Nei dintorni di Levico Terme sono molte le passeggiate che è possibile effettuare, facili e di grande impatto visivo. Oggi noi ci dirigeremo al Forte Colle delle Benne lungo un delizioso sentiero nel bosco che, quasi arrivati, regalerà scorci davvero mozzafiato sul lago e sulle cime circostanti e non ci faremo certo mancare una visita alla costruzione militare che fece parte del ricco sistema di fortificazioni in questa zona del Trentino. Seguiteci!
Dopo aver parcheggiato la nostra autovettura nei pressi del Ristorante Prime Rose, subito riguadagniamo la carrozzabile che, per questo primo tratto, calcheremo.Dobbiamo quindi stare attenti alle macchine in transito sebbene sia una strada poco trafficata. Oltrepassato un piccolo capitello, dovremo proseguire ancora lungo la via per circa un centinaio di metri: saremo così giunti al nostro reale punto d’avvio, ove la silvo-pastorale si stacca verso sinistra in salita fra gli alberi.
Superato un primissimo tratto con vista sulle ultime case di Levico, la nostra mulattiera s’introduce nel fittissimo bosco regalando, in caso di passeggiata estiva, un gran bel refrigerio. In autunno invece, i colori dorati fanno a gara per distinguersi dal verde che, ad inizio ottobre, ancora domina la valle.
E così, pian piano, alternando alcuni momenti di salita più intensa ad altri di falsopiano, non ci parrà proprio di star guadagnando quota. Ad un certo punto, ecco che la nostra via devierà vistosamente verso sinistra, risalendo più imperviamente il fianco del colle: non temete di sbagliare giacché tutto è ottimamente segnalato.
Passeggiando senza troppa fatica sotto ad uno stupendo tetto di foglie il tempo passerà davvero velocemente e i bimbi non si accorgeranno nemmeno della distanza coperta. Il passeggino invece corre senza troppi problemi e le ruote grandi superano senza alcuna difficoltà alcune canaline naturali. Ma, proprio in fondo, la luce innonda la fine del tunnel di alberi: cosa mai sarà?
Improvvisamente il bosco si dirada e il magnifico paesaggio si para dinanzi a noi: il lago di Levico è proprio sotto e con le sue azzurre acque sembra quasi volerci invitare poi a fare un giretto lungo le sponde… Le montagne tutt’intorno chiudono l’orizzonte, regalando una cornice davvero perfetta.
Noi proseguiamo sul nostro sentiero che, sicuro, si fa largo tra i vari terrazzamenti e, successivamente, si introduce nuovamente nel bosco: ormai però siamo quasi arrivati! Infatti una decisa curva verso destra ci consente di abbandonare definitivamente gli alberi e guadagnare il pianoro ove il Forte Colle delle Benne ci accoglie in tutta la sua robusta possenza.
I prati perfettamente tagliati invogliano a fare un bel picnic e sicuramente è senz’altro possibile: tra le frasche poi si nota anche l’azzurro del lago di Levico… Una sistemazione davvero bucolica! Noi consigliamo però assolutamente di visitare la roccaforte: pensate che per i bimbi possa essere noioso? Allora scegliete il tour guidato: il simpaticissimo (e super competente) Andrea saprà catalizzare la loro attenzione raccontando storie e aneddoti e, siamo certi, i piccoli saranno più attenti di noi (i miei, di 5 e 4 anni, non si sono distratti un attimo e hanno seguito le spiegazioni facendo anche molte domande, segno del grande interesse suscitato).
E così, addentrandoci in questa robustissima costruzione conservatasi in maniera esemplare, scopriremo che è stata edificata tra il 1884 e il 1889 (anche se la data precisa non è conosciuta) dal progettista Franz Scholz secondo le direttive di Julius Vogl, maggiore generale del Genio austriaco. Ebbe parecchie ottime intuizioni e cambiò totalmente la concezione di fortificazione, introducendo i muri obliqui (che resistevano meglio alle granate) e le cupole girevoli, mutuate direttamente dalle navi da battaglia.
Migliorò anche notevolmente la qualità della vita dei soldati impiegati all’interno, separando gli alloggi dalle postazioni di combattimento (che prima non avevano una netta distinzione). Osservando e analizzando i motivi delle disfatte dei forti durante le guerre d’Indipendenza italiane, attuò parecchie innovazioni anche nella gestione delle razioni di cibo, acqua e elettricità.
Forte Colle delle Benne fu pensato per proteggere la strada che collegava la Valsugana a Trento, centro nevralgico alla confluenza di molte valli e via obbligata per risalire la Valle dell’Adige e la Valle Isarco verso il Brennero. Insieme ad altre, faceva parte di un elaborato sistema di roccaforti atte a proteggere i confini dell’impero (seppur situati al loro interno) anche se, durante il primo conflitto bellico, non si trovò mai ad entrare in funzione completamente perché lontano dalla prima linea.
Grazie alla visita guidata potremo scoprire a cosa erano adibite i vari ambienti, com’era la vita di un militare e come ci si sarebbe comportati in caso di attacco. Non ultimo, si vedranno le postazioni d’artiglieria e sarà spiegato come avveniva la gestione e l’avvicendamento del personale di guardia. Tutte cose assolutamente interessantissime: non abbiate timore di portare i più piccoli, con le opportune parole (e Andrea le sa trovare) potranno entrare in contatto con la storia senza rimanerne scossi.
E quindi, terminato il sopralluogo, potremo accomodarci in uno dei bellissimi e lussureggianti prati per gustarci il nostro pranzo al sacco, prima di tornare alla macchina e proseguire con l’esplorazione della Valsugana, davvero piena di tesori e gioielli nascosti.
dove soggiornare? Noi abbiamo alloggiato all’Hotel Sorriso, proprio in riva al lago di Levico e con una vista davvero mozzafiato; per trovare una sistemazione che ci piaccia e sia rispondente alle nostre esigenze, il sito www.levicoterme.it (da pochissimo rinnovato) è assolutamente da consultare: con pochi semplici click si verrà indirizzati verso la struttura ideale, cui si potrà direttamente scrivere per un preventivo o per testarne la disponibilità. Inoltre, tante interessanti informazioni per programmare anche gite e attività nella bellissima cittadina termale!