. Ed è ancora oggi uno degli 11 comuni della Magnifica Comunità di Fiemme). Le soluzioni di soggiorno sono veramente moltissime e una gran parte degli hotel di Moena la trovate sul sito Ecobnb, il portale che raccoglie tutte le strutture ecosostenibili e eco-friendly... Quindi strizzando un occhio anche al green, cosa cui è attentissima!
Si trova a circa 1200 metri sul livello del mare e conta poco meno di 3000 abitanti. Ovviamente durante le stagioni invernali ed estive questo numero decuplica praticamente e Moena diventa un brulicare di vita, con vie piene di negozi, manifestazioni e attività (covid permettendo)… Insomma: il centro nevralgico di tutta la Val di Fassa e uno dei suoi paesi più vivaci e belli.
Ma insomma: cosa si può fare se si sceglie Moena come destinazione per le vacanze? Ecco i nostri consigli!
Indice:
Il panorama che Moena offre è sempre magico e speciale. Come dicevamo, è contornata da alcune delle più belle montagne di tutte le Dolomiti. Ma anche ammirarla dall’alto non è male… Anzi, si avrà la possibilità di godere di un colpo d’occhio davvero superlativo che si estende su gran parte della Val di Fassa.
E quindi saliamo (in macchina) sino a Malga Panna, ove parcheggiamo. La facile strada asfaltata continua (ma è chiusa al traffico tra le 10 e le 12 e dalle 15 alle 18) e, in poco più di mezz’oretta, già giungeremo a destinazione: Malga Peniola infatti ci accoglierà, accanto alla pittoresca chiesetta che conferisce un tocco ancor più magico.
Un tempo la carrozzabile era tutta nel bosco e si sbucava proprio in prossimità del ristoro. La terribile tempesta Vaia del 2018 ha praticamente raso al suolo la foresta e divelto gran parte degli alberi. A causa di questo disastro naturale, ora Moena e il colpo d’occhio sulla Val di Fassa sono diventati ampiamente visibili.
A Malga Peniola si mangia davvero molto bene e grandissimi spazi verdi sono a disposizione, compreso un grazioso parco giochi. E si potrà fare la conoscenza di tanti animali: galline, asinelli, cavalli… Una meta deliziosa per una gioiosa giornata in famiglia!
Per saperne di più: Malga Peniola: facile e deliziosa facile passeggiate sopra Moena
Moena è una delle perle delle Alpi: non a caso fa parte anche del consorzio Alpine Pearls, che raccoglie le più belle località che sono anche attente al green e alla mobilità sostenibile. Oggi vediamo verde, stupende e curate costruzioni… Ma qui, poco più di un secolo fa, la situazione era molto diversa.
Moena faceva parte dell’Impero Austro-Ungarico ed era proprio al confine con il Regno d’Italia. Al di là del Passo San Pellegrino infatti c’era (e c’è tuttora) Falcade, già in Veneto e abitata da cittadini di lingua italiana.
Su queste splendide montagne si combattè molto aspramente: persone che spesso falciavano i campi confinanti, si ritrovarono contrapposti su due fronti diversi. Amici oppure anche parenti: come oggi sappiamo, fu un conflitto sanguinoso e terribile.
Oggi possiamo ricordare tutto questo attraverso la mostra la Gran Vera, allestita presso il palazzo del grande parcheggio Navalge. Qui troviamo reperti, narrazioni, oggetti: un invito a conoscere la storia e a far sì che non si ripeta mai più.
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Prezzi e orari:
Se da Moena saliamo verso l’appena nominato Passo San Pellegrino, dopo circa 3 chilometri ci imbatteremo negli impianti Lusia. Non resta che prenderli per farci catapultare in un mondo verdissimo, fatto di passeggiate, belle malghe ove mangiare e stupendi panorami da ammirare.
Possiamo decidere di fermarci alla prima stazione (Valbona) o proseguire sino in cima (Le Cune). In entrambi i casi si avranno a disposizione diversi stupendi trekking tutte da godere e tanta bellezza da contemplare.
