Il Catinaccio è uno dei gruppi più importanti delle Dolomiti e divide la Val d’Ega e l’Alto Adige dalla Val di Fassa e il Trentino; molte e famose sono le sue vette, come la Roda di Vael, Cima Coronelle, la Croda di Re Laurino e le conosciutissime Torri del Vajolet: proprio sotto ad esse, dal versante meno fotografato però, oggi raggiungeremo Haniger Schwaige – Malga Costa, tramite un facile e quasi pianeggiante sentiero, per poi tornare al punto di partenza tramite un brevissimo trasferimento in bus di linea.
Dopo aver lasciato la nostra autovettura al parcheggio gratuito in prossimità della seggiovia “Re Laurino”, in località Frommer Alm, poco prima della sommità del Passo Nigra provenendo dal Passo Costalunga, subito ci avvaliamo dell’impianto che, in poco meno di un quarto d’ora, ci consente di raggiungere il panoramicissimo Rifugio Fronza alle Coronelle, con vista stupenda su tutte le montagne circostanti.
Da qui sono numerose le escursioni che si possono intraprendere, come la facile traversata lungo il sentiero Majarè sino al Rifugio Paolina, oppure la difficile ascesa, con tanto di ferrata, al Rifugio Passo Santner (m.2734) e poi la successiva discesa al Rifugio Re Alberto (m. 2621) e ai rifugi Vajolet e Preuss… Noi oggi iniziamo in discesa, seguendo inizialmente la via proprio per il Rifugio Paolina (m. 2126), che abbandoneremo però molto presto, al primo bivio.
Dal crocicchio di sentieri volteremo a destra, in discesa, in direzione Haniger Schwaige. Durante questa prima parte di tracciato, potremo ammirare il Latemar (m. 2791) alla nostra sinistra, in tutta la sua possente bellezza e, poco oltre, il Corno Bianco (m.2317) e il Corno Nero (m. 2439), meta di numerose facili passeggiate dal sottostante Passo Oclini. Pian piano, seguendo la larga carrareccia, perdiamo quota sino ad arrivare ai 2035 metri del bivio per Messner Joch: la nostra meta è data ad un’oretta di cammino.
Subito dopo aver seguito la nuova strada ci troveremo ad un ulteriore incrocio, dove dovremo invece iniziare leggermente a salire. Da qui la larga mulattiera si trasforma in un classico sentierino di montagna, alternando alberi a prati, nonché brevi salite ad altrettanto rapide discese. Davanti a noi la piatta mole dello Sciliar con, sulla punta, il Rifugio Bolzano (m. 2450), meta di moltissimi escursionisti e, alla nostra destra, la muraglia del Catinaccio, che ci accompagnerà sino a destinazione.
Successivamente all’incontro con qualche mucca e aver attraversato anche qualche flebile torrente, ecco che presto incontreremo gli escursionisti che salgono dal Passo Nigra, avvalendosi del sentiero 7 (che diventerà anche il nostro). Siamo ormai a metà strada e si prosegue sempre molto facilmente all’ombra dei rami. Dopo aver oltrepassato un grazioso ponticello di legno ed aver affrontato un’erta, arriveremo ad una grande panca ove potremo riposarci prima di affrontare l’ultimo (semplice) tratto.
Ancora una decina di minuti di cammino e finalmente arriveremo a splendidi prati verdi, ove la nostra vista si apre sulla valle di Tires e lo sguardo riesce a spingersi sino a Bolzano; le Crode di Ciamin (m. 2750) si stagliano enormi di fronte a noi, e la incombente mole del Catinaccio torna a farsi ammirare: ormai siamo praticamente arrivati! Ancora un centinaio di metri e, da dietro una curva, ecco scorgere il tetto della nostra Haniger Schwaige – Malga Costa, splendidamente ubicata tra lussureggianti pascoli.
E qui non c’è che l’imbarazzo della scelta per defaticarci e ristorarci: molti sono i tavoli messi a disposizione del rifugio ma è presente molto spazio anche al di fuori dell’area riservata. Ci sono anche alcuni giochi per i bambini, che così potranno sfogare le loro ancor presentissime energie prima di pranzare oppure di schiacciare un pisolino al ritorno (magari comodamente seduto nello zaino, sulle spalle di mamma o papà). La cucina è quanto di più tipico si possa trovare in una malga altoatesina: noi abbiamo gustato un ottimo piatto di maccheroni alla pastora e i classici wurstel con patate al forno, oltre ai classici Kaiserschmarren coi i mirtilli rossi, una vera prelibatezza!
Ci troviamo proprio sotto alle famosissime Torri del Vajolet, qui viste da un’insolita prospettiva che però non ne mina assolutamente la bellezza. Da qui si potrebbe proseguire verso San Cipriano, Plafetsch o verso diversi punti del Passo Nigra; noi oggi non torneremo indietro lungo la stessa strada percorsa all’andata, bensì completeremo il nostro percorso scegliendo d’imboccare la facile forestale che, in circa un’oretta, conduce sino ad un curvone del Passo Nigra.
E poi? Poi saliremo tranquillamente sul bus di linea la cui fermata si trova proprio alla fine del sentiero, munita anche di una comodissima panchina! Gli orari della corriera sono anche consultabili direttamente all’Haniger Schwaige grazie un cartello affisso sulla porta d’ingresso. E allora quale migliore occasione di scoprire un altra via?
E quindi, dopo aver percorso a ritroso circa una ventina di metri del sentiero dell’andata, al bivio volteremo a destra, lungo il segnavia 10 e ci incammineremo quindi lungo la bianca carrareccia, mai troppo pendente e, per il primo tratto, immersa in un fresco bosco. Oltrepassato un cancelletto di legno però, ecco pararsi dinanzi a noi un panorama davvero fantastico: l’orizzonte si apre e verdi pascoli ci danno il benvenuto, consentendoci d’ammirare le montagne circostanti in tutta la loro bianca bellezza e suggerendoci di fermarci a scattare numerose fotografie…
E, seguendo infine il perimetro di un ligneo recinto, ritorneremo nuovamente nel bosco, che ci accompagnerà sino al termine del percorso. Avremo la possibilità di godere ancora di qualche scorcio davvero interessante prima di guadagnare il tornante del Passo Nigra ove ci aspetta la fermata del bus: una volta saliti (i ticket si acquistano a bordo direttamente dal conducente), sette minuti e saremo nuovamente a Frommer Alm e alla seggiovia “Re Laurino“, nostro luogo di partenza del mattino.