Sono veramente moltissimi gli itinerari che è possibile intraprendere sull’Alpe di Siusi, alcuni più impegnativi ed altri molto più semplici; oggi raggiungeremo, coi nostri bimbi, Malga Laranzer Schwaige, in posizione panoramica tra verdi prati, con vista mozzafiato sul Sassolungo e Sassopiatto e le più belle vette delle Dolomiti dell’Alto Adige. Seguiteci!
Sull’Alpe di Siusi non è possibile salire con la propria autovettura nell’orario 9-17 (tranne se autorizzati con apposito pass). È necessario accedervi in bus oppure tramite la cabinovia che, da Siusi, molto velocemente consente di raggiungere Compatsch. Le azzurre cabine sembrano volteggiare sopra prati e pascoli e i più piccini saranno rapiti da questa nuova esperienza!
In circa 15 minuti si perverrà dai 1000 metri del delizioso abitato di Siusi ai 1850 metri di Compatsch dove, appena scesi, la bellezza delle montagne non tarderà a manifestarsi. Lo Sciliar, con le sue caratteristiche Punta Santner e Euringer già ci saluta mentre il Sassolungo ed il Sassopiatto, più lontani, aspettano solo di essere raggiunti tramite una delle innumerevoli passeggiate disponibili.
E così noi non rifiutiamo l’invito: partiamo alla volta di Malga Laranzer Schwaige!
Abbandonata la stazione di monte subito ci dirigiamo verso il centro dell’agglomerato di Compatsch, guadagnando in brevissimo il punto informazioni (una graziosa casetta di legno) dove, di fianco, troviamo anche la partenza delle gite in carrozza (è infatti possibile esplorare l’Alpe di Siusi lasciandosi trasportare da caratteristici calessi trainati da uno o due cavalli. Sul sito SeiserAlm.it tutte le informazioni su prezzi e itinerari).
Per iniziare la salita verso Malga Laranzer Schwaige bisognerà percorrere la strada principale verso Saltria sino all’altezza della fermata Wiedner Eck (ricordo infatti che, all’interno del territorio dell’Alpe di Siusi è presente un servizio navetta per spostarsi comodamente: i ticket si possono acquistare direttamente sul bus). Le possibilità sono quindi molteplici: utilizzare l’autobus, servirsi della carrozza o camminare a piedi senza fatica sin lì. In quest’ultimo caso, ci troveremo di fronte subito ad un altra scelta: seguire la via principale (quindi camminando lungo la via, riservata ai pedoni, che corre di fianco alla strada asfaltata), oppure utilizzare il bel sentiero Steger Weg, che s’inoltra tra prati e boschi.
Il nostro consiglio è, almeno per la prima parte, di seguire il bel sentiero intitolato ai pionieri dello montagna e dello sci altoatesino. Non appena arrivati all‘edificio di ricovero dei mezzi di soccorso (poco oltre il punto informazioni), un cartello indicherà la via da seguire, che perderà leggermente quota rispetto alla strada principale. Tra verdi prati e qualche maso, ci incammineremo facilmente alla volta di Malga Laranzer Schwaige, con sempre un’affascinante vista su Sassolungo e Sassopiatto.
Dopo circa venti minuti, Hans und Paula Steger Weg si ricongiungerà alla carrareccia principale, all’altezza del bivio per l’Hotel Steger Dellai (che fu di proprietà proprio dei due illustri personaggi ed oggi appartiene alla fondazione che porta il loro nome). Qui potremo proseguire nel bosco oppure optare per un meno impegnativo tratto a fianco della via asfaltata. Dal momento che la salita verso Malga Laranzer Schwaige, seppur non impegnativa, metterà comunque a prova le nostre gambe, suggeriamo di continuare in piano lungo il percorso più breve (indicato dai cartelli). Se voleste invece non abbandonare lo Steger Weg nessun problema: si ricongiungerà proprio all’altezza di Wiedner Eck, punto intermedio e base della salita.
Camminiamo dunque pian piano sullo sterrato ammirando gli splendidi scorci offerti dalle vette della Val Gardena (Seceda, Odle) e dai sempre presenti Sassolungo e Sassopiatto. Oltrepassato il bivio per Baita Sanon e Malga Schgaguler Schwaige, presto arriveremo all’Hotel Ritsch (m. 1875) dove, eventualmente, potremo fare una piccola sosta intermedia per gustare una buona fetta di torta e lasciar giocare i nostri bimbi nel grazioso parco giochi.
