Camminare di sera, col buio, lungo un sentiero innevato col percorso illuminato solo dalle luci di fiaccole e luna? Eccoci in Val Pusteria, a Maranza: arriveremo infatti al Grossberghutte per una prelibata cena passeggiando in mezzo al bosco e, dopo esserci ristorati, rientreremo con la motoslitta. Un’esperienza davvero magica: potremo infatti ammirare la magnifica valle d’Altafossa rischiarata dagli argentini raggi lunari che tutto rendono più suggestivo. Venite con noi?
Dopo essere giunti a Maranza, deliziosa località sopra Rio di Pusteria, dovremo seguire le indicazioni per il parcheggio di Altafossa (Altfasstal, in direzione opposta a quella degli impianti di risalita Gitschberg) e, oltrepassate le ultime case del paese, ci introdurremo nel bosco ove, dopo circa un chilometro, volteremo a destra per guadagnare infine l’area sosta.
Siamo così pronti per iniziare la nostra meravigliosa avventura tra i boschi in notturna: proprio come gli eroi delle fiabe, accendiamo le fiaccole che illumineranno i nostri passi… Tutt’intorno un silenzio davvero surreale, rotto solo dal rumore dei nostri e dalle risate emozionate dei più piccini, che già non vedono l’ora di iniziare questa splendida esperienza.
La via (che conosciamo bene per averla già percorsa in estate) è davvero molto semplice: arrivati al bivio per il parcheggio, la strada proseguirà in piano e leggera discesa sino quasi al Grossberghutte; il bosco qua e là lascia intravedere, dai rami degli alberi, il cielo illuminato dai raggi della luna, regalando dei chiaroscuri davvero meravigliosi.
Pian piano così, sempre seguendo la via più facile (dal sentiero – largo e ben battuto – infatti si dipartono parecchie deviazioni, come quello verso Moserhutte), giungeremo alla fine del percorso pianeggiante, pronti per affrontare l’ultimo (breve) tratto in salita; di fianco a noi, rischiarato dalla luce argentina, la prima delle stazioni del percorso kneipp che, in estate, accompagnano sino alla fine della valle di Altafossa dove altre splendide malghe (Wieserhutte e Pranter Stadelhutte) aspettano gli escursionisti.
L’ascesa ora ci attende: di fianco a noi (ma poco visibile a causa del buio) il biotopo e, dall’altra parte, la deviazione che consentirebbe di valicare il monte sino ad arrivare alla vicina valle di Valles; spinti dai morsi della fame, i metri volano via veloci sino a intravedere, dalle frasche, dapprima una casetta e poi tante luci: eccoci giunti a destinazione!
Grossberghutte (m. 1644) giace adagiata come una perla alla fine del bosco, ove la splendida valle di Altafossa si apre e si mostra in tutta la sua bellezza: al chiaro di luna, sembra davvero finta, con la neve che riflette i raggi… Si potrebbe quasi definire come “50 sfumature di grigio“!
Noi però (soprattutto i bimbi) abbiamo fame: cosa c’è allora di più suggestivo di entrare al calduccio nella baita, sedersi ai tavoli in legno e ordinare un buon piatto tipico? Una volta dentro, tutt’intorno a noi un delizioso ambiente alpino: stube in maiolica, panche, decorazioni… Insomma, non manca proprio nulla perché sia una serata davvero perfetta.
E quindi, dopo aver visionato, ordinato e mangiato (presente un menù bimbi), si potrebbe anche già pensare di tornare indietro ma… E’ tempo di musica! Sì perché nelle speciali serate in cui è aperta la baita, l’atmosfera si anima poi grazie a musicisti che, in abiti folkloristici, cantano e suonano rallegrando l’ambiente e rendendolo davvero caratteristico. Anche i bimbi si lasceranno prendere dal ritmo e balleranno assieme agli altri ospiti… Insomma, andare via sarà ben più difficile del previsto.
L’unico modo per convincerli sarà spiegare loro che non dovranno tornare indietro al parcheggio al piedi, bensì in motoslitta: il rombante mezzo infatti ci attende già fuori ma non si potrà scendere senza essersi fermati ad ammirare il meraviglioso paesaggio, con la vista che si può spingere sino alla sagoma nera delle montagne.
E quindi via!
Sulla motoslitta si scende velocemente, incontrando qua e là anche altri appassionati che, invece, salgono con le loro fiaccole… In poco meno di cinque minuti saremo già giunti a destinazione, pronti per rientrare all’area sosta: un’esperienza davvero unica che, certamente, vale la pena provare e far provare anche ai più piccini.
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