Da Le Cune (m. 2202):
Un delizioso itinerario tematico che racconta gli animali del bosco, ideale per le famiglie con i bambini. Si può percorrere in passeggino, è tutto in discesa e si rientra a Valbona, pronti per prendere gli impianti per la discesa
Per saperne di più: Il Sentiero degli animali sull’Alpe Lusia: col passeggino tra gli abitanti del bosco
Si procede facilmente (e idealmente) verso le Pale di San Martino. Grazie ad un’ampia forestale (pista da sci in inverno) si giunge in meno di 20 minuti al delizioso Rifugio Passo Lusia, crocevia di innumerevoli altre passeggiate
Per saperne di più: Alpe Lusia, splendida facile escursione col passeggino
Una volta arrivati al Rifugio passo Lusia, proseguiamo in discesa sino alla località La Morea, dove arrivano anche gli impianti Castelir (in salita da Bellamonte).
Da qui si prosegue sino alla pittoresca Malga Bocche, punto panoramico privilegiato sulla maestosa catena delle Pale di San Martino. La passeggiata da Le Cune è piuttosto lunga: mettete in conto almeno 3 ore per parte (evitando il passeggino, pur possibile, proprio per le lunghe tempistiche)
Per saperne di più: Malga Bocche col passeggino, nel Parco Paneveggio coi bambini
Sempre dal Rifugio Passo Lusia, invece che proseguire verso il versante fiemmazzo della valle, ritorniamo verso Valbona. Dopo circa quaranta minuti giungemo al Rifugio La Rezila, un bucolico ristoro immerso nel fresco bosco… Dove si mangia divinamente! E poi si chiuderà l’anello rientrando (sempre su forestale) a Valbona. Anche con il passeggino!
Per saperne di più: Alpe Lusia, splendida facile escursione col passeggino
Da Valbona (m. 1815):
Si può raggiungere anche direttamente da Valbona ma, naturalmente, dovremo affrontare una salita anziché solo una discesa. Ma non importa: vedrete che questo ristoro vi conquisterà!
Da Valbona ci vogliono solo 10 minuti per raggiungerla. Si vede infatti anche appena si scende dagli impianti! Ma ne vale la pena: tanti bei giochi per i bambini e anche animali da conoscere
E a Valbona non perdetevi lo stupendo parco giochi! Ma tenetelo per DOPO un’escursione, altrimenti se lo mostrerete PRIMA ai vostri bimbi, abbandonate l’idea di camminare: non li porterete più via.
È ovvio che non si possa tralasciare l’aspetto culinario quando si va in vacanza. E una pizza accontenta tutti i membri delle famiglie: dai più piccoli ai più grandi. Quando poi se ne può mangiare anche una molto buona, allora il gioco è fatto!
Proprio in centro a Moena, lungo l’Avisio e proprio in corrispondenza del ponte di Piaz de Ramon, troviamo il ristorante pizzeria Stella. Noi ci andiamo da tanti anni e lo abbiamo scoperto per caso proprio passeggiando una sera in cerca di un posto dove cenare.
Offre anche tavoli all’aperto (che è bene prenotare, poiché vanno a ruba) e ottime pizze anche tipiche, come col Puzzone di Moena (il formaggio tipico locale) o salumi a km 0. Per chi volesse poi, naturalmente non manca anche la parte con piatti ladini, decisamente da assaggiare.
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Una volta all’anno (in agosto e Covid permettendo) il quartiere Turchia organizza una festa memorabile. E vale proprio la pena parteciparvi! Ma come mai si chiama proprio Cianton Turchia?
Si narra che un soldato turco stesse rientrando dopo la sconfitta a Vienna verso la sua patria. Attraversato il Passo San Pellegrino, cadde stremato a pochi metri dalle case di Moena. Gli abitanti lo soccorsero, lo sfamarono e lo vestirono: il fatto ebbe così tanta eco che i benefattori vennero chiamati “turchi” e questo appellativo è arrivato sino a noi.
E quindi si può girare per le strette viettine assaggiando prelibatezze preparate al momento, assistere a concerti folkloristici, visitare le botteghe d’artigianato locale… L’atmosfera è davvero magica, una festa veramente sentita e partecipativa. Da non perdere!
Una delle cose più belle da fare a Moena è passeggiare la sera nelle vie centrali, magari finita la cena e dopo aver a lungo camminato durante la giornata. L’Avisio che borbotta incessante, l’enrosadira che colora le montagne, l’arietta frizzante che sferza il viso…È o non è una bellezza?