Poco meno di 10 minuti ci separano da Wiedner Eck: la strada compie un ampia curva e, poco dopo, ecco la partenza del nostro sentiero. Come sempre ottimamente segnalato, uno sterrato ampio e liscio s’inoltra tra i verdi prati: ritorniamo dunque a calcare lo Steger Weg che, in circa 45 minuti, ci condurrà a Malga Laranzer Schwaige, nostra meta.
La vista su Sassolungo e Sassopiatto è davvero magnifica. Nulla, se non prati e pascoli, sembrano separarci dall’abbraccio con queste due splendide montagne e i masi disseminati qua e là regalano la sensazione di trovarsi quasi all’interno di un quadro.
Il sentiero procede perdendo quota e, dopo il bivio per Romer Hutte (chiuso al pubblico) ci consente di incontrare qualche fienile dove poterci anche sedere e riposare un momento… Potessero essere sempre così panoramiche le nostre soste! Riprendiamo però velocemente la strada: dopo un altro tratto in discesa, eccoci finalmente arrivati al punto in cui si inizierà l’erta finale. Ormai poco meno di mezz’oretta ci separa dalla tanto agognata Malga Laranzer Schwaige.
E questo è senz’altro il passaggio più faticoso dell’intera camminata. Dopo un curvone verso destra, la strada assume una pendenza più decisa, obbligandoci così a superare quel dislivello che già avevamo percorso in discesa. Non temete però, poco meno di dieci minuti e il più sarà ormai alle spalle: un bel cartello che ci racconta l’origine della credenza delle streghe dello Sciliar infatti ci spiana la strada verso le ultime case di Lanzin (m. 1892) che vedremo di lì a poco.
Oltrepassati i masi di Lanzin, la meta sarà alla nostra portata: un ultimo strappetto e…et voilà! Ecco l’Alpe di Siusi, Sassolungo e Sassopiatto in tutto il loro splendore! I colori autunnali certamente rendono l’atmosfera ancor più fiabesca e il bianco candido della prima neve aggiunge quel pizzico di magia che quasi non ci fa credere di essere realmente arrivati in un luogo così bello.
Malga Laranzer Schwaige (m. 1827) sorge in panoramica posizione lungo le soleggiate pendici della verde collina che scende sino a Saltria e, in inverno, si trova quasi al centro del carosello sciistico dell’Alpe di Siusi, il più grande del Dolomiti Superski (infatti, grazie al collegamento con la vicina Val Gardena, offre ben 175 km di piste con 80 impianti). In estate invece è anche base di partenza (o tappa) per itinerari più impegnativi, come l’ascesa al Rifugio Molignon salendo e transitando per l’Almrosenhutte (m. 2004), oppure la traversata verso il Rifugio Zallinger che poi potrebbe condurre al Rifugio Sassopiatto e alla Val di Fassa.
Noi ci accontentiamo di essere arrivati sin qui e ci gustiamo un ottimo piatto tipico comodamente seduti su uno dei tavoloni di Malga Laranzer Schwaige osservando i nostri bimbi che si svagano felici al parco giochi. Qui possono correre e saltare, di spazio ce n’è davvero molto a disposizione (e, volendo, si potrebbe anche fare un bel picnic panoramico). Infine, ritemprati e soddisfatti, non ci resterà che tornare indietro verso Compatsch; qualora ritenessimo che la strada fosse troppo lunga, potremo tranquillamente servirci del bus: le corse sono ogni 20 minuti e l’attesa sarà mitigata dallo splendido paesaggio che avremo la possibilità di ammirare.
Noi abbiamo soggiornato nel bellissimo Hotel Cavallino d’Oro, situato nella bellissima piazza principale di Castelrotto. Un posto davvero splendido! I proprietari si fanno in quattro per esaudire ogni desiderio dei proprio ospiti che, a onor del vero, trattano talmente bene da farli sentire parte della propria famiglia.
Essendo in piano centro, la sera sarà possibile anche passeggiare tra le storiche vie del borgo nonché assaporarne lo spirito più vero. Importantissimo, l’hotel, al momento del check-in, fornisce gratuitamente una card per viaggiare sui mezzi pubblici dell’Alto Adige, che consentono anche di arrivare anche a Compatsch senza ovovia (e la stazione dei bus si trova a 50 metri).
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