Malga Civertaghe, sotto alle Pale di San Martino coi bambini

Malga Civertaghe, sotto alle Pale di San Martino coi bambini

La bellezza delle Pale di San Martino è universalmente nota, così come molti sono i balconi panoramici adatti ad ammirarle: oggi andremo a Malga Civertaghe, la più antica del trentino, per goderne di una visione, diversa dal solito, proprio sotto al Sass Maor, una delle estreme propaggini del gruppo. Seguiteci!

  • Località di partenza: Rifugio Caffè Col
  • Parcheggio: alla località di partenza (grande, gratuito)
  • Mezzi utilizzati: zaino portabimbo (passeggino non possibile)
  • Tempo medio: cinquanta minuti circa
  • Difficoltà: facile – medio
  • Dislivello: – 50 metri – Caffè Col m. 1428 – Malga Civertaghe m. 1375
  • Tipologia di percorso: dapprima mulattiera facile in leggera salita, successivamente classico sentierino di montagna in discesa. Poi nuovamente tratti di ascesa alternati ad altri in perdita di quota

Malga Civertaghe: si parte da Caffè Col, appena fuori da San Martino

Lasciamo la nostra autovettura nel grande parcheggio della Baita Col, raggiungibile da San Martino di Castrozza grazie alla chiara e ben presente segnaletica. Subito torniamo per qualche decina di metri indietro sulla strada asfaltata e imbocchiamo il sentiero 724 che indica “Malga Zivertaghe“, comune anche, per questo primo tratto, anche a quello che conduce al panoramico Rifugio Velo della Madonna (m. 2358), posto proprio sotto alla cima omonima e al Sass Maor (m. 2814).

Malga Civertaghe, sotto alle Pale di San Martino coi bambini

La via procede in media salita dandoci modo, in pochissimo tempo, di raggiungere i verdissimi Prati Col, da dove si gode di un panorama superbo sul Gruppo delle Pale. Qualche maso dona una sensazione ancora maggiore di trovarsi proprio all’interno di un puzzle, tanta è la bellezza del paesaggio!

Ci troviamo ad un crocicchio di sentieri: si potrebbe andare, seguendo il 702,  in Val di Roda oppure, camminando sul 725, a Malga Pala (luogo molto grazioso per i bambini) od ancora al già citato Velo della Madonna… Tutti luoghi certamente incantevoli: noi però proseguiamo dritti verso il bosco, seguendo senza problema alcuno il nostro tracciato.

Malga Civertaghe, sotto alle Pale di San Martino coi bambini

Verso Malga Civertaghe: si attraversano i prati Col e poi si entra nel bosco

Abbandonati i verdi pascoli cambia, oltre che il paesaggio, anche la tipologia di fondo. Da largo e poco pendente a stretto e leggermente fangoso (i fitti alberi infatti consentono poco passaggio di luce). In decisa discesa, prestando attenzione alle radici degli alberi, in brevissimo tempo sopraggiungiamo ad un torrentello che, grazie ad un graziosissimo ponte in legno, superiamo senza alcun problema (non prima di aver gettato qualche sasso, ovviamente!)

La mulattiera inizia così a salire senza però mai darci la sensazione di fatica. Le sempre presenti indicazioni non ci danno modo di sbagliare direzione, anche in presenza di altre stradine. Pian piano, attraversando pinete e abetaie (in alcuni punti il terreno è acquitrinoso, quindi prestare attenzione), giungeremo all’incrocio con una larghissima e bianca forestale: ormai siamo quasi arrivati.

La strada ora è in discesa e ci consente di perdere un po’ di quota. Oltrepassato un tornante, ormai tra i rami si scorgerà già la radura ove sorge la nostra meta e si udirà il vociare delle persone presenti. Ancora poco meno di dieci minuti di strada e…et voilà! Ecco apparire il bel laghetto artificiale in cui si specchia il cielo e, poco oltre, Malga Civertaghe (m. 1375) che, con i suoi verdissimi prati, ci invita ad avvicinarci.

Malga Civertaghe, sotto alle Pale di San Martino coi bambini

Malga Civertaghe, la più antica del Trentino!