Spesso gli esercizi commerciali di Moena sono aperti sino le 9 o le 10 di sera, soprattutto in alta stagione (luglio e agosto) e si può spesso fare shopping beneficiando anche di ottimi sconti. Troverete tante caratteristiche botteghe (da non perdere quelle che vendono prodotti tipici… Super) e ottimi negozi sportivi, che spesso anticipano la collezione autunno/inverno che poi vedremo esposte una volta rientrati a casa.
Il tramonto in montagna è sempre la parte più bella della giornata: la luce diventa fioca, le ombre si allungano e le montagne sembrano salutare… Provate a salire alla frazione Someda e godetevi questo spettacolo, non lo dimenticherete.
Da Moena non si può non salire al paradiso escursionistico di Passo San Pellegrino! Un tempo era chiamato Mont de Aloch e, come abbiamo visto, collega la nostra cittadina con Falcade, già in Veneto.
E si possono fare decine e decine di trekking, dai più facili ai più impegnativi: ce n’è davvero per tutti i gusti! Tra i più belli e adatti alle famiglie possiamo veramente annoverarne molti:
Non si può non citare il rifugio più famoso (forse) delle Dolomiti. Chi va in vacanza a Falcade deve necessariamente ritagliarsi il tempo per raggiungerlo, ancorché si trovi già in Trentino e in Val di Fassa.
Si parte da Passo San Pellegrino e, in un’oretta abbondante, si ragguinge quindi il Rifugio Fuciade (m. 1982) anche tranquillamente in passeggino. La vista sulle Pale è davvero splendida, così come quella sulla retrostante catena di Cima Uomo. È sempre super affollato in estate per cui, se desideraste mangiare, conviene assolutamente prenotare (tel. 0462 574281).
Per saperne di più: Rifugio Fuciade, la passeggiata più bella della Val di Fassa
Se volete cimentarvi in qualcosa di molto più impegnativo, allora potete provare l’ascesa al Rifugio Passo Selle, panoramicamente posto all’omonimo passo che collega la Valle del San Pellegrino alla Val Monzoni (dove poi raggiungeremmo, scendendo di parecchio, la Valle San Nicolò e Pozza di Fassa).
La via è una comoda forestale ma decisamente ripida in alcuni punti e abbastanza lunga: per coprire tutta la distanza da Passo San Pellegrino servono almeno due ore e non si può fare con il passeggino. Ma il panorama una volta arrivati su è davvero magico e speciale.
Dal Rifugio Passo Selle parte anche la via ferrata Bepi Zach alle Creste di Costabella, una delle più semplici e spettacolari di tutti i Monti Pallidi. Qui si trovano anche molte trincee risalenti alla Grande Guerra che sarà naturalmente possibile visitare.
Per saperne di più: Bambini al Rifugio Passo Selle, tra panorami e storia
Se invece non voleste praticamente camminare ma solo godervi la bellezza di questo luogo così speciale, allora non dovete fare altro che parcheggiare la vostra autovettura davanti all’Hotel Monzoni e scendere di qualche decina di metri.
Incontrete così il pittoresco laghetto di San Pellegrino, incastonato come uno zaffiro ai piedi del Col Margherita e a pochissime distanza dalle torve moli di Cima Juribrutto e Cima Bocche.
Non si può compiere il periplo delle rive col passeggino, ma lo specchio d’acqua è talmente piccolo che non serviranno più di 20 minuti per effettuarlo. E anche per i bambini piccoli piccoli sarà una gran bella avventura tra radici e torrentelli!
Si parte da Col de Mez, lungo la strada per il Rifugio Flora Alpina, facilmente raggiungibile da Passo San Pellegrino(verso Falcade)in 5 minuti di automobile. Seguendo le facili indicazioni (e senza passeggino), si raggiunge prima l‘idilliaca Valfredda e, con opportuna deviazione, si inizia poi a salire sino al punto più alto, Forcella Marmoi.
Da qui si scende per circa 200 metri di dislivello sino ad arrivare a Malga Ai Lach (m. 1815), con stupenda vista su Mulaz e Focobon. Le possibilità di relax sono infinite, così come meraviglioso è il clima di benessereche qui si respira.
Per saperne di più: Malga Ai Lach, coi bambini tra Valfredda e Valle del Biois
Invece che deviare verso Malga ai Lach, si sale dritti lungo la Valfredda, sino a guadagnare la sua testata. E poi si continua, si continua… Niente più alberi ma solo verdissimi prati con stupendi cavalli avelignesi liberi.
