Il Passo San Pellegrino è uno dei luoghi più pittoreschi delle Dolomiti. Mette in collegamento Falcade e l’Agordino con la Val di Fassa, quindi Veneto e Trentino: da una parte, abbiamo il Gruppo dei Monzoni e le Creste di Costabella con Cima Uomo, la più alta elevazione (m. 3003) mentre dall’altra le vulcaniche moli di Col Margherita, Juribrutto, Cima Bocche. Dal Passo partono tante deliziose passeggiate ma, invero, vi si può anche soggiornare ed è un’esperienza unica, immersi nella natura, nel verde e da dove si possono ammirare albe e tramonti spettacolari. Oggi vi parliamo del Rifugio Albergo Miralago, un piccolo gioiello che dovete assolutamente conoscere!
Rifugio Albergo Miralago – La storia
La storia dell‘Albergo Miralago è molto lunga e parte dagli anni ’60, quando qui al Passo San Pellegrino c’era poco o niente e la neve si spalava ancora a mano. Bepi Zac, pioniere della montagna ed esperta guida alpina, saliva sin quassù, con la devota moglie Maria, da Soraga per tagliare il fieno: si innamorò presto del Lech de le Poze e decise che avrebbe voluto costruire un ristoro per i turisti e i viandanti.
Naturalmente l’impresa risultò ardua per i pochi mezzi a disposizione. Ma si sa, quando c’è passione e amore, le difficoltà si superano e tutto pare più facile: così, dopo qualche tempo, il Rifugio Miralago fu pronto per dare riparo a chi transitava per il Passo San Pellegrino che, nel frattempo, si stava sviluppando nel settore turistico con gli impianti che, oggi, sono il suo fiore all’occhiello.
Bepi Zac poi decise di dedicarsi alla costruzione del Rifugio Passo delle Selle (che vi consigliamo come escursione, sempre dal Passo San Pellegrino) lasciando la conduzione del Miralago al figlio Ivano che, tuttora con la moglie Carmen e il figlio Pietro, lo gestisce con grande calore.
Quello che fa la differenza al Rifugio Miralago è l’accoglienza: non potrete venire qui e non sentirvi come a casa vostra. Vi sarà dato il benvenuto col sorriso e, non appena entrerete, vi sentirete catapultati in una realtà d’altri tempi: come non amare un luogo da cui trasuda la passione per il territorio, la voglia di soddisfare i propri ospiti e la cura per i dettagli?
Un’esperienza di vacanza qui è indimenticabile. Provatela e poi ci sapete dire.
Rifugio Albergo Miralago – Le camere
Le camere del Rifugio Miralago sono in stile alpino, semplici ma curate nei dettagli. Dispongono tutte di balcone che si affaccia o sulle vette dolomitiche di Cima Uomo oppure sul Col Margherita… Svegliarsi la mattina con questo panorama è davvero incredibile!
Sono naturalmente a disposizione anche stanze familiari con dotazioni per i più piccini, come spondine o culle.
Rifugio Albergo Miralago – Il ristorante
Il ristorante del Rifugio Miralago è veramente il fiore all’occhiello della struttura. La “Stua de Zach” è una osteria tipica trentina la cui anima è lo chef Pietro Pellegrin, figlio dei proprietario Ivano, che delizia qualsiasi ospite con la sua cucina ladina ma rivisitata in chiave gourmet.
L’atmosfera è calda e accogliente, come si addice ad un vero e proprio rifugio. E le aspettative non saranno poi deluse: il menù è studiato nei minimi particolari e coniuga tutta la sapienza e l’esperienza di Carmen (mamma di Pietro) con l’estro dello chef, che trae dalle spezie la sua personale ispirazione per creare sempre nuovi piatti d’ispirazione autoctona.
Qui alla Stua de Zach, oltre che cenare o pranzare, gli ospiti possono naturalmente fare colazione: qui troverete marmellate e torte fatte in casa, burro di malga, yogurt, formaggi e salumi locali… Insomma, la giornata inizia sempre nel migliore dei modi. Con vista sul Lech da le Poze: un panorama che non stanca mai e che riesce sempre a sciogliere il cuore.
Importantissimo sapere che il Miralago (e il suo ristorante) è associato all’AIC e quindi qui potrete trovare una grande attenzione per il senza glutine: basterà farlo presente all’atto della prenotazione. Così come nessun problema anche per gli intolleranti al lattosio, che troveranno tutto quel che occorre per consumare i propri pasti in tutta serenità.
Rifugio Albergo Miralago – Il centro benessere
La zona SPA dell’Hotel Miralago è raccolta, ma senza dubbio deliziosa e dotata di tutto quel che serve per un gradevolissimo relax tra le montagne.
