Vi abbiamo già lungamente raccontato di quanto sia deliziosa e speciale la Val Passiria, un gioiello sconosciuto ai più che sale dai 325 metri di Merano sino ai 2509 del Passo del Rombo, valico che conduce in Austria. Superati gli abitati di San Martino e San Leonardo, una volta giunti a Moso dovremo dirigerci verso Plan, minuscolo paesino immerso nella rigogliosa natura dell’omonima valle. E da lì camminare in uno scenario grandioso sino a guadagnare le nostre mete: Lazinser Hof prima e Lazinser Alm poi. Pronti per scoprire questo paradiso ignoto?
Escursione invernale: consultare sempre l’Ufficio Turistico per verificare le condizioni del manto nevoso, la fattibilità del percorso e l’equipaggiamento da utilizzare
Dopo aver risalito in automobile tutta la Pfelderertal da Moso sino Plan, bisognerà necessariamente lasciare la propria autovettura nell‘enorme parcheggio appena al di fuori dell’abitato. A Plan, che fa parte delle Alpine Pearls, (un gruppo di località alpine particolarmente attente al green e alla mobilità sostenibile) infatti ci si muove rigorosamente senza macchina: è un paese car-free, cosa che gli conferisce un fascino davvero senza tempo.
Ci incamminiamo dunque, una volta posteggiato, in direzione dell’abitato che, superata la sbarra che impedisce l’ingresso ai mezzi motorizzati, dovremo attraversare tutto. Noteremo già le prime indicazioni: dovremo quindi seguire per Lazinser Alm, data ad un’ora e venti minuti circa (tempo estivo, naturalmente).
Seguendo pedissequamente la cartellonistica, in men che non si dica guadagneremo le ultime casette di Plan, pronti per iniziare la nostra avventura odierna. Pian piano, il sole inizia ad alzarsi nel cielo, illuminando le bellissime cime che, in inverno, sembrano ancor più frastagliate e nitide che in estate.
Avevamo già infatti provato questo percorso in estate, e ci era entrato nel cuore. Non potevamo quindi perdere l’occasione per ammirarlo anche innevato!
E così, in piano e senza alcuna fatica, abbandoneremo le costruzioni per avvicinarci al bosco. Oltrepassata una pista da sci (che scende dal Grunbodenhutte), la segnaletica ci verrà in soccorso per indicarci quanto manca alla meta: 40 minuti. Ma non temete: la strada è una sola, impossibile perdersi (o anche fare fatica).
Notiamo immediatamente una biforcazione: noi dobbiamo proseguire dritto sulla via battuta. A destra si stacca il tracciato dello sci di fondo, più impegnativo naturalmente del percorso per i soli pedoni e, certamente, non transitabile giacché riservato agli sportivi.
Noi camminiamo senza mai stancarci, giacché l’itinerario è veramente semplice. Sempre in lievissima salita (o addirittura in piano), ci permette di far spaziare il nostro sguardo, rinfrancando occhi e cuore con tutta questa meravigliosa bellezza.
Stiamo passeggiando ai piedi della Gurgler Kamm, una delle creste di confine che ci separa dall’Austria e dalla Otztal. Da qui sembra così bassa… Perché non ne vediamo che la parte più prossima, mentre ci è celata quella più elevata: sono presenti infatti cime che superano i 3000 metri (quasi tutte), con imponenti ghiacciai.
Proseguiamo facilmente all’ombra (nei mesi più rigidi, come dicembre e gennaio, il sole infatti non riesce a illuminare questo sentiero), scaldandoci passo dopo passo. Oltrepassato lo Spider Park (parco avventura sugli alberi dedicato ai più piccoli), gli alberi diverranno meno fitti, lasciandoci la possibilità di vedere la bellezza splendida di questa valle.
Dopo non molto però il bosco si riprenderà parte dello spazio a disposizione, ma noi saremo già giunti ad un grazioso ponte che ci permette di scavalcare un borbottante rio, mezzo ghiacciato. Gli oooooooh dei bimbi si susseguiranno, anche quando, alzando gli occhi, potranno notare Faltschnal Alm, poco più in alto, sapientemente illuminata dai raggi solari. Per oggi noi non ci andremo, ma chissà! Magari la prossima volta.
La strada devia verso destra, facendoci aggirare una collinetta: questo è un inequivocabile segno che, prestissimo, la nostra prima tappa sarà guadagnata. E infatti, scaldato dal sole, ecco comparire uno degli alpeggi più belli dell’Alto Adige: Lazinser Hof è conquistato!