L’ascesa al Forca Rossa avviene quasi sempre in solitaria poiché sono poche le persone che qui si avventurano: non per la difficoltà (non vi è alcun passaggio difficile) ma solo per la mancanza di ristori.
Ma volete mettere arrivare sin su alla forcella, dove la vista si spinge sino all’Antelao e oltre e firmare il libro di vetta? Se sarete fortunati, potrete anche ammirare gli stambecchi: qui vive infatti uno dei pochissimi branchi di tutte le Dolomiti.
Per saperne di più: Forca Rossa dalla Valfredda, la bellezza della solitudine
Vi sono ovviamente molte altre escursioni (come quella sull’Alta Via della Mariotta e a Cima Juribrutto, per esempio), ma non sono sicuramente alla portata di tutti. Anche però arrivare qui e solo godersi il panorama e il relax sarà una favola!
Naturalmente a Moena non possono mancare i parchi giochi. Ce ne sono diversi ma il più bello sicuramente (e dove dovete assolutamente portare i vostri bambini) è quello che si trova a Strada Pont de Mur: tutto costruito con materiali naturali e, ovviamente, con panorama super top.
Si arriva direttamente in macchina (o a piedi con passeggiata) e preparatevi a perdere i vostri bimbi. Perché qui troveranno davvero da divertirsi per ore e ore!
È diviso in aree tematiche ed è la soluzione ideale dopo una giornata di trekking prima di rientrare. Le distanze a Moena non sono enormi poiché, anche se il vostro alloggio non si troverà proprio accanto all’area ludica, non temete. Massimo in un quarto d’ora sarete lì!
Vi avevamo anticipato che il Puzzone di Moena è il formaggio tipico locale. Già, ma dove assaggiare quello buono buono, che poi rimane nel cuore? E poi magari acquistarlo per portarsi a casa un pezzetto di questo paese che così tanto ci piace?
L’Agritur El Mas sopra Moena è il posto giusto sicuramente. Qui producono questo formaggio così saporito (e che, puzza, naturalmente! Come dice il nome stesso) e lo lasciano stagionare per ben 150 giorni affinché arrivi al massimo della qualità e del gusto.
Non ci credete e voletevi assaggiarlo? Bene, allora non vi resta da fare altro che fermarvi qui a pranzo o a cena: assaggerete delle vere prelibatezze, compreso lo speck di produzione propria e le grappe, come quella al fieno o al latte.
Ne siamo certi: non potete poi andare via senza aver fatto praticamente la scorta!
Per saperne di più:
Se si va in vacanza a Moena non si possono non fare poco più di 10 chilometri e raggiungere Predazzo, già in Val di Fiemme. Poco prima d’arrivare nella bella cittadina fiemmazza, incontrerete il centro sportivo con i trampolini per il salto con gli sci: impossibile sbagliarsi, sono enormi!
E qui c’è anche la partenza della cabinovia che sale a MontagnAnimata, la stupenda area ludica espressamente pensata per le famiglie con i bambini.
Arrivati infatti al Rifugio Gardonè (a circa 1650 metri di quota) troveremo ben due itinerari tematici:
Con il pastorello Martin andiamo alla ricerca dei suoi oggetti perduti. Infatti è un po’ un pasticcione e tende a dimenticare qua e là gli attrezzi del suo lavoro.
Saranno forse su di un albero? O nascosti in mezzo alle sterpaglie? Tutti i bambini devono necessariamente aguzzare la vista e provare a vedere se scorgono gerle, scarpe, falci in mezzo al bosco…
Un itinerario circolare veramente facile della durata di un’oretta con meno di 100 metri di dislivello (senza passeggino però) che piacerà a grandi e piccini!
Per saperne di più: Il sentiero del pastore distratto, alla ricerca degli oggetti perduti
Ma i draghi sono esistiti davvero? Chi lo sa… Eppure qui a MontagnAnimata sembra che siano arrivati veramente. Infatti hanno lasciato molte tracce del loro passaggio, comprese uova, ali, zampette…
Questo itinerario, anch’esso circolare, conduce i bambini all’interno di un bellissimo sogno ed è adatto anche ai più piccini: il dislivello infatti è inferiore a 50 metri ed è interamente percorribile in passeggino da trekking.
