Alto Adige

Malga Slingia e l’incantevole Val Venosta in passeggino

Quando si menziona la Val Venosta, in Alto Adige tra Merano e il Passo di Resia,  vengono naturalmente subito in mente le mele, coltivate in campi dalle pendenze modeste. Ma la Val Venosta è anche molto altro! Nascoste in zone laterali, fantastiche facili escursioni sono pronte per essere scoperte, immerse in paesaggi davvero mozzafiato. Oggi noi saliremo all’incantevole Malga Slingia da Malles e Burgusio, pronti a scoprire una verde vallata che saprà entrare nel cuore e non uscire più!

  • Località di partenza: Slingia
  • Parcheggio: alla località di partenza. Presenti due aree sosta, una all’inizio e una alla fine del paese (grandi, a pagamento)
  • Mezzi utilizzati: passeggino da trekking
  • Tempo medio: un’ora e dieci minuti circa
  • Difficoltà: facile
  • Dislivello: 150 metri – Slingia m. 1738 – Malga Slingia m. 1868
  • Tipologia di percorso: larga strada asfaltata con alcuni tratti in leggera salita. Possibile rientro lungo forestale sterrata compiendo così un percorso ad anello

Slingia, il paesino del sole

Una volta arrivati al graziosissimo paesino di Slingia, non si potrà fare a meno che lasciarsi soggiogare dalla sua bellezza. Nascosto a tutti coloro che transitano sul fondovalle da Malles al Passo di Resia, è veramente un’oasi di pace e tranquillità. Fienili, trattori ma anche hotel caratteristici e ristoranti tipici: il nostro punto di partenza non poteva essere davvero più bello!

E così, lasciata la nostra autovettura (vi consigliamo nel parcheggio appena giunti al borgo, in maniera tale da attraversarlo e scoprirlo), saremo pronti per iniziare la nostra passeggiata alla scoperta di uno dei segreti più belli di tutta la Val Venosta.

Il bel paesino di Slingia
Il sentiero che parte dal parcheggio di Slingia

L’escursione verso Malga Slingia

Dopo aver attraversato tutto il paesino di Slingia e arrivati al suo limitare (dove si trova il secondo parcheggio) potremo arrivare a destinazione seguendo due vie differenti. La prima infatti continua lungo la strada asfaltata mentre l’altra devia subito verso sinistra e, dopo un’iniziale tratto pianeggiante, si porta sulla destra orografica del Rio Slingia per poi ricongiungersi poco prima della malga.

Noi decidiamo di seguire la via carrozzabile e quindi cominciamo a camminare in mezzo a verdeggianti prati e pascoli, transitando di fianco alle stazioni della via crucis. La strada è davvero poco pendente e consente di passeggiare senza alcuna fatica. Intorno a noi, oltre i campi smeraldini, le alte cime: il Sesvenna (m. 3205) il Muntpitschen (m. 3162), lo Schalder (m. 2948) e il Piz Rims (m. 3050), più nascosto dietro alle altre.

Dopo aver raggiunto la cappella al limitare della via cucis, la strada attraversa un gruppo di alberelli per poi immettersi nell’ideale seconda parte del nostro cammino: ora Malga Slingia si può intravedere, con un puntino, alla fine della valle.

La via crucis lungo la strada per Malga Slingia
Verdissimi prati e pascoli
Il capitello alla fine della via crucis

Lungo la valle di Slingia, un’escursione splendida e non faticosa

Anche se ormai Malga Slingia è a portata di vista, la strada è ancora lunga. E menomale: il paesaggio è talmente tanto bello e bucolico che si avrebbe voglia di continuare quasi all’infinito! La via serpeggia in mezzo ai pascoli e, pian piano, consente di aggirare la collinetta dietro la quale, ad un certo punto, la meta sarà celata.

