Trentino

Lago delle Malghette: coi bambini tra Val di Sole e Campiglio

Oggi vogliamo portarvi alla scoperta di uno splendido lago alpino situato nel cuore del Parco Naturale Adamello Brenta, al confine tra Val di Sole e Val Rendena, in Trentino: stiamo parlando del lago delle Malghette (e dell’omonimo rifugio), situato in Val Meledrio, poco al di là di Passo Campo Carlo Magno. Chiara, con la sua famiglia, ha testato l’itinerario per noi e ci invita a provarlo: in effetti è una vera meraviglia!

  • Località di partenza: Malga Folgarida di Dimaro
  • Parcheggio: alla località di partenza, presso la malga (medio, gratuito)
  • Mezzi utilizzati: zaino portabimbo (passeggino da trekking non possibile)
  • Tempo medio: un’ora e un quarto circa
  • Difficoltà: facile
  • Dislivello: 230 metri – Malga Folgarida m. 1662 – Lago delle Malghette m. 1890
  • Tipologia di percorso: perlopiù pianeggiate con alcuni tratti in salita

Per puro caso, cercando in internet qualche bella escursione da fare con i bambini, mi sono imbattuta in una foto: uno splendido rifugio, adagiato sulle rive di uno spettacolare lago color smeraldo. E così subito è iniziata la ricerca dell’itinerario, la posizione e la via più comoda per accedere. E, come per magia, ho scoperto che questa meraviglia si trova in una valle che conosco molto bene, non a livello escursionistico ma bensì motociclistico: ci troviamo infatti nei pressi di Passo Campo Carlo Magno, un bellissimo valico alpino con una vista pazzesca sulle Dolomiti di Brenta.

Per raggiungere il lago delle Malghette ci sono diverse possibilità: dalle svariate località valligiane (Comezzadura, Folgarida, Marilleva e Madonna di Campiglio) infatti si possono utlizzare gli impianti di risalita e, attraverso svariati sentieri, raggiungere quindi il rifugio. Noi però, se possibile, preferiamo utilizzare le nostre gambe per vivere appieno la pace e la tranquillità che la montagna sa regalare.

Decidiamo allora per il sentiero che inizia dalla Malga Forgarida di Dimaro a quota 1662 metri: raggiungiamo così il punto di partenza (che si trova su una strada secondaria che si stacca dalla principale lungo la via d’accesso al passo: presente cartellonistica) in macchina e parcheggiamo lungo i lati della strada… Il nostro arrivo è accolto dal suono dei campanacci!

Lasciata la nostra autovettura, superiamo subito la Malga Folgarida e subito imbocchiamo il sentiero 265, che ci indica una tempistica di un’ora: se non contiamo le pause, l’indicazione è più che corretta. Neanche in tempo di fare il primo passo che ecco la prima deviazione: mucche al pascolo! Come sempre, per i bambini sono una vera attrazione, almeno per mia figlia, che letteralmente impazzisce alla loro vista.

Il sentiero parte in leggera salita e, a parte qualche piccolo strappo, prosegue quasi in piano. Solo il pezzo iniziale e la parte finale prevedono alcuni tratti in salita, ma nulla di esagerato e massacrante! Il tragitto si adatta benissimo ai bambini alle prese con le loro prime camminate, mentre invece per quelli più esperti sarà una vera e propria passeggiata assolutamente non faticosa.

Giungiamo così a una bellissima pineta che dobbiamo attraversare: in estate concede molto doni e qua e là troviamo delle buonissime fragoline di bosco e lamponi… Naturalmente non ci facciamo scappare l’occasione di assaggiarle: quasi quasi si riesce a litigare anche con i più piccini per decidere di debba mangiarle! Lungo il percorso troveremo diversi ponticelli da attraversare per i vari scoli d’acqua che si riversano dalle montagne: in luglio e agosto la maggior parte di essi è in secca o la portata d’acqua è veramente minima. La visione sulle Dolomiti di Brenta è un po’ nascosta dalla fitta boscaglia ma in alcuni tratti permette di sbirciare su questa imponente catena montuosa.

Terminato il bosco la vista si apre e, sulla nostra sinistra, troviamo una deviazione per la Malga Vigo, che si raggiungerebbe eventualmente in due minuti (ma noi la lasceremo per il ritorno). Proseguiamo dritti, attraversiamo la pista da sci e seguiamo le indicazioni “Lago delle Malghette – 15 minuti“, che ci riporta all’interno del bosco. Attenzione: in un primo momento non si capisce bene se si debba risalire lungo la pista da sci o proseguire per il bosco. Il sentiero si addentra però tra pini e abeti mentre la pista da sci deve essere lasciata alla nostra destra. Troverete dei cartelli in legno attaccati ad alcuni alberi.

Da qui il sentiero inizia a risalire ma tra un mirtillo e l’altro non ce ne accorgeremo neanche… In men che non si dica ci ritroveremo così all’incrocio con un altro percorso, ossia il sentiero dei pastori che giunge dall’arrivo della telecabina che parte da Comezzadura (segnavia 201). Ed eccoci ormai giunti a destinazione: si intravede il lago e da lì l’ultimo tratto in discesa ci conduce alla nostra meta!

Compare così alla nostra vista anche il rifugio adagiato sulle dolci rive del lago: ce l’abbiamo fatta! Attraversiamo così in fretta il muro in cemento che funge da passerella di collegamento tra il sentiero e il ristoro per guadagnare il tanto agognato traguardo (sulla nostra sinistra troveremo la cascata che scende verso valle).

Durante il periodo estivo il Rifugio Lago delle Malghette (m. 1890) è decisamente affollato ma troviamo con facilità un posto a sedere: ottima la scelta dei piatti; il servizio è veloce e gentile. Nonostante l’ottimo cibo e il delizioso relax, non ci soffermiamo molto: il giro delle rive ci aspetta. Dopo aver timbrato il nostro passaporto delle Dolomiti, tenuto come un oracolo, possiamo procedere alla scoperta dello specchio d’acqua.

Il periplo è una piacevole passeggiata in piano, non del tutto fattibile vicino alle rive in quanto in alcuni punti bisogna rientrare nel bosco e poi ridiscendere, con anche alcuni attraversamenti su massi… Nulla di difficile anzi, una vera e propria avventura per tutti i bimbi!

Purtroppo non abbiamo visto molti punti dove poter pucciare i piedini: l’angolo migliore si trova in fondo al lago sulla parte opposta rispetto al rifugio; in alternativa, ho visto qualche bimbo in ammollo lungo il pontile che collega il ristoro alle rocce della cascata.

Presso il rifugio non sono presenti giochi all’aperto per i bambini. Quest’ultimi potrete trovarli presso Malga Vigo, insieme a un bellissimo prato e mucche al pascolo: difatti, dopo aver ammirato per bene questo piccolo angolo di paradiso, riprendiamo il sentiero di andata, scendiamo a Malga Vigo (m. 1800) per una piccola sosta e per salutare gli animali.

Ristorati a dovere e con negli occhi ancora tutta la bellezza di questi favolosi paesaggi, rientriamo alla macchina lungo lo stesso sentiero dell’andata, felici di aver scoperto un’altra piccola perla in questo territorio meraviglioso chiamato Trentino Alto Adige.

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