Per saperne di più: Bambini entusiasti nella foresta dei draghi in Val di Fiemme
Ma non è finita qui. Si può infatti salire ancora e giungere sino a Passo Feudo, ove troveremo il bel Rifugio Passo Feudo (m. 2200) in posizione panoramica. E dove ancora si possono effettuare passeggiate:
Un sentiero più impegnativo dei due precedenti (no passeggino) che conduce alla scoperta delle stratificazioni e delle passate vicissitudini delle Dolomiti.
Infatti qui un tempo c’era il mare e possiamo scoprirlo attraverso diverse installazioni e pannelli didattici.Con anche il kit del piccolo esploratore che si può ritirare direttamente alla cassa a valle: vedrete come piacerà ai bimbi!
Per saperne di più: Geotrail del Dos Capel: dove i bambini diventano geologi
È il grande classico della zona e permette di arrivare a lambire il roccioso e solitario mondo del Latemar. L’ascesa dal Rifugio Passo Feudo non dura meno di due ore ed è parecchio faticosa.
Ovviamente non si fa col passeggino e vi sono alcuni passaggi su roccette (non esposti ma potenziamenti scivolosi), per cui è necessaria attenzione massima.
Il dislivello è di circa 500 metri ma, nonostante la fatica, una volta in cima si sarà davvero ampiamente appagati dalla bellezza del panorama!
A MontagnAnimata poi abbiamo anche l’Alpine Coaster (il bob su rotaia), il tubino per i più piccoli, un grazioso parco giochi… Insomma, tutto ciò che occorre per trascorrere una giornata meravigliosa in mezzo alla natura!
Per saperne di più: Montagnanimata, super divertimento per i bambini
Come vi abbiamo detto all’inizio, per scovare una bella struttura a Moena, certamente vi potete servire del portale Ecobnb: raccoglie tutte i più begli hotel eco-friendly e green della nostra Fata delle Dolomiti!
Ecco però anche qualche suggerimento ulteriore: quelli che abbiamo provato e che sicuramente sono top anche per i bambini!
L’Arnika è uno dei più noti dell’intera area del Passo San Pellegrino e, certamente, fra quelli che non potrete non notare arrivati alla sommità del valico.
Oltre a fregiarsi del titolo di wellness hotel, è anche un family: quindi, di ritorno dalle passeggiate, i bimbi troveranno un‘area gioco enorme (ben 180 mq) e completamente dedicata a loro, con anche animazione. I genitori invece potranno dedicarsi al benessere e al relax nella grande SPA.
Sono accettati gli amici a 4 zampe e, in più, il ricco programma di animazione prevede tutti i giorni uscite guidate, per esplorare al meglio quest’angolo meraviglioso di Dolomiti.
Per saperne di più: leggi prezzi e servizi
Un tempo si chiamava Hotel Monzoni ed era l’unico 4 stelle del Passo San Pellegrino. È stato chiuso per un po’, ma ora ha riaperto i battenti sotto una nuova egida: TH San Pellegrino Moena.
Nonostante il cambio di gestione, non ha perso la sua identità prettamente montana e la bontà dei suoi servizi. Una SPA decisamente da tenere in considerazione dopo una camminata (di quelle che vi abbiamo proposto, naturalmente!) e un ottimo miniclub per lasciare che anche i bimbi possano ritagliarsi i loro spazi.
Ma non solo: un ristorante di grido che offre pietanze dal tipico sapore ladino, sapientemente elaborate rispettando anche il gusto internazionale. E poi, ovviamente, il panorama top del passo!
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Il family hotel per eccellenza di Moena si trova poco distante dal nucleo storico e vi si accede passando per Piaz de Sotegava con una piacevole passeggiata. Si trova leggermente più in alto del centro, per cui per arrivarci (dopo cena) si deve scendere, per poi risalire per tornarci.
Il suo miniclub è assolutamente unico: il programma di intrattenimento (sia in estate che in inverno) è ricchissimo e i bambini vengono coccolati per tutta la giornata ma anche condotti a scoprire le bellezze del territorio.
Il ristorante è senza dubbio ottimo e offre diverse scelte ogni sera, tutte naturalmente che strizzano l’occhio ai sapori ladini: d’altronde, di troviamo nel cuore delle Dolomiti ! Qui, inoltre, soggiorna anche la Fiorentina quando si trova in ritiro.
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