Lago Sorapis e Rifugio Vandelli, coi bambini nella valle incantata

Oggi raggiungeremo uno dei laghetti più belli e scenografici di tutte le Dolomiti: il lago Sorapis, dalle azzurrissime acque, incastonato tra le meravigliose cime del Parco Naturale d’Ampezzo. Ci ristoreremo al Rifugio Vandelli, proprio dietro di esso: seguiteci nella nostra avventura!

  • Località di partenza: Passo Tre Croci
  • Parcheggio: alla località di partenza (difficoltoso, sosta lungo il bordo della strada)
  • Mezzi utilizzati: zaino portabimbo (passeggino non possibile)
  • Tempo medio: due ore circa
  • Difficoltà: medio – difficile (attenzione: tratti attrezzati con cordino metallico)
  • Dislivello: 120 metri – Passo tre Croci m. 1805 – Lago Sorapis m. 1927
  • Tipologia di percorso: prima parte in saliscendi per circa un’oretta, seconda parte in costante salita. Tre tratti attrezzati con cordino metallico

In questo itinerario vi sono passaggi attrezzati con cordino metallico: fare attenzione e valutare attentamente l’itinerario in base alla propria preparazione ed equilibrio (con bimbo sulle spalle)!

Come arrivare al Passo Tre Croci per salire verso il lago Sorapis

Per arrivare al lago Sorapis, è necessario partire da Passo Tre Croci. Il Passo Tre Croci si raggiunge direttamente da Cortina d’Ampezzo seguendo le segnalazioni ben evidenti (Misurina – Auronzo). Non fermatevi a Rio Gere (il grande parcheggio prima del valico), ma proseguite sino alla sommità).

Il sentiero verso il lago Sorapis con vista sul Cristallo

Per chi arrivasse invece da Auronzo oppure da Misurina, stessa cosa: affidatevi alla cartellonistica (direzione Cortina d’Ampezzo)  e perverrete facilmente al punto di partenza.

Non c’è un vero e proprio parcheggio a Passo Tre Croci: si sosta a lato strada. Arrivate presto la mattina, altrimenti non troverete posto e dovrete trovare altre soluzioni escursionistiche.

Nelle vicinanze del Passo Tre Croci, non vi è difficoltà alcuna

Il sentiero per il lago di Sorapiss parte dalla sommità del Passo Tre Croci

Dopo aver parcheggiato la nostra autovettura alla sommità del Passo Tre Croci, ci incamminiamo tranquillamente per il sentiero 215 che, in questo primo tratto, procede largo e liscio assolutamente in piano.

Inizialmente, il sentiero è largo e pianeggiante
Il panorama sul Cristallo è davvero spettacolare

Dopo dieci minuti di cammino, ecco che il tracciato cambia. Ad un bivio, bisognerà scendere (sono presenti segnalazioni) per qualche decina di metri, dove poi si riguadagnerà un dolce falsopiano che, più o meno, ci terrà compagnia per un’oretta circa, con bellissime viste sul gruppo del Cristallo (alle nostre spalle), e su quello dei Cadini di Misurina a sinistra. In fondo invece, la bella valle ove sorge Auronzo di Cadore, dominata dalle Marmarole.

Quando si arriverà alla prima impegnativa salita, significherà che ormai la parte facile del sentiero è alle spalle. Ora bisogna prestare attenzione: si incontreranno infatti alcuni tratti attrezzati con cordino metallico, il primo su roccia scivolosa, che conduce ad una scala che consente di superare un dislivello di alcuni metri, e poi in alcuni punti leggermente più esposti.

Il tratto su roccia scivolosa, facilitato da un cordino
La scala metallica che consente di superare un balzello roccioso
Il tratto più insidioso, con lo strapiombo da un lato

L’escursione al lago di Sorapis prevede tre tratti attrezzati con cordino metallico. Non è necessario l’imbrago però

Dopo aver terminato questi pezzi (tre in totale), ci si immetterà nella parte finale che, spesso, risulta fangosa. Superate ancora un paio di roccette scivolose, due tornanti in mezzo al bosco indicheranno che ormai siamo praticamente arrivati.

In fondo, il panorama verso il lago di Misurina

Ancora cinque minuti di strada pianeggiante (superato l’innesto per i sentieri 223 e 216 che conducono rispettivamente ai Tondi di Faloria e alla Forcella Marcoira) e finalmente si perverrà al bivio per il lago Sorapis (m. 1923) e il Rifugio Vandelli. Due minuti di cammino e la nostra meta ci accoglierà in tutta la sua bellezza.

Quasi quasi non sembra nemmeno reale con quell’azzurro intenso, e sorprende di trovarlo lì, proprio dietro una cunetta… Bianche pietre affiorano dalla superficie, rendendo anche maggiore il contrasto con le acque e le cime tutt’intorno, compreso il Dito di Dio (m. 2603), che sembra posto a sua guardia, offrono un anfiteatro di pietra praticamente unico: almeno una volta nella vita bisogna vederlo!

Ecco il Lago di Sorapiss, con il Dito di Dio che sale verso il cielo
Un incanto che non conosce confini… Molto frequentato!
Un colore turchese che ormai è celebre in tutto il mondo

Al Rifugio Vandelli e al lago Sorapis si arriva in circa due ore. Non è consigliato a chi soffre di vertigini

E qui si può consumare tranquillamente un bucolico pic-nic, magari nella parte più meridionale, ove sorge una bella spiaggetta, in corrispondenza del sentiero che risale il ghiaione verso il Rifugio Tondi, visto che la parte d’arrivo è molto frequentata.

Invero, si potrà anche decidere di andare direttamente al Rifugio Vandelli (m. 1926), a due minuti di distanza, per gustare qualche buona pietanza tipica accomodati sulle panche che regalano un panorama eccezionale verso Misurina e il suo lago.

Il Lago di Sorapiss è tra i più visitati delle Dolomiti

Nei giorni d’agosto, questi luoghi sono gettonatissimi, per cui l’ideale per goderseli è arrivare quanto prima, entro almeno le 11 del mattino: per tornare indietro infatti, spesso si forma la fila, dovuta ai frequenti incontri tra chi sale e chi scende.

In ogni caso è assolutamente un posto da vedere, perché il lago Sorapis, con le sue splendide acque turchesi, certamente vi stupirà e rimarrà impresso nella vostra memoria.

Per mangiare, ci si può affidare al Rifugio Vandelli, a soli 5 minuti
Dal lago di Sorapis partono molti sentieri, anche attrezzati

Consigli per l’escursione al lago di Sorapiss (con la via non attrezzata)

  • Arrivate presto alla mattina, oltre a parcheggiare, potrete godere della bellezza del lago senza troppa gente. È infatti frequentatissimo, soprattutto in alta stagione
  • Quest’itinerario non è adatto a bambini piccoli a piedi, per via delle difficoltà sopra menzionate: prima di intraprenderlo, ogni genitore dovrà valutare molto attentamente le capacità e la preparazione del proprio figlio. Se soffrite di vertigini, è da evitare anche con zaino portabimbo: avete sulle spalle i vostri cuccioli, non dimenticatelo!
  • Sui tratti attrezzati (brevi) non è necessario l’imbrago. Qualora però ci sentiate più sicuri, nulla vieta d indossarlo
  • Esiste un altro sentiero, NON attrezzato, che sale al lago di Sorapis: il 217. Parte dall’Albergo Cristallo (m. 1368) nei pressi di Federavecchia (scendendo verso Auronzo) e supera quasi 600 metri di dislivello per quasi 3 ore di cammino
Il Lago di Sorapiss va visto almeno una volta nella vita
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