Quando si soggiorna in montagna in inverno, una delle più belle esperienze da vivere è senz’altro mangiare in una malga, al caldo, la sera, mentre fuori la neve tutt’intorno crea cristallini giochi di luce assieme alla luna… E cosa c’è di più gradevole che riempirsi la pancia gustando ottimi piatti tipici per poi infilarsi sotto al piumone e dormire beati sino al giorno dopo? Se poi ci aggiungiamo anche un trasporto in motoslitta, beh direi che possiamo ritenerlo il top. Se andrete in vacanza a San Martino di Castrozza allora non potrete perdervi una cena a Malga Fratazza, splendidamente adagiata tra le piste dell’Alpe Tognola!
Si sa che sulle Dolomiti la cucina è davvero ottima e molti sono i cavalli di battaglia di queste zone: tornare a casa senza averla provata è assolutamente un peccato mortale! Sono diversi i luoghi ove è possibile assaggiare tutte queste prelibatezze ma, a mio avviso, la cornice più caratteristica è quella delle baite e delle malghe, ove le sale sono riscaldate dal caminetto scoppiettante e ci si accomoda a bei tavoli agghindati, con tanto legno… Insomma, il tipico ristoro di montagna.
E così, in vacanza a San Martino di Castrozza, si deve assolutamente provare l’esperienza: come però convincere i nostri pargoletti ad accompagnarci senza che la vivano come una costrizione e non si godano la serata? Attrattiva affascinante (anche per i genitori) è la salita in motoslitta in mezzo ai boschi innevati: ecco dunque che erudendo i bimbi su come verrà raggiunto il rifugio, sicuramente noterete i loro occhietti sfavillare e diventare trepidanti all’idea che presto si accomoderanno su un rombante mezzo pronti per sfrecciare sulle piste.
Tra le tante possibili opzioni noi abbiamo scelto Malga Fratazza, dolcemente ubicata tra i boschi dell’Alpe Tognola: appuntamento quindi alle sette alla base di partenza degli impianti! Dopo aver parcheggiato nell’amplissima area di sosta dedicata agli sciatori (ma che, di sera, è giustamente deserta), il punto di ritrovo è proprio alla fine della pista da sci (dei grossi cartelloni però non consentiranno alcun errore): qualora la motoslitta non fosse ancora giunta, basterà aguzzare l’udito per sentirla rombare tra gli alberi e, in brevissimo, sarà pronta per farci salire.
Via!
Si parte per una gita in mezzo ai boschi innevati, resi ancor più fiabeschi dalla tenue luce della luna che filtra tra i rami… L’aria frizzantina sul viso sarà ci farà venir ancora più fame: ci si potrà accomodare sul carrellino oppure anche dietro all’autista; in pochissimi minuti si perverrà a Malga Fratazza che, illuminata in mezzo alla neve, ricorda quasi un piccolo presepe.
Appena varcata la soglia d’ingresso, subito si sentirà il calore del fuoco (in contrasto col freddo esterno) che scoppietta nel camino e gli arredi caratteristici colpiranno la nostra attenzione: siamo in un vero ristoro di montagna, ove ogni particolare è curato e l’accoglienza è davvero la classica che ci si aspetta.
Malga Fratazza mi ricorda i rifugi che frequentavo da bambina in cui mi portavano i miei nonni, così folkloristici e particolari che, quando ne incontro uno simile, subito mi ritornano alla memoria i bei pensieri dei tempi che furono… E così son ritornata piccola anche io nel sedermi al tavolo assieme al mio frugoletto e ad ascoltare il menù tipico elencato dalla dolcissima padrona di casa Lory: ad ogni piatto, l’acquolina in bocca aumentava sempre più! Ho così ordinato gli gnocchi alla ricotta (i miei preferiti) e il piatto della casa mentre per Davide (che ha serie difficoltà a trovare qualcosa che lo soddisfi) sono stati scelti sempre gli gnocchi, ma al pomodoro.
L’attenzione ai bimbi è assolutamente una delle priorità e le cameriere (abbigliate con i costumi locali) ridono e scherzano con loro con infinita dolcezza, dando modo così anche a mamma e papà di godersi meglio il pasto: Davide è così rimasto entusiasta del posto, potendo chiacchierare con loro e sentirsi ascoltato, nonché soddisfatto nelle sue mille domande.
Dopo un’ottima cena (dai prezzi assolutamente accessibili), c’è ancora un sorpresa: la discesa verso il punto di partenza può essere anche effettuata in slittino! Sotto al bersò esterno infatti si trovano i mezzi e basterà scegliere il proprio per lanciarsi in un’adrenalinica discesa lungo le piste dell’Alpe Tognola: una volta arrivati, si appoggeranno alla parete della casetta e si tornerà alla propria autovettura.
Naturalmente chi non se la sentisse di realizzare questa performance sportiva potrà tranquillamente chiedere di essere riaccompagnato con la motoslitta (come abbiamo fatto noi): di nuovo tra abeti e larici innevati, in pochissimi minuti si tornerà al parcheggio degli impianti, con nel cuore però la bellissima esperienza appena vissuta.