Dolomiti

Laghetti di Bombasel, coi bambini ai piccoli zaffiri della Val di Fiemme

Nella catena del Lagorai, selvaggia e a tratti impervia, sono quasi 150 gli specchi d’acqua (tra più grandi e piccoli specchi d’acqua) che affascinano l’escursionista con i loro colori indaco: oggi noi raggiungeremo i laghetti di Bombasel, facilmente accessibili dal Rifugio Paion, in Val di Fiemme.

  • Località di partenza: Cavalese impianti di risalita Cermis
  • Parcheggio: alla località di partenza (molto grande, gratuito)
  • Indicazioni parcheggio Google Maps: https://goo.gl/maps/92qH5KZQH37pRDBNA
  • Mezzi utilizzati: zaino portabimbo (passeggino non possibile per scale e fondo dissestato)
  • Tempo medio: un’ora circa andata – un’ora ritorno
  • Difficoltà: facile – medio
  • Dislivello: 100 metri – Rifugio Paion m. 2229 – laghetti di Bombasel m. 2268
  • Tipologia di percorso: discesa, prima leggera e poi più ripida e successiva risalita

Laghi di Bombasel: si parte con gli impianti dal centro di Cavalese

Il nostro punto di partenza odierno si trova al termine degli impianti di risalita che, da Cavalese (ridente località di villeggiatura della Val di Fiemme) risalgono il crinale della montagna: sono ben 4 i tronconi e il trasporto durerà circa mezz’oretta. Tempo che volerà via velocissimo ammirando lo stupendo panorama circostante: chissà che incanto in inverno!

Una volta arrivati alla stazione di monte, Paion del Cermis, il paesaggio che ci si parerà dinanzi sarà grandioso: la nostra vista potrà spaziare a quasi 270 gradi, spingendosi addirittura alle vette delle Dolomiti di Brenta… La Marmolada e il Gruppo del Sella, meraviglie della Val di Fassa, le Pale di San Martino (gioielli del Primiero) e anche Corno Nero e Latemar: insomma, un panorama che davvero vale la pena d’essere ammirato almeno una volta!

Dopo aver indugiato (giustamente) per fotografe e ricordare il più possibile, sarà ormai tempo di iniziare la nostra escursione. Cominciamo dunque camminando in leggerissima discesa sino a guadagnare la Forcella Bombasel (m. 2180), calcando il raccordo invernale che collega il Rifugio Paion alle altre piste. Ci troviamo infatti all’interno del comprensorio del Cermis che, in inverno, offre ben 23 km di tracciati ottimamente innevati: un paradiso per gli sciatori!

Laghi di Bombasel: la passeggiata è priva di difficoltà. Ma non si usa il passeggino

La nostra via però, da semplice e praticamente pianeggiante, cambia radicalmente: dovremo infatti voltare verso sinistra scendendo lungo il sentiero che, facilitato da alcune corde fisse (senza strapiombi, ma solo per evitare fortuiti scivoloni) e scalini lignei, consente di perdere quota. Terminato questo breve tratto ecco che potremo vedere praticamente tutto il percorso sino quasi al suo limitare.

La mulattiera procede in salita alternando tratti più ripidi ad altri meno impervi; il fondo è parecchio sassoso per cui sarà opportuno prestare attenzione, soprattutto in caso di bimbi piccoli a piedi. Il panorama via via diviene maggiormente ampio e bello e riesce a farci ammirare anche le vette al confine con il Veneto, come Cima Uomo, il Forca Rossa e il Col Bechèr, oltre a quelle già riconosciute al Rifugio Paion.

Per arrivare ai laghi di bombasse ci vuole circa un’oretta

Dopo circa mezz’oretta ormai saremo ormai in prossimità dell’arrivo: un’erta infatti ci immette nell’ultimo tratto, ove il Castel di Bombasel (m. 2535) già inizia a far bella mostra di sé. Ancora pochi passi e ormai i laghetti di Bombasel saranno conquistati: il primo ci appare come una visione, nello splendore delle sue acque color indaco.

Ed è davvero un paesaggio idilliaco quello di cui godremo: le scure rocce del Lagorai (che, ricordiamo, non sono composti da Dolomia bensì di roccia di origine vulcanica, quindi più scura) si contrappongono ai trasparenti laghi, regalando contrasti che sembrano essere usciti dalla tela di un artista.

Ai laghi di Bombasel non c’è nessun rifugio aperto (obbligatorio pic nic!)

Moltissimi sono i sentieri che esplorano la torva catena del Lagorai ma pochi sono adatti alle famiglie coi bambini: scarseggiano infatti i punti di appoggio e le traversate sono spesso lunghe e poco segnalate… Certamente questa passeggiata ai laghetti di Bombasel si colloca tra quelle semplici e la bellezza e l’amenità del luoghi incanteranno grandi e piccini.

Per un colpo d’occhio ancor più spettacolare l’ideale è salire alla Forcella del Macaco (m. 2278), poco oltre. Seguendo infatti il sentiero 353-L06 (che, tra l’altro, ci consentirà di scoprire, subito dopo, anche il secondo laghetto, dalla superficie più ridotta), in poco più di 10 minuti si perverrà alla sella da dove si potrà scorgere, qualche centinaio di metri più in basso, anche l’esteso lago del Lagorai (m. 1868), raggiungibile con un ulteriore oretta di cammino.

I più allenati potrebbero proseguire verso i laghetti del Lagorai (m. 2270) ai piedi di Cima Laste (m. 2616) lungo il sentiero 316, oppure scendere al Bivacco Malga Nuova di Val Moena (m. 1744), per poi rientrare a Cavalese per l’omonima valle… Percorsi però, come abbiamo già accennato, lunghi e non adatti a genitori con bambini.

Laghi di Bombasel: ideali per una gita in famiglia

Una volta terminata l’esplorazione potremo ritornare sulle rive dei laghetti di Bombasel per poter consumare un bucolico picnic (non vi sono ristori attrezzati): mentre i bimbi tirano qualche sasso nelle acque color zaffiro, noi potremo rilassarci e godere dello splendido paesaggio, con anche qualche pecorella che verrà a farci visita…

E, una volta trascorso il giusto tempo, saremo pronti per rientrare alla partenza degli impianti e, successivamente, alla macchina: non dimenticate però una sosta al Rifugio Paion dove i bimbi potranno sbizzarrirsi al piccolo e delizioso parco giochi.

Itinerario per Laghi di Bombasel – Geoflyer Europe 3D Maps
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