Dolomiti

Al laghetto Wuhnleger con le ciaspole: incantevole Catinaccio!

Il Catinaccio, con la sua meravigliosa mole, è una delle montagne più fotografate dell’Alto Adige. E non certo a torto: è semplicemente meraviglioso! Uno dei punti più belli dal quale ammirarlo è senz’altro il sentiero che, da Lavina Bianca, sale sino al pittoresco laghetto Wuhnleger, in Val di Tires. Siete pronti per scoprirlo assieme a noi durante una deliziosa escursione invernale?

  • Località di partenza: Lavina Bianca, parcheggio del Centro Visite Sciliar – Catinaccio
  • Parcheggio: alla località di partenza (enorme, gratuito in inverno mentre a pagamento in estate)
  • Mezzi utilizzati: ciaspole
  • Tempo medio: un’ora circa
  • Difficoltà: medio
  • Dislivello: 240 metri – parcheggio m. 1170 – laghetto Wuhnleger m. 1402
  • Tipologia di percorso: costante salita che alterna tratti ripidi ad altri più dolci

Escursione invernale: consultare sempre l’Ufficio Turistico per verificare le condizioni del manto nevoso, la fattibilità del percorso e l’equipaggiamento da utilizzare

Laghetto Wuhnleger: dove parcheggiare per l’escursione

La Valle di Tires, spettacolare e stretta, si snoda da Aica di Fiè e giunge sino al Passo Nigra, dove si congiunge con l’altrettanto splendida Val d’Ega. Facente parte del territorio dell’Alpe di Siusi, vanta un panorama sul Catinaccio che non ha eguali nelle Dolomiti.

Il meraviglioso paesino di Lavina Bianca, con vista impareggiabile sul Catinaccio

E il luogo migliore per ammirarlo è senz’altro Lavina Bianca, una piccola frazione proprio poco sopra San Cipriano, uno dei borghi più grandi (ma parliamo sempre di poche centiaia di abitanti). Al bivio per il paese voltiamo dunque a sinistra e saliamo seguendo le facili ed evidenti indicazioni per il Centro Visite Sciliar – Catinaccio. Arrivati alla rotonda, giriamo a sinistra e spingiamoci il più in là possibile all’interno del parcheggio, giacché il nostro sentiero prende il via al suo limitare.

Una volta posteggiato, la strada asfaltata, ci conduce poi alle ultime casette di Lavina Bianca, ove il paesaggio sul Catinaccio è già qualcosa di realmente spettacolare.

Si sale verso il laghetto Wuhnleger
Da Lavina Bianca verso il laghetto Wuhnleger

Laghetto Wuhnleger: si sale dal Centro Visitatori di Lavina Bianca

E così siamo pronti per affrontare la nostra salita odierna: il sentiero 4A sarà il nostro compagno. La meta, il laghetto Wuhnleger, è dato a 40 minuti ma, con le ciaspole e i bimbi, impiegheremo sicuramente qualcosina in più, anche perché le soste fotografiche non saranno certo poche…

La bellezza del paesaggio
L’impareggiabile vista sul Catinaccio
Paesaggi incantati

Il percorso, dopo un iniziale (e ingannevole) tratto pianeggiante, s’inerpica subito sul fianco della montagna, lasciando però che la fatica sia notevolmente mitigata dal panorama spettacolare che via via viene mostrato ai nostro occhi. Dopo un fienile e un bivio (dove dovremo mantenerci a sinistra), la pendenza si farà ancora più erta ma, dopo poco, una circolare panchina ci inviterà ad un sano relax: benessere puro, con vista impareggiabile.

Il tratto panoramico però sta per terminare: più avanti infatti ci aspetta già il bosco, pronto a darci il benvenuto. In estate questo è sicuramente uno dei pezzi più apprezzati dai trekker, giacché l’ombra degli alberi offre una gradevole frescura. In inverno il sole invece filtra di rami regalando dei chiaroscuri incredibili, riflessi sulla neve davvero incantati.

Relax alla panchina circolare
Paesaggi che sembrano usciti da un puzzle
L’incantevole bosco

Laghetto Wuhnleger: una salita erta ma breve e non impegnativa

Un ampio tornante, seguito poco dopo da un altro, ci consente di guadagnare velocemente quota con meno fatica rispetto a prima, sempre sorvegliati da pini, abeti e larici. Ma la compagnia durerà ancora poco: i tronchi lasceranno infatti lo spazio ad una radura che ci indica chiaramente che ormai, al laghetto Wuhnleger, non manca poi molto.

Chiaroscuri nel bosco

Camminando ora con meno affanno, in breve guadagneremo un crocicchio da dove, inaspettatamente, inizia a fare capolino perfino il Latemar: ci troviamo davvero in un luogo di rara bellezza e decisamente sconosciuto ai più. Proseguendo sul sentiero 4A arriveremmo, in un’ulteriore oretta, al Rifugio Monte Cavone – Tschafonhutte (m. 1733), uno dei più spettacolari di tutta l’area. Noi oggi però ci accontentiamo di un’escursione più breve ma sicuramente appagante, anche per i bimbi: dal bivio infatti dobbiamo proseguire dritto, in direzione del laghetto Wuhnleger, ormai a cinque minuti di piacevole passeggiata.

E così iniziamo ad avanzare, in leggera discesa ormai, verso la nostra meta: un solitario casolare in mezzo ai prati ci dà il benvenuto in questa landa meravigliosa e poco frequentata. Soltanto gli amatori infatti si spingono qui, in inverno. In estate invece preparatevi ad incontrare molta più gente!

Si esce dal bosco e compaiono le ultime propaggini dello Sciliar
Il bivio per il Wuhnleger e il Rifugio Monte Cavone
Un maso in mezzo alla radura

Il laghetto Wuhnleger e lo splendido panorama sul Catinaccio

Ma cos’è quel recinto in alto? Eccolo, è il nostro laghetto Wuhnleger!
Non aspettatevi di trovare un lago enorme: il Wuhnleger (m. 1402) è un minuscolo specchio d’acqua, talmente piccolino da non essere quasi nemmeno segnato sulle cartine… Ma invece c’è e la sua posizione è davvero incredibile: il Catinaccio è proprio di fronte e desidera ardentemente specchiarsi sulla sua superficie (più difficile in inverno, quando è ghiacciato e ricoperto di neve) mentre il Latemar sembra osservarlo da lontano, quasi timoroso di dar fastidio al suo esimio collega.

Il magnifico Wuhnleger con il Catinaccio sullo sfondo
Spunta anche il Latemar

Noi, dopo tanto faticare, ci accomodiamo su una delle deliziose panchine sotto i rami per un gradevole sorso di thè caldo e per addentare un panino: quando mai ci ricapiterà di poter pranzare con un simile panorama? Volendo, si potrebbe rientrare a Lavina Bianca proseguendo lungo il segnavia 4 e poi 4A, giungendo all’hotel Patissenhof (sopra l’abitato di Tires) e poi risalendo al parcheggio.

Ma noi ci accontentiamo di quanto fatto e decidiamo di ritornare lungo la strada già conosciuta: avremo così modo di ammirare ancora quel magnifico panorama che ha reso tanto famosi questi luoghi immensamente speciali.

Una piacevole sosta sulle rive del Wuhnleger
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