La bella costruzione in pietra non è al momento “aperta” come ristoro, dal momento che i proprietari stanno aspettando i permessi per la ristrutturazione la successiva inaugurazione. Malga Civertaghe è la più antica malga del Trentino e vanta una notevole storia: costruita nel 1905, fu la casa dei nonni degli attuali proprietari – i fratelli Giovanni, Josephine e Giuliano –  e rimase in esercizio sino al 1992, anno della chiusura. Addirittura qui dormì Messner prima dell’ascesa al Velo della Madonna e conseguente apertura della via alpina che è tuttora in essere, negli anni sessanta.

Nonostante la non fruibilità della baita, per accogliere e sfamare gli escursionisti i proprietari hanno allestito dei chioschi nonché delle comode panche e tavoli. Non si può mangiare la classica pasta, ma che panini e che carne alla griglia! Noi ci siamo gustati un CiverMac con formaggio alla piastra e salsiccia ed un tagliere con speck e formaggio “al taglio” (vengono forniti interi, con coltello: le dimensioni sono davvero enormi…e che buoni!) comodamente seduti sulla nostra tovaglietta negli enormi prati circostanti, godendoci il sole e l’arietta frizzantina.

Malga Civertaghe e il Bosco dei Sogni

Malga Civertaghe è anche accessibile in passeggino servendosi della strada forestale proveniente da San Martino di Castrozza (che però noi non abbiamo testato) ed è il luogo ideale per le famiglie coi bambini. Gli sterminati pascoli infatti sono adatti a corse e giochi; inoltre è anche possibile, per i più piccini, partecipare alla “Caccia al Tesoro“. Bisognerà infatti cercare, all’interno del Bosco dei Sogni, la chiave d’oro e, una volta trovata, la si dovrà riportare ai proprietari per ricevere il proprio premio!

E proprio il Bosco dei Sogni è uno dei progetti più ambiziosi dei proprietari: dopo un paziente lavoro di bonifica atto a riportare alle giuste condizioni ambientali il terreno (inutilizzato a causa della costruzione del bacino idroelettrico), sono state piantati tanti nuovi alberelli e, proprio qui, saranno installate le “casette hobbit” ecosostenibili, dimora di chi desidererà alloggiare alla Malga.

Malga Civertaghe, sotto alle Pale di San Martino coi bambini

E quindi, dopo aver conosciuto i simpatici proprietari ed esserci rifocillati e riposati, sarà ormai tempo di tornare indietro, lungo la stessa via dell’andata; una volta riguadagnato il Rifugio Caffè Col, non potremo non sostare un attimo per permettere ai nostri bimbi di spendere le ultime energie nel bellissimo parco giochi presente.

4 pensieri su “Malga Civertaghe, sotto alle Pale di San Martino coi bambini

  1. Azzurra dice:

    Ciao! Intendi la baita di partenza? È Caffè Col, appena fuori da San Martino di Castrozza: arrivando da Passo Rolle, invece di andare in centro al paese si prosegue dritto appena prima della chiesa (indicazioni)!

  2. alessandra dice:

    Volevo avvisare tutte le mamme che seguono questo utilissimo blog che attualmente il sentiero per la Malga Civertaghe (peraltro chiusa) è inagibile, per cui è necessaria una lunga deviazione peraltro non sempre ben segnalata e con punti relativamente esposti per cui si impiega una buona ora e mezzo per arrivare a destinazione. Dalla malga assolutamente non prendete il sentiero per San Martino di Castrozza (indicato come percorribile in 40′ sul cartello del CAI) perché poco dopo risulta sbarrato a causa di una frana che ha interrotto il sentiero originale descritto nel blog (non esiste più il ponte di legno infatti) e la deviazione, mal segnalata, consiste in un viottolo accidentato che conduce comunque al fiume non più guadabile: noi siamo stati costretti a ritornare sui nostri passi fino alla malga e da lì percorrere la carrabile fino al Caffè Col (anch’esso chiuso) dove avevamo lasciato la macchina.

  3. Azzurra dice:

    Grazie! Ottimo a sapersi. Il sentiero l’abbiamo fatto anni fa per cui non è sempre possibile conoscere eventuali variazioni/interruzioni. Appena riesco, aggiornerò l’articolo!

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