Salendo lungo la strada del Passo Rolle da Predazzo s’incontra presto, dopo Bellamonte, un piccolo paese che però da il nome ad una delle più importanti aree delle Dolomiti Trentine: Paneveggio, sede del famoso parco naturale, che si estende fino alle Pale di San Martino, comprendendo la stupenda Val Venegia, parte dei Lagorai e dell’Alpe Lusia, nonchè il celeberrino “bosco che suona“, dove si trova l’abete rosso della Val di Fiemme, col cui legno si costruisce nientepopodimenoche il violino Stradivari.
All’interno di questa zona protetta, le camminate da fare sono veramente molteplici, la maggior parte delle quali adatte anche ai nostri bimbi: se però volete fare veramente quattro passi, ma assicurare ai più piccini uno spettacolo che li lascerà entusiasti, allora non potete che visitare il recinto dei cervi!
Lasciata la macchina all’ampio parcheggio del centro visitatori (a pagamento), dove potrete senz’altro fare una capatina, leggendo del prezioso legno utilizzato un tempo dai più noti liutai, nonchè notizie riguardo alla flora e la fauna locale, si prende il pianeggiante sentiero, adatto anche ai passeggini, che si snoda da dietro la struttura in direzione valle: in non più di 10 minuti (come da – precise – indicazioni) si arriverà già in prossimità delle reti, per giungere finalmente al punto di osservazione principale, ossia una terrazza in legno, dove poco lontano sogliono riposarsi gli ungulati.
Si può essere più o meno fortunati, ma in genere sono abituati alla presenza dell’uomo, per cui non è raro vederli avvicinarsi al recinto, per la gioia dei più piccini! Spesso, i genitori sono armati di pane e altri cibi, ma è rigorosamente proibito dar loro da mangiare; nonostante questo divieto, non è raro imbattersi in questa pratica, e conseguentemente, in un affollamento dei bellissimi animali proprio vicini a noi.
Io ricordo che mi ci accompagnava mio nonno, quando ero piccola, a vederli, e quindi portare i miei bambini è una sorta di continuità nella tradizione; estintisi nel 1893 con l’abbattimento dell’ultimo esemplare, nel 1957 sono stati reintrodotti tramite una coppia, che ha senz’altro assunto pedissequamente al suo compito, tanto che ad oggi si contano diversi branchi, che non è difficile avvistare durante le escursioni nel parco stesso.
Dicevo prima che vedere i cervi e i caprioli suscita sempre grande entusiasmo nei bambini, forse perchè anche ammirarli (da vicino) è decisamente molto faticoso, e poi Bambi docet: quale animale è più tenero di un cerbiatto?
E’ possibile fare il giro tutt’intorno al recinto, ma non col passeggino, dal momento che poi il sentiero si restringe di parecchio e diventa pieno di radici: i più grandicelli potranno senz’altro avventurarsi col papà e la mamma, mentre i piccoli dovranno per forza essere portati sulle spalle, con marsupio o zaino.
Consiglio davvero una visita, perchè davvero sentirete i vostri bambini fare oooooh! (e non solo loro…anche io lo faccio ogni volta!)