Dolomiti

Malga San Silvestro: nella valle incantata con passeggino e cani

La verde Val Pusteria è uno dei luoghi più bucolici dell’Alto Adige nonché tra i prediletti dalle famiglie coi bambini: le sue cime svettanti, i suoi pascoli smeraldini e le facili passeggiate la rendono una meta ideale per grandi e piccini. In particolare l’Alta Pusteria (la zona racchiusa tra Villabassa e Prato alla Drava, prima del confine austriaco) s’incunea nelle magnifiche Dolomiti di Sesto, la zona più settentrionale dei celeberrimi Monti Pallidi. Oggi grazie a Teresa, autrice della rubrica Trekking a 6 zampe, andremo alla scoperta di una vera chicca: Malga San Silvestro, sita nell’omonima valle. Tra torrenti, verdi prati e alberi sembrerà di essere stati catapultati direttamente in una fiaba. Non ci credete? Allora seguiteci!

  • Partenza: Valle San Silvestro (frazione di Dobbiaco), dopo il Rifugio Genziana
  • Parcheggio: libero, alla fine del tratto carrabile
  • Mezzi utilizzati: passeggino da trekking
  • Tempo medio: un’ora e quindici minuti circa
  • Difficoltà: facile
  • Dislivello: 350 metri – località di partenza m. 1446 – Malga San Silvestro m. 1811
  • Tipologia di percorso: costante salita, tratti lievi alternati ad altri leggermente più ripidi. Dapprima carrareccia asfaltata, poi sterrato ben battuto

Dobbiaco è una delle mete più rinomate della Val Pusteria: considerata la Porta delle Dolomiti, confina con il Parco Naturale Tre Cime nelle Dolomiti di Sesto e quello di Fanes-Senes-Braies; il suo centro storico e l’omonimo lago sono tra le mete altoatesine più frequentate dai turisti. A pochi minuti dal centro di Dobbiaco però, esiste però una perla incontaminata in grado di proiettare il turista in una dimensione senza tempo, immerso nel verde, nel silenzio e nella pace: è la valle San Silvestro.

Già sul retro della Chiesa di San Giovanni Battista di Dobbiaco si trovano le indicazioni stradali per la valle San Silvestro ma il consiglio è quello di sfruttare l’automobile e di avvicinarsi ulteriormente, evitando così lunghi chilometri in salita su asfalto. Si imbocca quindi la valle e, superato il Rifugio Genziana (m. 1435), man mano la strada inizia a restringersi facendoci percorrere ancora qualche centinaio di metri per abbandonare il nostro mezzo di locomozione all’area di sosta (il divieto di accesso non permette di andare oltre: non ci potrà sbagliare).

E così da qui si parte a piedi, sempre col nostro con passeggino da trekking e cane alguinzaglio, seguendo le indicazioni del sentiero n. 1. L’inizio è leggermente in salita ma si tratta però di una comoda forestale chiusa al traffico, ideale per famiglie, lungo la quale scorre un ruscello idilliaco che rende ancora più piacevole la camminata.

Il percorso si snoda per circa 75 minuti in un paesaggio da cartolina con mucche libere al pascolo, tratti in leggera salita intervallati da defaticanti allunghi pianeggianti, sempre con il corso d’acqua a sostenere la sete dei nostri animali al seguito e numerosi punti in cui riempire le borracce.

Arrivati a quasi 1800 metri di altitudine, dopo una curva in leggera salita, si apre una radura con una vista che ripaga ogni sforzo: mucche, cavalli e caprette gioiose tra i fiumiciattoli e una vallata verde smeraldo, da sogno. Nell’angolo a destra troviamo infine Malga San Silvestro (m. 1811), con accoglienza familiare, pochi tavoli interni e una decina all’aperto con un grande barbecue. Prodotti freschi vengono elencati a voce dalla gentile proprietaria (i piatti cambiano ogni giorno a seconda della stagione) e uno yogurt con frutta da provare, così come le torte.

Per chi volesse invece arrivare alla Cappella di San Silvestro saranno necessari ancora una ventina di minuti; da Malga San Silvestro inoltre è possibile raggiungere anche il Rifugio Bonner (m. 2340) e il Corno di Fana (m. 2663) distinguendo, a nord, anche la cresta di confine che, una volta superato il confine austriaco, ci porterebbe nella Villgratental… Un giro sicuramente affascinante e panoramico ma riservato ai più esperti ed allenati.

È sicuramente il luogo ideale per chi cerca pace e relax… Ampi prati mettono di buonumore e la bellezza del paesaggio, così diverso da quello delle Dolomiti di Sesto ma egualmente bucolico, rendono la permanenza unica e irripetibile. chi non volesse poi ristorarsi alla malga, potrà senz’altro optare per un gradevole picnic, seguito magari da un bagno di cole. Una volta rifocillati a dovere, si sarà pronti per il rientro, che avverrà lungo la stessa strada dell’andata, in circa 40 minuti.

Attenzione! Gli animali al pascolo sono liberi e si avvicinano incuriositi, soprattutto se abbiamo amici a 4 zampe al seguito. Per questo è bene tenerli al guinzaglio in alcuni punti al fine di salvaguardare la sicurezza di tutti.

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