La zona di Bressanone, Rio di Pusteria, Maranza e dintorni è semplicemente fantastica. Il paese che più ci piace in quest’area è senza dubbio Valles: una valle stretta, contornata da alte cime e con passeggiate che definire speciali è essere parchi di complimenti. E proprio per questo oggi vi vogliamo portare con coi a scoprire una malga davvero speciale, poco nota e che pure alcuni autoctoni non conoscono… Venite a Labiseben Alm e fate il pieno di meraviglia!
Per arrivare a Malga Fane, nostro punto di partenza, è necessario salire nella Valle di Valles e percorrerla tutta, superando il bucolico paese e salendo lungo la stretta e ripida carrozzabile che, con una serie di tornanti, permette d’arrivare proprio poco prima dell’alpeggio.
Attenzione: durante i mesi di luglio e agosto (e nei weekend di giugno e settembre) la strada è chiusa al trafficoed è necessario servirsi del bus navetta che parte dal parcheggio di Berg am Boden, dopo gli impianti.
Altrimenti, si può salire a piedi tramite il Sentiero del Latte. Dovete aggiungere però almeno un‘altra ora e mezza di camminata e 350 metri di dislivello.
Una volta giunti al parcheggio di Malga Fane, dobbiamo proseguire per circa 10 minuti sino a guadagnare il delizioso villaggio alpestre. Ma non temete: ne bastano la metà per rimanerne affascinati!
Si perché appena “girerete l’angolo“, ecco che Malga Fane comparirà in tutta la sua bucolica bellezza. E statene certi: non vi sembrerà vero quello che avrete dinanzi agli occhi.
Guadagnate dunque la chiesetta e le casette. Potete scegliere una delle tre malghe (Gattererhutte, Sennhutte e Zingerlehutte) per bere un caffè, mangiare una fetta di torta o semplicemente riposare prima d’iniziare la fatica.
Lasciare Malga Fane sarà proprio difficile poiché è veramente un luogo che pare un quadro. Ma tanto dobbiamo ripassarci al ritorno… Per cui si potrà ancora dare un’occhiata per tenerla impressa nel cuore.
Iniziamo quindi a salire sulla larga forestale 17. Questo primo tratto è comune alla camminata che conduce al Rifugio Bressanone, già testata con grande soddisfazione (nonché fatica).
Pian piano che Malga Fane si allontana, noi ci addentiamo nella Valler Schramme, una stretta gola scavata dal torrente Valles che scende fragoroso verso Rio di Pusteria.
E proprio il rio vediamo scorrere in fondo alle scoscese pareti rocciose. Tutt’intorno è verde abbagliante: non possiamo che rimanere soggiogati da tanta bellezza.
La forestale non è mai pericolosa. Pur essendo a strapiombo sulla gola, sono state montate delle balaustre per impedire avvicinamenti rischiosi al bordo (soprattutto da parte dei bambini). È indubbiamente molto particolare camminare con tutte le rocce aguzze che ci sovrastano!
Il canyon mano a mano poi si addolcisce, lasciando che il fiume torni a lambire la via: è il segno che, poco dopo, ci lasceremo alle spalle tanta asperità per godere di un qualcosa di nuovo e ancor più maestoso.
E così è: se Malga Fane vi ha fatto innamorare, quello che vedrete dopo la fine della Valler Schramme vi lascerà interdetti: un’altra valle si apre, ancor più spettacolare, smeraldina e particolare. Piena di marmotte e veramente poco frequentata.
Ma noi non dobbiamo percorrerla: se lo facessimo infatti, arriveremmo al già menzionato Rifugio Bressanone. Alla fine della forra infatti ci troveremo ad un bivio: noi volteremo a sinistra, imboccando il sentiero 18 che, in questo primo tratto, pare assai pendente.
E non è solo un’impressione: la forestale è veramente ripida e metterà a dura prova la nostra resistenza. Infatti, per arrivare al bivio, abbiamo impiegato poco meno di un’oretta e ancora 30/45 minuti ci mancano prima di arrivare alla meta. Possiamo però riposarci sulla provvidenziale panchina messa proprio alla base della salita: forse proprio un invito!
Ma bisogna continuare. Il torrente scorre anche in questo caso proprio accanto a noi e, se ci voltiamo, tutt’intorno a noi vedremo verdi prati e cime poco dietro… La bellezza di questo luogo davvero è sublime.
La fatica si fa certamente sentire ma, non appena sentiremo che invece sta spianando, sarà perché ormai mancherà davvero pochissimo. L’ultimo tratto è difatti pianeggiante e permette di vedere già la sagoma delle casette che dobbiamo raggiungere: Labiseben Alm è ormai quasi conquistata.
Labiseben Alm (m. 2138) è una malga veramente bucolica e deliziosa in mezzo ad un pianoro color smeraldo. Aperta al pubblico, offre un servizio ristorazione molto ruspante e genuino. Da non perdere il latticello e il formaggio: una vera golosità.
Da qui si potrebbe continuare (i più esperti) verso il famoso lago Selvaggio (m. 2532) per poi scendere verso il già menzionato Rifugio Bressanone e chiudere infine l’anello rientrando a Malga Fane. Giro spettacolare ma riservato ai trekker allenati e attrezzati.
Noi ci godiamo la pace di questo luogo, molto poco frequentato e splendido: un vero gioiello! E poi rientriamo facilmente lungo l’itinerario dell’andata, magari indugiando un pochino a Malga Fane prima di tornare definitivamente alla macchina.