Che le Dolomiti, milioni di anni fa, fossero tropicali atolli ormai lo sappiamo… Ma come siamo arrivati a questa conclusione? Beh, una risposta più esaustiva potrebbero senz’altro darla i geologi che, da sempre, studiano l‘evoluzione della crosta terrestre. Oggi noi però potremo vedere coi nostri occhi alcune delle stratificazioni rocciose che hanno permesso agli esperti di arrivare a queste deduzioni. Saliremo infatti a Passo Feudo, all’ombra del Latemar, per percorrere il Geotrail del Dos Capèl e compiere un’ “approfondita” esplorazione.
- Località di partenza: Rifugio Passo Feudo
- Parcheggio: alla partenza degli impianti MontagnAnimata, Predazzo, appena fuori dall’abitato lungo la strada per Moena (grandissimo, gratuito)
- Mezzi utilizzati: zaino portabimbo (passeggino da trekking non possibile)
- Tempo medio: due ora e mezza circa (percorso parzialmente circolare con rientro alla località di partenza)
- Difficoltà: medio
- Dislivello: 100 metri – Rifugio Passo Feudo m. 2175 – Dos Capèl m.2266
- Tipologia di percorso: dapprima ripida discesa e poi decisa salita; successivamente pendenze più modeste e tranquille
Attenzione: durante l’estate 2019 il Geotrail del Dos Capèl rimarrà chiuso a causa della sistemazione di un bacino artificiale per l’innevamento programmato
MontagnAnimata, un mondo meraviglioso per i bambini sopra Predazzo
Dopo aver parcheggiato la nostra autovettura nell’amplissima area sosta degli impianti di risalita, saliremo immediatamente sulle cabine che, in pochissimo tempo, ci condurranno nel fatato mondo di MontagnAnimata. Ci troviamo nella splendida zona per bimbi in località Gardonè, verdissima conca ai piedi del Latemar dove già ci si potrebbe fermare per provare i fantastici percorsi tematici a disposizione (la Foresta dei Draghi o anche il Sentiero del Pastore Distratto).
Oggi però noi non sosteremo subito (sicuramente al ritorno). Scesi dall’ovovia dovremo guadagnare la seggiovia poco più a valle e farci trasportare sino ai 2175 metri del Rifugio Passo Feudo, ove ha inizio il nostro trekking odierno. Ma, visto che dovremo fare un salto nella preistoria e analizzare le rocce, possiamo farlo senza il giusto kit del piccolo esploratore?
Assolutamente no! Dovremo quindi entrare nella baita e chiedere di poter acquistare sia il Giocolibro (5 euro) che farà da filo conduttore e noleggiare lo speciale zainetto (su cauzione) contenente tutti gli arnesi che i bimbi dovranno utilizzare per esercitare la professione di piccoli geologi.
Si sale sino a Passo Feudo: ecco il nuovissimo Geotrail del Dos Capèl di MontagnAnimata
E allora via!
Iniziamo il nostro percorso in ripida discesa (questo primo tratto ricalca infatti la pista da sci invernale. Ricordiamo che ci troviamo all’interno del comprensorio Latemar – Pampeago – Obereggen, uno dei più grandi della zona) sino a guadagnare un capitello: ci troviamo subito ad un bivio. Da qui potremmo proseguire verso Gardonè ed arrivare così alla stazione di valle della seggiovia dalla quale siamo partiti (e dove ci sono tutti gli altri sentieri tematici di MontagnAnimata) oppure dirigerci all’Alpe di Pampeago e alle malghe Ganischger Alm e Zischgalm (da cui poi eventualmente proseguire per Epircher Laner Alm). Noi però rimaniamo fermi nel nostro proposito e continuiamo dritto, lungo il Geotrail del Dos Capèl.
E subito arriveremo alla prima installazione, ove una barca ci fa subito capire che qui un tempo c’era il mare e spiagge bianche sostituivano i verdissimi pianori. Alcune rocce ci raccontano come è stato possibile stabilirlo e in che modo gli esperti abbiamo potuto ricostruire in maniera così accurata le tipologie di paesaggio e il susseguirsi delle varie ere.
I bimbi non staranno più nella pelle e, con il loro kit, non vedranno l’ora di poter esaminare qualsiasi cosa. Anche un piccolo e insignificante sasso diverrà per loro un reperto di inestimabile valore, da riporre nella sacchetta… Siate pronti a portarvene dietro un numero imprecisato e a veder aumentare il peso dello zaino in maniera esponenziale!
Il Geotrail del Dos Capèl è un bellissimo itinerario che ci fa scoprire le ere geologiche
Si continua poi in decisa salita (per recuperare il dislivello perso) alla ricerca della successiva stazione (in totale sono 13: il Geotrail del Dos Capèl è stato interamente rinnovato nel luglio 2017, in collaborazione con il Museo Geologico delle Dolomiti di Predazzo). Tutti presi dal piacere della scoperta, i bambini non si accorgeranno nemmeno dell’ascesa e portarli con noi sarà un vero piacere! Arriviamo quindi a capire come fosse il mare che qui, con le sue onde, certo offriva un panorama ben diverso. Affascinerà anche i genitori imparare nozioni nuove e approfondire le nostre reminiscenze scolastiche.
Il sentiero prende sempre più quota lasciandoci anche ammirare un Latemar davvero splendido e consentendoci di poter spingere il nostro sguardo sino al Cimon e alle Pale di San Martino. Dalla parte opposta, la vista potrà spaziare sino alle vette di Brenta e alle cime della Val d’Adige.
Pian piano arriveremo a costeggiare le nude rocce dalle quali potremo cogliere diverse informazioni. Le evidenti stratificazioni infatti ci raccontano del susseguirsi delle diverse ere geologiche e, conseguentemente, della diversità di paesaggi e climi. Con la nostra lente d’ingrandimento saremo in grado di valutare anche le più piccole nervature e tramutarci in espertissimi professori.
Il Geotrail del Dos Capèl inizia e termina al Rifugio Passo Feudo, ottimo ristorante in quota
E così, tra installazioni e pareti rocciose tutte da esplorare, ci avvicineremo alla cima del Dos Capèl, che ci riserverà una sorpresa… Ma non ve la sveliamo, per consentire a tutti di godere dell’effetto wow!
Alla fine di tutto il Geotrail si tornerà a scendere lungo la decisa salita dell’andata e a riguadagnare quella barca lignea che ci aveva spianato la strada alla perlustrazione. Non mancherà che affrontare l’erta finale per conquistare il Rifugio Passo Feudo e concedersi finalmente il pranzo.
Il Rifugio Passo Feudo (m. 2175) offre un servizio ristorazione davvero eccellente (ogni anno veniamo a mangiare le puntine di maiale alle mele) con anche la possibilità di ordinare la pizza per i più piccini. Dal momento che è molto gettonato, l’ideale sarebbe riuscire a prenotare per essere sicuri di pranzare. Il suggerimento è di farlo, nel limite del possibile, sulla splendida terrazza dalla quale si gode di un panorama davvero speciale. Nei giorni più limpidi la vista può spaziare senza quasi trovare ostacoli!
Per chi invece volesse consumare al sacco niente paura. Tutt’intorno infatti bei prati si prestano a posare la propria tovaglietta e un piccolo parco giochi raccoglierà i bimbi che, non stanchi della passeggiata, avranno ancora energie da spendere. Energie che però dovranno mantenere ancora per un pochino giacché poi ci attende l’area di Gardonè, con tantissime possibilità di divertimento, come l’Alpine Coaster, la pista tubing e il playgroung dei draghi.