Il maso Lazins (m. 1772) sembra uscito direttamente da un quadro. La sua bellezza lascia veramente di stucco! L’agglomerato giace adagiato al di là del rio Plan e non pare reale da quanto è pittoresco. Il ristoro è proprio al centro, tra i vari fienili e la piccola chiesetta, alle sue spalle. Un parco giochi (utilizzatissimo d’estate) è coperto di neve, ma non abbastanza da essere off limits per i più piccoli!
Potremmo fermarci già qui a Lazins, ma non possiamo non proseguire sino alla testata della valle. Essendoci già stati in estate, sappiamo bene che, oltre, lo spettacolo diviene, se possibile, ancora più bello! E quindi, gambe in spalla: si attraversa nuovamente un ponticello e si riprende a salire, sempre senza difficoltà alcuna.
Un rado boschetto ci accompagna mentre le nostre orecchie possono ascoltare il fragore del torrente che scorre a pochi metri da noi. Di fronte però, ecco che noteremo qualcosa di spettacolare: i raggi del sole si fanno strada tra le montagne, illuminando tutti quello che abbiamo dinanzi. E, da dietro una curva, ecco comparire lo spettacolo.
Lazinser Alm è molto più infondo rispetto a noi, ma possiamo ammirare tutta la splendida radura che domina dall’alto della sua posizione. Sembra di trovarsi in un sogno: il fiumiciattolo, le altissime montagne, i cumuli di neve, i riflessi… Insomma: quasi un puzzle.
E quindi, passo dopo passo, Malga Lazins (m. 1860) si avvicinerà sempre più a noi. Ma non prima di averci dato la possibilità di ammirare tutta questa bellezza. Dal momento che, in inverno, qui si congiungono le varie piste da fondo, è possibile guadagnare la meta non solo dal classico sentiero (quello estivo) ma anche da altre parti, per poter compiere un mini-giro circolare.
Ma la salitina finale va comunque affrontata: cinque minuti e finalmente potremo annoverare anche Lazinser Alm tra le nostre conquiste invernali! Non sempre è aperta, ma vale comunque la pena giungere sin qui, perché si tratta davvero di un luogo da sogno. Anche se dovremo attendere di tornare a Lazinser Hof per scaldarci.
E così non ci resta altro, dopo aver fatto il piano di meraviglia (ed esserci anche lasciati attrarre dalla meravigliosa Lazinsertal che si diparte dal ponticello prima di Malga Lazins… Torneremo, sicuramente in estate), di tornare indietro sui nostri passi e rientrare a Lazinser Hof, dove ci attende un lauto pasto.
Il Maso Lazins è noto infatti per essere uno dei ristori più belli e caratteristici dell’intera Val Passiria. E non sarà difficile immaginare perché non appena entreremo: la saletta con la stube è davvero accogliente e calda. I tavoli sono pochi e grandi e i commensali mangiano tutti insieme, pur non conoscendosi. Un ottimo modo per fare quattro chiacchiere!
Il menù qui è qualcosa di eccezionale: pochi piatti ma preparati con estrema perizia e amore. Doris, la cuoca (e padrona) guarnisce personalmente ogni portata: la passione per questo lavoro e per la propria terra si sente alla prima forchettata. Noi abbiamo provato il tagliere di speck e il tris di canederli su salsa al gongorzola. Non possiamo che consigliarveli con tutto il cuore!
Per tornare a valle, a Lazinser Hof noleggiano anche gli slittini: si tratta di speciali bob con gli sci, adatti più a trascinare i bimbi che per adrenaliniche discese. Ma, visto che il tracciato lo consente, il mezzo si può anche ritirare direttamente a Plan (il negozio Gufler Sport proprio alla partenza degli impianti) e poi portarselo dietro sin qui, tanto la pendenza è talmente irrisoria che non si farà la minima fatica. Sicuramente si potrà sfrecciare più velocemente e godersi così il ritorno!
A Lazinser Hof si può anche arrivare su di una caratteristica slitta trainata dai cavalli, per riservarsi poi solo il piacere della discesa. I bimbi sono i 3 anni vengono trasportati gratuitamente, mentre per gli altri (sino ai 12 anni) vi sono riduzioni. Ecco le info sul sito www.merano.sueditrol.it
Noi siamo stati al Wiesenhof Garden Resort di San Leonardo, a circa 15 chilometri di Plan, assolutamente ideale per le famiglie con i bambini. Recentemente rinnovato e ampliato, offre comodissime e luminose stanze, ben 3000 metri quadri di area benessere e un giardino davvero eccezionale. In estate un vero bengodi per i bimbi!
Il fiore all’occhiello del Wiesenhof Garden Hotel è senza dubbio la cucina, che meriterebbe almeno una stella Michelin. Prelibatezze sono preparate con estrema maestria e la scelta è ampia e variegata, naturalmente con attenzione agli intolleranti e a chi segue diete particolari. La sala giochi per i bimbi completa la già perfetta offerta!