La Wipptal è la valle più vicina all’Italia: appena si oltrepassa, infatti, il confine del Brennero, già si è arrivati in questo splendido territorio. Con molte bellissime laterali: la Gschnitztal è una di queste: superata la Obernbergtal e giunti a Matrei, si sale sulla sinistra, addentrandosi tra alte vette e panorami verdissimi. E proprio ammirando questi stupendi paesaggi, raggiungeremo la nostra meta di oggi: Laponesalm, malga autentica e caratteristica.
Per arrivare alla Laponesalm occorre risalire tutta la Valle di Gschnitz sino al suo limitare, ove si trova il divieto di transito e un grande parcheggio a pagamento.
Una volta che si giunge a Muhlendorf Gschnitz (che si noterà sulla sinistra), occorre proseguire oltre il grande piazzale e si guadagnerà l’area sosta, inizialmente un po’ nascosta da alcuni edifici. Il sentiero parte proprio dal posteggio, impossibile sbagliare!
Indicazioni per navigatore Google Maps: Muhlendorf Gschnitz
Dopo aver percorso tutta la Gschnitztal ed essere arrivati al grande parcheggio, saremo pronti per iniziare la nostra passeggiata odierna. L’itinerario è davvero molto semplice e può anche essere svolto con il passeggino: basterà sempre mantenersi sulla larga e levigata forestale (asfaltata sino alla meta)
Partiamo dunque! Subito noteremo la deviazione (e teleferica) per uno dei rifugi più noti delle Alpi dello Stubai: da qui infatti si sale per l’Innsbruckerhutte (m. 2369), assolutamente panoramicissimo ma anche abbastanza arduo da raggiungere. Chissà che non possa essere una delle nostre future mete!
Ma, se a destra potremmo tentare di guadagnare l’Innsbruckerhutte, a sinistra (transitando anche dalla Cascata Sandes) potremo invero provare a conquistare il Tribulaunhutte (m. 2064), altro ristoro d’alta quota assolutamente fantastico. Insomma, in Gschnitztal le escursioni proprio non mancano!
Ma noi quest’oggi non vogliamo fare troppa fatica e ci accontentiamo (si fa per dire) di arrivare sino a Laponesalm, con uno sforzo minimo ma una resa fantastica. Quindi, ignorando le due deviazioni, piano piano camminiamo sulla forestale che, in questo primo tratto, è pianeggiante e tranquilla.
Dopo un breve tratto (fortunatamente in mezzo agli alberi, che concedono una bella frescura nelle calde giornate estive), la strada (asfaltata sino alla meta, per cui fattibile anche con passeggino tradizionale) aumenta un po’ la sua pendenza, esigendo un minimo di fiatone da parte nostra.
Dovremo poi attraversare un ponticello, che ci permetterà di passare sulla sinistra orografica dello Gschnitzbach. Poco prima, una possibile deviazione: seguendo infatti il sentierino che s’addentra nel bosco, potremmo comunque giungere a Laponesalm (scorciatoia). Tale possibilità però non è fruibile con passeggino.
La scelta è assolutamente personale: noi abbiamo optato per rimanere sulla via principale anche perché, poco dopo, gli alberi si diraderanno lasciando che il nostro sguardo possa spaziare. La carrozzabile rimane leggermente più alta della deviazione, per cui regala scorci più panoramici.
E ora, superati gli ultimi alberi, è tutto un susseguirsi di fienili, casette, mucche, verdissimi prati… La parte terminale della Gschnitztal è veramente di una bellezza disarmante! Senza considerare anche il torrente che, in basso alla nostra sinistra, scorre impetuoso accompagnandoci col suo fragore.
In un’oretta abbondante ecco che, senza troppo affanno, Laponesalm (m. 1474) sarà alla nostra portata. Nascosta da graziosi alberi, all’inizio pare quasi non volersi far notare, ma poi panche e ombrelloni saranno segno inequivocabile del traguardo raggiunto.
Laponesam è naturalmente un punto di ristoro (dove si possono gustare ottimi piatti della tradizione locale) e offre anche un piccolo ma funzionale playground con scivolo, altalena e sabbiera. Comodissima anche la panchina proprio a ridosso del parco giochi: all’ombra e ideale per gustare un pranzo al sacco.
Il consiglio è di proseguire ancora per un pochino, oltrepassando quindi Laponesalm (in direzione Bremerhutte) perché il panorama è, forse, ancor più bello… Verdissimi prati sono puntellati da piccole costruzioni e le montagne si stagliano altissime verso il cielo blu… Anche qui non sarebbe per niente male fermarsi e fare un bucolico picnic. Pensateci!
Dopo aver fatto il pieno di meraviglia, saremo pronti per rientrare al parcheggio. Prima di andare via però, prendetevi ancora un’oretta per visitare il Muhlendorf Gschnitz, stupenda ricostruzione di un villaggio tipico locale. Ne vale la pena, così come di affrontare la breve salita (20 minuti) che conduce alla cascata Sandes: i suoi ioni infatti (spruzzati dalla potenza del getto) sono anche molto salubri e aiutano a purificare le vie respiratorie.
Noi abbiamo soggiornato proprio in Gschnitztal e ci siamo trovati benissimo: eravamo in un maso (che sono tra le sistemazioni più tipiche e accoglienti del territorio), l’Alfaierhof, a pochissima distanza dal parcheggio di Muhlendorf Gschnitz, raggiungibile anche a piedi.
Qui il relax è impareggiabile: gli appartamenti sono ampi e confortevoli, il giardino è una vera delizia e offre molti giochi per i bambini. Che, volendo, potranno anche entrare in stalla e provare a mungere una mucca! E le mucche stesse rientrano, da sole, ogni sera dal pascolo in fila indiana sulla strada: uno spettacolo veramente caratteristico!
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