Quando si nomina la zona del Garda Trentino, ovviamente viene subito in mente il Benaco, lago più grande d’Italia e meta prediletta di moltissimi turisti. Ciclabili, spiagge, wind surf… Certo, ma non solo: tutt’intorno infatti si alzano verdi montagne coi loro bucolici rifugi. E quindi perché non andare a scoprirli? Seguiteci e venite con noi a Malga San Giovanni sopra Arco e Drò, un ristoro immerso in un contesto smeraldino e ridente, in mezzo a un paesino tutto da vivere.
La strada per arrivare al punto di partenza sale da Varignano e Padaro sopra Arco e, per un lungo tratto, consente di transitare in mezzo ad una splendida vegetazione. Quasi arrivati a Malga San Giovanni (che, ricordiamo, è raggiungibile anche in macchina, volendo), noteremo una casetta in mezzo al bosco, sulla destra, e un piccolo slargo sterrato adibito a parcheggio.
Lasciamo quindi la nostra autovettura e, con molta cautela, scendiamo lungo la carrozzabile per qualche decina di metri. In prossimità del tornante, una forestale sterrata si stacca in salita (senza le indicazioni per Malga San Giovanni). Imbocchiamola sereni e iniziamo a passeggiare: il fondo è tranquillo e procede in modesta pendenza.
Si cammina in mezzo al bosco e, poco dopo, la boscaglia si dirada concedendoci qualche scorcio panoramico. Oltrepassati due tornanti, ecco le primissime casette del borgo di San Giovanni: non ci abbandoneranno più! San Giovanni e la sua frazioncina Semonte son due micro-abitati posti sul soleggiato monte e sono le antiche abitazioni estive degli abitanti di Arco che, un tempo, qui salivano per sfuggire al caldo estivo e far pascolare le greggi.
Con la costruzione della strada, sono divenute località di villeggiatura a tutti gli effetti anche se hanno conservato un notevole fascino. Quella che stiamo calcando noi è infatti una delle stradine che servono ai proprietari per raggiungere le proprie casette. Sembra impossibile possano essere percorse in macchina, tanto sono strette, ma invece…
Poco oltre il primo incontro con le ville, il sentiero prosegue e, poco oltre, avremo modo di vedere tutte le costruzioni inerpircarsi sul lato della montagna: che meraviglia! Malga San Giovanni non è mai segnalata e quindi bisogna idealmente proseguire sempre in salita, giacché è posta proprio in cima.
In questa prima parte di itinerario la pendenza è assai modesta e non vi è alcun tratto dove la fatica si sarà sentire. Ma si cambia: infatti, da ora in avanti la salita ci si propone, costringendoci ogni tanto a fermarci per riprendere fiato. Ma non temete: la via è così breve che non faremo in tempo a desiderare di fermarci.
Arrivati dunque ad un cancello di legno, dovremo oltrepassarlo e voltare a destra, tenendo accanto a noi (sempre sulla destra) alcune abitazioni, oltre le quasi la vista potrà spingersi sino ai dintorni di Arco e Drò. Al termine di questo tratto pianeggiante, incroceremo un’altra viuzza cementificata: i due percorsi si fondono e noi proseguiamo in buona pendenza.
Sempre in salita, poco dopo guadagneremo Casa Pasqual, dove potremo fare una pausa: intorno, la verdissima vegetazione ci regala una piacevolissima frescura e la possibilità di raccogliere anche qualche fiorellino. Ormai manca davvero poco però!
E infatti, dopo qualche decina di metri, noteremo dapprima una staccionata e poi, pian piano, uno spiazzo, delle panche con dei tavoli e infine l’ingresso: eccoci giunti a Malga San Giovanni!
Malga San Giovanni (m. 1062) è un ristoro agrituristico molto gettonato dai ciclisti: ci troviamo infatti all’interno di una vasta area dove è possibile spostarsi in bicicletta sino a raggiungere la Valle di Comano e quella di Cavedine. Ma anche per i trekker è un ottimo punto di relax: non è mai affollatissima e si può godere di un bel panorama lontano dalle mete più gettonate intorno al lago di Garda.
E quindi perché non provare un buon piatto tipico comodamente seduti sotto la fresca ombra degli alberi? I bimbi, proprio dietro alla malga, potranno intanto divertirsi nel grazioso parco giochi coi gonfiabili oppure tirare addirittura calci al pallone del grande campo con le porte… Chi li porterà più via di qui?
Malga San Giovanni sembra davvero uno di quei posti ove il tempo si è fermato…E vale la pena arrivare sin qui per godersi un’atmosfera che è davvero difficile trovare in altri luoghi. Piatti genuini, cucina curata ma abbondante, cordialità, simpatia: ingredienti che possono rendere la giornata assolutamente speciale.
Dopo esserci riposati e rilassati, saremo pronti per rientrare. Qualora non si volesse ripercorrere il sentiero dell’andata, ci si potrà avventurare lungo le strette stradine del paese per scoprire scorci sempre nuovi. Sappiate però che non sono presenti indicazioni, quindi bisognerà spostarsi un po’ ad intuito per poter tornare al parcheggio.