Sopra Rio Pusteria, all’imbocco dell’omonima valle che poi correrà sino a San Candido e l’Austria, si apre un altopiano davvero favoloso con un paesino che pare uscito direttamente dalle fiabe: stiamo parlando di Maranza, adagiata su un verde balcone panoramico con vista sulla Valle Isarco. E proprio da Maranza si dipartono moltissime passeggiate per famiglie: oggi esploreremo la Valle di Altafossa, ai piedi del Feldspiz e del Fallmetzer, estreme propaggini dei monti di Fundres.
Rio Pusteria, all’inizio della famosa omonima valle altoatesina, fa parte dell’area turistica Gitschberg – Jochtal che comprende le valli di Valles, Maranza e l’Alpe di Rodengo. Saliti dunque verso Maranza e, seguite le facili indicazioni per Park Altfasstal, si giunge a destinazione, parcheggiando così l’autovettura nell’ampio piazzale a pagamento (ricordatevi le monetine prima di partire: il parchimetro non accetta banconote né cambia monete).
Una volta lasciata la macchina sarà necessario ripercorrere un breve tratto a ritroso per guadagnare la via, il sentiero 10. Inizia così la nostra avventura tra gli alti alberi, su un fondo davvero levigatissimo e in pendenza praticamente nulla (anzi, in leggera discesa).
Tra boschi rigogliosi qua e là fa capolino il sole, venuto a baciare il nostro cammino. Tra le frasche ogni tanto compare qualche scorcio davvero suggestivo: dopo aver oltrepassato alcuni bivi (tra cui il più importante per Moserhutte, dove presto ci piacerebbe andare), arriveremo facilmente e senza nemmeno accorgerci in località Sagenkreuz (m. 1595) ove l’attenzione dei nostri bimbi sarà catalizzata da qualcosa di davvero insolito.
Già perché qui in Valle di Altafossa (sino quasi al nostro punto di arrivo) troveremo diverse “stazioni” per provare brevi itinerari da sperimentare col metodo Kneipp per entrare così in armonia con la natura. Si sente spesso parlare di percorsi Kneipp (divenuti celebri grazie ai centri benessere e termali), ma a chi devono il loro nome? Sebastian Kneipp fu un ecclesiastico del XIX secolo, padre dell’idroterapia: a lui infatti si deve la scoperta dei benefici tramite applicazione di getti d’acqua caldi e freddi, a suo tempo osteggiati ma oggi tornati ad essere utilizzati in molti campi della medicina.
In Valle di Altafossa non si vuole però curare nulla ma solo lasciare che il proprio corpo possa trarre agio dal contatto con l’acqua, con le erbe alpine e con il movimento. E chi amerà in paticolar modo queste “stazioni”? I bimbi naturalmente: prevedete quindi diverse lunghe soste, perché portarli via sarà davvero complicato!
Proseguendo, in breve si arriverà finalmente al limitare del bosco, ove gli alberi lasceranno lo spazio ad un paesaggio davvero incredibile. Eccoci giunti al Grossberghutte (m. 1644), splendidamente posto a guardia dei pascoli verdeggianti della Valle di Altafossa.
Se foste stanchi (ma non si può dire che arrivare qui sia faticoso, anzi!, è davvero una passeggiata semplicissima) potreste anche decidere di fermarvi qui. Grossberghutte infatti offre la possibilità di mangiare prelibati piatti tipici o, in caso preferiste un bucolico picnic, tanti prati per posare la propria tovaglietta. Non manca un bel parco giochi ove far divertire i propri piccoli e tanto spazio per correre e saltare.
Naturalmente noi vi consigliamo di proseguire; se fin qui la via nel bosco è stata forse un pochino monotona, d’ora in poi la meraviglia sarà sempre presente. Gli arbusti infatti lasciano il posto a pascoli e radure e tanti piccoli masi costellano un paesaggio talmente bello da sembrare finto. Cosa aspettate allora? Continuiamo!