La vasca idromassaggio permette di ammirare la neve e il paesaggio proprio fuori dalla finestra… Tornare dopo una giornata sugli sci o una passeggiata e immergersi nel caldo tepore delle acque, non ha effettivamente prezzo!
Naturalmente non mancano nemmeno la sauna e il bagno turco: ideale per concedersi quella serenità che spesso, in città e durante la frenesia quotidiana, viene a mancare.
Completa l’offerta anche il solarium: insomma, cosa volere di più?
Cosa fare vicino al Rifugio Albergo Miralago
L’Albergo Miralago si trova in posizione spettacolare sul Passo San Pellegrino. E da qui è possibile, sia in estate che in inverno, effettuare innumerevoli passeggiate: la natura, tutt’intorno, è davvero meravigliosa! Ecco qualche spunto.
Escursioni al Passo San Pellegrino in estate
- Rifugio Fuciade: la più classica delle passeggiate che partono dal Passo San Pellegrino (ed esattamente dall’Albergo Miralago) è quella che conduce a Fuciade. Fattibile tranquillamente in un’oretta anche con il passeggino da trekking, è meta amata da migliaia di persone ogni anno. La bellezza del paesaggio, la facilità d’accesso e gli innumerevoli prati a disposizione consacrano Fuciade come una delle escursioni più apprezzate delle intere Dolomiti! —–> Leggete l’escursione completa: https://www.babytrekking.it/tutti-fuciade-col-passeggino/
- Rifugio Passo delle Selle: tutto in famiglia! Lo zio dello Chef Pietro è infatti il gestore del Rifugio Passo delle Selle, che si scorge direttamente da Passo San Pellegrino guardando in direzione delle Creste di Costabella. La camminata dura un paio d’ore per circa 600 metri di dislivello, ma ne vale la pena: da lassù il panorama spazia anche sul Catinaccio e sulle vette della Val di Fassa —–> Leggete l’escursione completa: https://www.babytrekking.it/bambini-al-rifugio-passo-selle-tra-panorami-e-storia/
- Sentiero Attrezzato Bepi Zac: parte proprio dal Passo delle Selle e, in circa 3 ore, conduce alla Forcella Ciadin da dove, poi, si rientra al Passo San Pellegrino (compiendo così un anello). La via ferrata è molto spettacolare (mai difficile) e permette di entrare in contatto con le trincee e le postazioni austriache della Grande Guerra, nonché di ammirare un panorama veramente unico
- Forca Rossa: si parte da Col de Mez (raggiungibile in macchina in 5 minuti dal Miralago o con una breve passeggiata) e, piano piano, si risale la Valfredda (sopra il Rifugio Flora Alpina) per poi inoltrarsi tra solitari prati e pascoli sino a raggiungere la vetta della montagna, ultima propaggine della Marmolada. E qui è uno dei pochissimi posti, sulle dolomiti, dove è possibile vedere gli stambecchi! —–> Leggete l’escursione completa: https://www.babytrekking.it/forca-rossa-valfredda-falcade/
Escursioni al Passo San Pellegrino in inverno
- Rifugio Fuciade: il Rifugio Fuciade è aperto anche in inverno e la passeggiata è la medesima che in estate, facile e super panoramica. C’è anche, volendo, il servizio “gatto delle nevi” per il trasporto, qualora non ve la sentiste di camminare: basterà telefonare e vi verranno a prendere! —–> Leggete l’escursione completa: https://www.babytrekking.it/fuciade-inverno-val-di-fassa/
- Malga Peniola: spostandosi di qualche chilometro verso Moena, ecco che il ventaglio passeggiate si amplia ulteriormente. E si parte quindi da Malga Panna per effettuare quest’altra facilissima escursione, anche con passeggino da trekking (la strada è infatti asfaltata). A Malga Peniola si può mangiare (è aperta in inverno) e il contesto è assolutamente unico
- Malga Monzoni: siamo già a Pozza di Fassa e la passeggiata prende il via dal Camping Vidor. Si sale sino a Malga Crocifisso e poi si volta a destra, salendo in Val Monzoni. Dopo circa 2 ore dalla partenza, perverrete quindi a Malga Monzoni, dove è possibile mangiare. E da dove si può rientrare con lo slittino!
- Baita Ciampiè: sempre partendo dal Camping Vidor, invece che voltare a destra in Val Monzoni, si prosegue dritto nella gola entrando quindi in Valle San Nicolò. La via è tutta battuta sino a Baita Ciampiè. E anche qui si può utilizzare lo slittino per tornare sino a Malga Crocifisso! —–> Leggete l’escursione completa: https://www.babytrekking.it/valle-san-nicolo-ciaspole-val-di-fassa/