La Val Venosta è sicuramente famosa anche per il lago di Resia, dal quale si erge maestoso il campanile del vecchio paese di Curon, sommerso per far posto al bacino artificiale nell’immediato secondo dopoguerra. Ed è sicuramente molto affascinante: una lingua turchese che s’incunea nel paesaggio verde, donandogli un aspetto unico. Oggi noi effettueremo una passeggiata davvero facile ma assolutamente meravigliosa per ammirare dall’alto cotanto panorama: si va alla Malga di Resia!
Dopo aver lasciato la nostra autovettura nel piccolo parcheggio al bivio tra Malga di Resia e Roja, saremo pronti per iniziare la nostra escursione odierna. La strada, ampia e ben levigata, s’inoltra subito tra gli alberi, regalandoci ben pochi scorci. Il cielo blu però ci scorta e la facilità del percorso ci permette di camminare senza davvero nessuna fatica.
Troveremo subito diversi bivi: la nostra meta (Malga di Resia) non è mai chiaramente indicata ma noi non dovremo fare altro che proseguire idealmente in linea retta. Tutti i sentieri che incontreremo infatti farebbero cambiare direzione: continuiamo quindi dritto, sempre frescamente adombrati dai rami.
La strada alterna tratti pianeggianti ad latri leggermente più pendenti, senza mai però diventare troppo impegnativa. I 230 metri di dislivello sono infatti distribuiti molto bene e non mai dovremo fermarci a riprendere fiato. Dopo aver oltrepassato una deliziosa radura, torneremo nel bosco: gli splendidi colori autunnali tutt’intorno creano un effetto vellutato davvero incredibile e decisamente fantastico.
Poco oltre, pian piano, gli alti larici, pini e abeti lasceranno intravedere dapprima solo le cime e poi tutte le splendide montagne circostanti. Anche l’azzurro del lago di Resia pian piano inizia ad essere riconoscibile ma non ancora nel pieno della sua bellezza, come avremo modo di ammirare poco oltre.
Inizia così una salitina un po’ più erta (ma mai faticosa) che ci farà immettere in uno dei tratti più deliziosi della passeggiata: a sinistra verdeggianti prati (tendenti all’ocra, in autunno) mentre a destra si apre il paesaggio, con le brulle vette a incorniciare l’orizzonte. La forestale, stretta tra due staccionate, assume quasi le sembianze di un puzzle: davvero un magnifico e indimenticabile quadro.
Il nostro itinerario s’addentra poi in una piccola valletta per poi compiere un’ampia curva verso destra e, grazie ad una decisa salita (breve e l’unica dell’escursione), ci consente di portarci ancora più in quota. Ormai la vista sul lago di Resia ci accompagnerà sino alla fine, sparendo solo nascosta da qualche tratto di boscaglia più fitta.
Stiamo dunque iniziando la parte terminale della nostra camminata odierna. Il più è ormai fatto e il dislivello che ci manca non è più molto. Troveremo nuovamente diversi bivi che conducono ai campi degli allevatori: anche in questo caso dovremo proseguire dritto lungo la via, senza mai cambiare direzione.
Dopo ancora un piccolo sforzo, noteremo nuovamente una staccionata alla nostra destra: inconfondibile segno che ormai siamo quasi arrivati alla Malga di Resia! Sì, perché l’ultimo pezzetto è il più particolare: rocce a sinistra strapiombano sulla forestale mentre a destra ripidissimi pendii precipitano verso valle, nascosti dalla fitta vegetazione.
Ma ormai siamo arrivati: dopo qualche curvetta, l’inconfondibile sagoma di una casetta ci darà il benvenuto e la possibilità di riposarci nonché di goderci un panorama davvero unico. La Malga di Resia (m. 2020) si trova infatti su un balcone panoramico privilegiato sul lago di Resia (di cui appunto porta il nome), che da qui è davvero si riesce ad ammirare in tutta la sua interezza.
E la Malga di Resia, oltre ad essere un toccasana per gli occhi, lo e anche per i bambini: un delizioso parco giochi infatti li attende, proprio di fianco alla struttura. Scivoli, altalene, sabbiera, cavallucci… Un vero bengodi e naturalmente a portata di vista: sono infatti presenti tavoli e panche proprio per tutti i genitori che è meglio non perdano mai di vista i propri pupi (come noi).
Volendo si può anche decidere di optare per un bucolico pic nic ma non proprio con vista lago: i prati, ampi e confortevoli, si trovano dietro alla malga, dove il panorama è un po’ celato. Se foste fortunati invece e non trovaste tanto affollamento, potreste optare per la magnifica panchina panoramica: da stare ore e ore a guardarsi intorno!
Dopo esserci ristorati a dovere, riposati e fatto il pieno di bellezza, saremo pronti per rientrare al parcheggio: non facciamoci poi mancare una visita più ravvicinata al famoso campanile sommerso. Un’area sosta si trova proprio a ridosso, lungo la statale che collega il villaggio di Resia a Curon Venosta.
Per arrivare alla Malga di Resia è necessario imboccare la Val di Roja: il parcheggio infatti si trova al bivio per la malga stessa, visibile (con indicazioni) lungo la statale per il villaggio di Roja.
Si può salire sia dal paese di Resia (dove è presente – sulla sinistra – un’evidente cartellonistica) dove il primo tratto di strada costeggia la sponda del lago, che da San Valentino alla Muta, utilizzando una carrareccia meno battuta, più stretta e senza particolari segnalazioni. Quest’ultima si congiungerà all’altra nei pressi di un curvone, dove poi continuerà a salire.
Alla Malga di Resia si può anche arrivare direttamente in macchina: non vi è infatti alcun divieto di transito e, proprio a ridosso della struttura, vi è anche un piccolo parcheggio. La strada, sterrata è abbastanza liscia e si affronta senza particolari problemi. Magari non con modelli particolarmente bassi e sportivi!