L’itinerario prosegue quindi in leggera salita passando vicino a svariati fienili che sembrano essere messi lì apposta per farsi ammirare e fotografare. Mucche, asinelli e cavalli al pascolo ci guardano al nostro passaggio, catalizzando l’attenzione dei più piccini che vorranno naturalmente fermarsi ad ammirarli. Davanti a noi il Kleingitsch (m. 2262) si erge maestoso occupando gran parte dell’orizzonte mentre dietro, in fondo, le vette altoatesine fanno a gara per farsi riconoscere.
Alla fine di questa bellissima parte di passeggiata arriveremo nuovamente ad un bivio (noi continueremo dritto) con una nuova stazione kneipp: anche qui bisognerà indugiare parecchio, perché i bimbi naturalmente desidereranno provare proprio tutto, senza lasciare nulla di intentato.
Da qui la salita inizia a farsi sentire maggiormente, impegnando per brevi tratti con strappetti più ripidi (fortunatamente superabili velocemente) alternati a momenti pianeggianti in cui riprendere fiato. La via s’incunea sinuosa seguendo l’andamento della valle, regalando paesaggi davvero mozzafiato resi ancor più belli dai variopinti colori autunnali. E ci sarà tempo anche per l’ultima delle installazioni kneipp: prevedete anche qui una sosta, perché non si potrà passare oltre senza aver testato anche questa.
E quindi, pian piano, un passo dopo l’altro, infine la larga forestale compirà una curva netta verso sinistra accogliendoci, a fine salita, con un maso: questo è l’inequivocabile segnale che ormai siamo quasi giunti a destinazione. Infatti, dopo averlo superato, ecco che dinanzi a noi si aprirà un meraviglioso pianoro in fondo al quale si ergono le inconfondibili sagome di due casette: poco meno di dieci minuti di cammino ci separano dalle nostre mete, Wieserhutte e Pranter Stadelhutte.
I bimbi ormai saranno stanchi ma super felici di essere arrivati a destinazione: quale miglior sorpresa allora di un magnifico parco giochi? Alla Pranter Stadelhutte (m. 1850) c’è infatti un playground di assoluto rispetto anzi, una meraviglia assoluta! Oltre ad un piccolissimo laghetto ove nuotano allegre anche delle paperelle, un sacco di divertimento aspetta i più piccini: alberi per l’arrampicata, un tappeto elastico, altalene, carrucole, scalette… Insomma, anche mamma e papà non disdegnerebbero tornare all’infanzia per poter essere giustificati ad utilizzare cotanti mezzi!
Poco otre anche Wieserhutte offre il suo parco giochi (di dimensioni più ridotte ma sempre ben fornito). Entrambi i rifugi aspettano i trekker per proporre loro prelibate pietanze tipiche ma, sicuramente, è anche possibile consumare il proprio pranzo al sacco comodamente seduti su uno dei prati circostanti. La bellezza della natura e delle montagne saprà tenervi compagnia per l’intera giornata, facendovi rilassare e allontanare i pensieri.
E dopo tanto giocare (con annessa magari anche una pennichella) sarà poi tempo di tornare: ormai la via sarà tutta in discesa, quindi niente più fatica. Ma ricordatevi dei percorsi kneipp e delle soste, dal momento che anche al ritorno saranno tappa obbligata!
Noi siamo stati al Familenhotel Huber di Valles, delizioso paesino situato nella valle accanto e distante circa 15 minuti d’automobile. Votato al benessere dei bimbi e dei loro genitori, una vacanza qui non potrà che essere ricordata come una delle migliori: un ricchissimo programma d’animazione infatti guida i più piccini alla scoperta della natura e delle tradizioni locali, senza mai annoiare.
Un parco avventura di proprietà con anche addirittura una casetta sull’albero (in cui è possibile pernottare) completano un offerta davvero unica, fatta anche di un’area piscine assolutamente enorme con scivolo lungo alla fine del quale viene pure mostrato il tempo impiegato a percorrerlo!