Non passerà molto tempo che arriveremo al piccolo capitello di San Sebastiano (m. 1817); oltre, il bel crocifisso di legno scolpito a mano ci indica che la destinazione è prossima. Ormai infatti Malga Slingia è davvero vicinissima, manca solo la decisa salita finale.

inizia la seconda parte di percorso
Stupendi alberi e vegetazione nella verde valle di Slingia
Lo splendido panorama verso Malga Slingia, in alto a destra
Il capitello di San Sebastiano
Il crocifisso prima della salita finale

Malga Slingia, incanto per famiglie sotto al Sesvenna

Prima di affrontare l’ascesa che farà finalmente guadagnare la meta, giungeremo ad un bivio. Malga Slingia è già ben visibile e quindi la strada ovvia: bisogna seguire la forestale (che da questo punto non è più asfaltata) che si stacca verso destra. A sinistra invece inizia l’altro percorso che riporta al nostro punto di partenza, Slingia paese, che testeremo al rientro.

Dinanzi a noi invece, la traccia che sembra portare dritto in mezzo ai prati non è altro che una silvo-pastorale di servizio per i trattori: così bella e pittoresca però, sembra davvero condurre verso mete meravigliose!

L’ascesa finale a Malga Slingia è l’unico punto faticoso di tutta la nostra escursione odierna. Il sentiero infatti sale abbastanza deciso e consente di superare tutto il dislivello rimanente in uno spazio relativamente breve. È comunque tranquillamente affrontabile in passeggino, solo bisognerà magari rallentare un pochino il passo e prendere fiato più volte.

Il bivio per Malga Slingia e per il rientro al paese
In salita verso Malga Slingia

In breve Malga Slingia (m. 1868) è conquistata!
L’ampio spiazzo dinanzi all’ingresso è dotato di molte panche e tavoli, ideali per sedersi e rilassarsi. Il piccolo ma grazioso parco giochi (con altalena, sabbiera e scivolo) è invece proprio ciò che occorre ai nostri bimbi per lasciarsi alle spalle la fatica dell’ultimo pezzetto e divertirsi a più non posso.

Qui si può certamente consumare un ottimo piatto tipico oppure, qualora lo preferiste, consumare il pranzo al sacco accomodati su uno degli stupendi prati circostanti. Di spazio ce n’è molto, quindi assolutamente nessun problema!

Da qui gli escursionisti più esperti potranno raggiungere anche il Rifugio Sesvenna (m. 2258), a circa un’oretta e mezza di ulteriore cammino, pittorescamente adagiato sulle rive di un piccolo lago. La via rimane comunque larga anche se, visto il dislivello, decisamente più impegnativa e non certo adatta ai passeggini.

Malga Slingia
Piccolo parco giochi per i più piccini
Malga Slingia e il panorama verso la valle
Verso il Rifugio Sesvenna

Il rientro a Slingia lungo il percorso alternativo

Una volta ristorati, riposati e nutriti, saremo pronti per rientrare al parcheggio e alla nostra autovettura. Potremmo certamente camminare a ritroso sul medesimo itinerario dell’andata ma, perché no, anche invero scoprirne uno alternativo.

Così, rientrati al bivio ove la strada asfaltata lascia il posto a quella dal fondo naturale, invece che guadagnare Slingia camminando verso il capitello di San Sebastiano e la via crucis, continueremo dritto sino ad attraversare il ponticello, arrivando così dalla parte opposta del fragoroso torrente.

Il Rio Slingia al bivio per rientrare al paese
Il ponte sul Rio Slingia
Splendidi colori autunnali sulla via del ritorno

La via, a differenza di quella carrozzabile che si nota dall’altro lato del rio, s’inoltra presto tra larici, pini e abeti, regalando un’intensa frescura nonché colori autunnali veramente fantastici. Non temete però: il panorama non vi sarà certo celato: basterà proseguire qualche centinaia di metri per poter permettere al nostro sguardo di spaziare sull’incantevole verde valle.

Questo sentiero alternativo regala scorci davvero fiabeschi, complice anche il torrente Slingia che, argentino, si lascia immortalare nel pieno della sua bellezza. Tante panchine donano un piacevole relax quando si è un pochino più stanchi e diversi ponti concedono la possibilità, in più punti, di riportarsi sul percorso dell’andata.

Scorci splendidi e molto rilassanti
Si cammina di fianco al Rio Slingia
Tante panchine per riposarsi

Rimanendo sino alla fine sulla nostra alternativa, pian piano rientreremo a Slingia giungendo al parcheggio in fondo all’abitato. Se  aveste lasciato l’autovettura a quello all’inizio, non dovrete fare altro che transitare nuovamente in mezzo al paese, godendovi la bellezza di queste case l’una addossata all’altra.

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